Hamilton, Peter, Il
sogno del vuoto, "Millemondi Urania", n. 51, maggio 2010
[2007].
[Fantascienza
con personaggi lgbt]
Recensione di Giovanni
Dall'Orto
L'omosessualità
del futuro è orgiastica.
Personalmente
ho trovato bello, ma decisamente prolisso, questo romanzone di 572
pagine, che oltre tutto è la continuazione di un altro non tradotto
in Italia, nonché il primo di una serie di tre... L'autore per i
miei gusti si prende un po' troppo sul serio, e non riesce a tenere in
aria tutte le palle che lancia.
Dal
lato dei pregi trovo però che sappia costruire personaggi graziosi
e ben riusciti, e fra costoro anche alcuni che sono coinvolti in bizzarre
situazioni omosessuali, ormai descritte senza più alcuna esecrazione,
anzi usate quasi fossero un componente standard che i lettori si
aspettano dalla saga. Per essi si veda alle pp.:
-
443-445,
un divertente "matrimonio a quattro" fra il protagonista Oscar e tre partner,
fra cui "Jerasal, che era il più giovane dei suoi tre partner,
<che> aveva vent'anni scarsi. Il che, sospettava, faceva di lui il peggiore
Delinquente Fetente della galassia" (p. 443);
-
459-463,
un'intraprendente imprenditrice immobiliare, Araminta, è sul punto
di concludere un accordo matrimoniale con un potente affarista, accettando
di entrare nel suo harem (cosa che prevede prestazioni lesbiche
per eccitare il marito-padrone) in cambio di appoggio economico ed "entrature"
prima del previsto divorzio. Per fortuna ci ripensa per tempo, ma non prima
che l'autore abbia descritto il funzionamento... pratico dell'harem stesso.
Un classica operazione di titillamento del lettore eterosessuale: svolgimento
di routine, da confezionatore di bestsellers che versa gli ingredienti
perché deve farlo, e non perché la cosa sia utile ai fini
della vicenda (la quale al contrario ne esce appesantita e interrotta nel
suo svolgimento);
-
528-529,
di nuovo Oscar, ora in missione specialissima, "a bordo di una piccola
astronave con tre uomini in forma strabiliante, che probabilmente sarebbero
stati onorati di andare a letto con lui", presentati uno per uno.
Oltre
a queste parti, segnalo la divertente invenzione della "mente multipla",
formata da un individuo che si è clonato più volte in diversi
corpi, tutti in contatto telepatico fra loro grazie ad un non meglio specificato
"campo gaiano". Araminta ha una relazione con loro, e sceglie di volta
in volta quali e quanti corpi coinvolgere nelle sue nottate agitate.
Nota:
Ho
pubblicato qui una recensione relativa al romanzo in quanto tale.
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