Una legge antiomofobia sarebbe "discriminante" per i gay?
[Da Facebook - 22 settembre 2010]
di: Giovanni Dall'Orto.
Uno
degli argomenti che gli omofobi amano ripetere nella loro guerra contro
una
legge che protegga la persone omosessuali da aggressioni omofobe è
quella che afferma che approvandola si "ghettizzerebbero"
i destinatari, facendone una categoria a parte rispetto al resto della
razza umana.
Ragionamento
a prima vista affascinante, ma che lo è meno se si guarda a quale
scopo viene fatto: impedire che una legge protegga le persone omosessuali
dalle aggressioni...
Così oggi sul blog del "Fatto quotidiano" è dato leggere qui, in un commento di un lettore (al solito, coraggiosamente anonimo: ovvio) quanto segue:
In base a questa strategia verbale, il bianco è nero, la notte è giorno, il bene è male. Se brucio vivo un eretico, è “per il suo bene”. Se lo condanno a morte, è “per salvarlo”. Se un geloso assassina una donna, è “perché le voleva troppo bene”. E così via.
Conosciamo
questa strategia: quella dei cattolici, maestri del sofisma, e della dimostrazione
del fatto che il bianco è nero e il nero è bianco.
Ma
non funziona.
Se
io faccio una legge per la protezione dell'infanzia, non lo faccio perché
odio i bambini, ma per il motivo opposto.
Viceversa,
se io non voglio che questa legge venga approvata, non si potrà
dire che lo faccio perché rispetto i bambini. Questo proprio
no.
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FROCIO DI MERDA. "Opinioni personali" "liberamente espresse" su un cartellone di Franco Grillini durante le Regionali del 2009. |
Se
una banda di fanatici assassinasse le mamme che vanno in giro con la carrozzina
perché il loro dio ha stabilito che così si fa con le famiglie
eterosessuali, voi che fareste? Direste che una legge in difesa delle
mamme e delle famiglie è “discriminatoria” e “limita la libertà
religiosa”?
(Sì?
E allora so chi siete e perché parlate così.
Siete
fanatici assassini. Ovvio).
Post
scriptum: Piantiamolo di dire che questa legge deve servire a reprimere
gli insulti. Siamo grandi e siamo capaci di rispondere per le rime, come
credo di star dimostrando. Qui si parla di assassinii e di pestaggi, e
di ricatti e licenziamenti, ok?
Magari
ci fossero di mezzo semplici parolacce!
Nota:
quando ho pubblicato una
prima versione di questa nota sul blog del "Fatto quotidiano", la frase
"Quello è un frocio, picchiamolo" è stata censurata,
e la parola "frocio" sostituita da "*****".
Dunque,
vediamo: se la uso io per denunciare l'omofobia la parola è talmente
offensiva da non poter essere scritta sul blog di un quotidiano. Però
poi impedire di usarla per definire me nella conversazione quotidiana
sarebbe "una limitazione della libertà di espressione"...
Una migliore dimostrazione di come funzioni la logica dell'omofobia - a senso unico - non potevo averla nemmeno pagando...