BARI
A Roma i gay di Bari hanno proposto di tenere al Sud il Pride nazionale del prossimo anno.
A me personalmente l'idea piace (a Milano ormai piove sul bagnato, mentre a Bari il sindaco, di An, ha già dato fuori di testa alla sola idea: applausi), purché sia chiaro che la popolazione italiana non è distribuita uniformemente fra Nord e Sud: il Centro-Nord è molto più popolato del Centro-Sud.
Per questo motivo un Pride al Nord può riuscire (dal punto di vista puramente numerico) senza i gay del Sud, mentre un Pride al Sud non può riuscire senza i gay del Centro e del Nord.
E il problema è che un gay milanese o bolognese o torinese può andare fino a Roma a tornare in nottata, e viceversa, ma non a Bari: deve fermarsi a dormire. E per molti, studenti e non, il costo d'una notte in albergo aggiunto a quello del viaggio è proibitivo.
Gli organizzatori di Bari devono perciò tener conto del fatto che alla riuscita della loro proposta contribuiranno anche minuzie puramente tecniche come la possibilità di trovare un posto dove dormire (o "non dormire"…) gratis o a prezzo simbolico. In caso contrario il rischio è che molti dicano: "Avrei anche voluto, ma la spesa…".
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