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"Così farete vincere i fascisti"...
[Lettera - 18/2/2006]

di: Giovanni Dall'Orto
 

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    Per altri articoli sullo stesso tema vedi qui e qui.


    La malafede è una brutta bestia, che può fare inciampare in lapsus imbarazzanti.
    Lo dimostra la prima reazione del "pòppolo di sinistra" di fronte alla marea montante dell'incazzatura del mondo gay, e alle prime contestazioni di politici (è successo oggi a Bologna con Prodi) da parte dei gay cornuti e mazziati: "Bravi, così mandate i fascisti al potere".

    La reazione che ho avuto di fronte a tale affermazione è stato un attacco irrefrenabile d'ilarità: "Chiiii? Noiiiii?". Dio, era da tanto che non ridevo tanto!! Noi che non riusciamo a vincere una partita a rubamazzetto, ora facciamo crollare tutti da soli la "gioiosa macchina di guerra" di una intera coalizione di partiti! Fantastico! Non so in che film succede, ma se ce ne sono anche altri con gli stessi personaggi, ditemelo, che vorrei noleggiare i Dvd di tutta la serie, grazie!

    Ma come! La questione gay e la questione dei Pacs sono marginali, e riguardano pochi cittadini, anzi nessuno: lo ha detto il papa, assicurando che le unioni civili "non sono un problema reale". E voi il papa non lo contraddite mai mai mai, vero?
    Dunque, agitare questo argomento non può fare del male a nessuno: è un non-problema che non riguarda nessuno. Dico bene?

    Ma se è davvero come dite, come avete sempre detto voi, allora com'è che la differenza che c'è fra tirare e non tirare in ballo questo tema fa la differenza che c'è fra perdere o vincere le elezioni? Qualcuno riesce a spiegarmelo?

    Perché delle due l'una:


    Io penso, per conto mio, che la questione dei Pacs sia molto importante. E che il centrosinistra abbia effettivamente sprecato senza alcuna preoccupazione dieci anni che in altri Stati sono invece bastati ad approvare i matrimoni gay... Non a caso l'Italia è, in senso letterale, l'ultima arrivata in Europa, sulla questione.

    Ma se - come sospetto - anche i dirigenti del centrosinistra sanno benissimo che i Pacs sono una questione cruciale, dirimente, una di quelle questioni che sono in grado di fare la differenza e farti vincere o perdere un'elezione, come possono allora illudersi che non sarà la destra a tirarli fuori? Se io fossi un politico di destra, li citerei ogni tre secondi, giusto per vedere i politici di sinistra diventare rossi verdi viola e gialli di bile, paura, vergogna e rabbia...
    Se sanno che sono tanto importanti, non possono sperare di vincere le elezioni incrociando le dita e sperando che non siano Bossi o Berlusconi o Casini a tirarli fuori dal cappello. Quale generale ha mai fatto conto sulla gentilezza del nemico per vincere una battaglia? A parte i nostri, dico?


    Insomma, i Pacs sono o no un argomento tanto importante da poter far vincere o perdere un'elezione? Sarebbe ora che ce lo si dicesse in modo chiaro, e una volta per tutte!

    Perché se non contano nulla, allora non esiste nessun motivo per non inserirli nel programma dell'Unione. Li si inserisca, e la si faccia finita con questa buffonata, e parliamo d'altro.

    Se invece sono importantissimi, e non ce li si può promettere, allora ci si prometta qualcos'altro. Non si capisce perché in politica, dove tutti i partiti non fanno altro che aumentarsi gli stipendi e concedersi condoni sui debiti (è avvenuto anche questa volta, "regolare come un orologio", prima dello scioglimento delle Camere!) gli unici che dovrebbero fare politica gratis dovremmo essere noi froci.
    Froci e culattoni forse sì, lo saremo anche, ma scemi proprio no, cari Prodi e Rutelli. Quale altra legge ci concedete in cambio del nostro lasciar correre su questa, e solo per stavolta? Attendo speranzoso...

    Ed ora diteci se queste elezioni intendete farle vincere ai fascisti, come avete già fatto una volta, o se preferite abbassarvi a parlare con noi di diritti, di rispetto, e magari anche di promesse fatte e non mantenute...



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