Da: Dizionario
Gallo-Italico [1833] [1].
BARDASSA. [2].
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Vol.
1, pp. 383-384 / Giovinetto che fa
altrui
copia di se medesimo. Lat. cinaedus. [3].
Una
Bardassa,
io non vo' dirvi il nome, è in Firenze Signore (Crusca). |
Bardassa
sembra di origine celtica perciocché è comune ai Francesi,
agli Spagnuoli, ed agl'Italiani. |
Ne'
dialetti Lombardi Bardassa vale Mariuolo, Giovine leggieri e di
poco giudizio.
Bardassada, cosa degna di ragazzo. (Vedi il Boerio
Dizion.<ario>
Veneziano, ed il Cherubini Dizion.<ario> Milanese). |
Laonde
sembra che il significato primitivo di Bardassa fosse quello
che
ha presso i popoli di Lombardia, cioè di Giovane di poco giudizio,
indi per traslato fosse usato a denotare il giovinetto appellato dai
Latini
cinaedus;
dal Celtico Bardd significante /
p. 383 / tutto ciò che reca gioja. |
Bards
in Brettone, sono coloro che vanno per le strade cantando; Barz
lo stesso che Bardd, secondo un Autore Brettone vale ballerino,
buffone,
colui che diverte il popolo. |
Secondo altri,
significa suonatore, e chi per mestiere canta pubblicamente. |
Negli antichi
Dizionarii Spagnuolo, e Francese si legge BARDACHE
corrispondente allo Spagnuolo Bardajo, e lo Spagnuolo BARDAXO
corrispondente al Francese
Bardache. |
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Vol. 2, pp. 1445-1446 / Nel 1421 fu arso
pubblicamente
in Bologna nella Piazza
del Mercato certo Alvisio per delitto contro natura.
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Piazza
del Mercato (oggi Piazza Otto Agosto) di Bologna nel 1773.
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Non
scorse appe/ p. 1446 /na
un anno che nello stesso luogo, e per lo stesso delitto furono posti e
legati entro una capannuccia e similmente bruciati un Francesco
Guglielmi,
ed uno Stefano da Prato; e per accrescere terrore s'incendiò
la casa del Guglielmi che era in Valdonica, e si confiscarono i beni
agl'innocenti
eredi. |
Quale
effetto cagionò dunque in costoro il supplizio di Alvisio arso poco
prima nella stessa Bologna per la stessa colpa? |
L'effetto
è descritto nella sentenza:
et
propter timorem justitiae ex eo quod quidam Alvisius fuit combustus ex
dicto scelere et vitio etc. se abstinuisset per spatium quatuor mensium
seu circa, quibus quatuor mensibus elapsis, dictus Franciscus
reincepit,
et noviter inchoavit etc. (Proc. Crim. Bol. Sent. anno 1421-22-23.
lib. EE. pag. 11, 27, 71) [4].
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L'autore
ringrazia
fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati
su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti.
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Note
[1]
Il testo copiato da: Ottavio Mazzoni-Toselli, Dizionario
gallo-italico,
s.n.t., [imprimatur 1833] (2 voll.).
[2]
Completamente di fantasia la ricostruzione dell'etimologia di
questa
parola, che viene dal persiano bardag, "giovane schiavo"; da qui si è diffusa nelle varie lingue europee. Interessante comunque,
anche se qui è usato a capocchia, il tentativo di trovare le etimologie attraverso la linguistica comparativa.
[3]
"Ragazzo che prostituisce il proprio corpo", come nel latino cinaedus".
L'intera spiegazione del termine è una citazione dal Vocabolario
della Crusca.
[4]
"E
per il timore della giustizia datagli dal fatto che un certo Alvisio
era stato bruciato per detto delitto e vizio ecc., se ne astenne per un
periodo di quatto mesi o giù di lì, trascorsi i quali quattro mesi, il
detto Francesco ricominciò, e di nuovo riprese ecc".
-- Processi criminali <di> Bologna, Sentenze, anno 1421-22-23, libro EE, pag. 11, 27, 71).
Sui processi per sodomia a Bologna vedi ora Ugo
Zuccarello,
La
sodomia al tribunale bolognese del Torrone tra XVI e XVII secolo,
"Società e storia", XXII 2000, pp. 37-52.
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