Home page Giovanni Dall'OrtoScritti di attualità > Considerazioni sui Gay Pride del 2002

MUSICA

Protagonista indiscussa.

Ballerini su un carro al Gay Pride di Milano - Foto G. Dall'OrtoIo non frequento discoteche, ma vedevo che i ragazzi riconoscevano le musiche, si esaltavano, interrompevano un discorso per dire: "Questa è bella" e scappare verso il carro per ballarla.

La discoteca è la modalità prevalente di socializzazione nella nostra società, per etero e per gay, e saper dominare il linguaggio della musica significa riuscire a parlare ai partecipanti, sia gay sia (è importante) etero. Infatti i gay ballavano contenti dietro i carri dei centri sociali eterosessuali, e gli etero si scatenavano dietro i carri dei locali gay.

Anche a me che non sono discotecaro, seguire per un poco un carro con la musica metteva allegria, aumentava l'euforia e la gioia di essere lì.

La musica è sempre un miracolo, e il Pride lo ha solo confermato.

<-- Lettera precedente: L <---+---> Lettera successiva: N -->

Torna all'articolo "Considerazioni sui Gay Pride del 2002"