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[Fantascienza con personaggi lgbt]
Recensione di Giovanni Dall'Orto
Uno dei più bei romanzi di fantascienza con sottotesto omosessuale
Questo romanzo di fantascienza del 1979 è uno degli scritti più belli sull'omosessualità nell'àmbito di questo genere letterario.
Eppure è anche uno dei meno noti, perché l'autore (gay dichiarato) ha scelto una metafora per affrontare l'argomento.
In altre parole, vi si parla di omosessualità, ma non ci trovate maschietti che copulano, anzi gli omosessuali sono interpretati da personaggi... eterosessuali!
Tutto infatti si basa su una metafora: il volo (il titolo originale, On wings of song, significa: "Su ali di canzone") che rappresenta il coming out, la liberazione. Infatti il volo è possibile solo liberando il corpo da tutti i "pesi" che lo gravano.
Insomma, in una società futura oppressiva, anzi dittatoriale, esiste un solo modo di evadere dal presente infelice: imparare a "volare" con la mente. Ma volare è proibito (e nell'anno in cui il libro fu scritto l'omosessualità era effettivmente illegale in gran parte degli Usa).
Coloro che imparno a farlo vengono detti fairies, parola che vuol dire "fate", ma che in inglese è anche insulto per dire "checche", "froci".
I protagonisti della narrazione si muoveranno dall'America profonda verso una città, come fece Disch stesso (prima di emigrare in Inghilterra), per trovare altri come loro.