LGBT
Che palle il teatrino del "politically correct". Oltre a Lesbian, gay, bisexual (ma chi li ha mai visti, 'sti bisex?) e transgender Pride (rigorosamente in inglese, oh yeah), quest'anno ho sentito aggiungere anche "queer" e "intersessuale" (a cura dei genovesi, che protestavano per l'assenza di questa importante categoria concettuale).
Dunque, riassumendo, siamo a LGBTQI per dire "gay" (o, se preferite, "frocio"): davvero comodo, pratico, e facile da pronunciare. Ma nessuno qui ha più il senso del ridicolo?
L'unica speranza è che almeno, esaurite le lettere dell'alfabeto, saranno costretti a fermarsi…
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