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La Cassazione dà torto alle strategie del movimento lgbtqia italiano.

[Inedito, 23 giugno 2016]

di: Giovanni Dall'Orto.

Bambino con maglietta "E' l'amore che crea una famiglia"
"E' l'amore che crea una famiglia". "
Famiglie Arcobaleno" al Bologna Pride, 2012.
Foto di Giovanni Dall'Orto.
 


La Cassazione ha appena ribadito il sì di uno dei tre poteri dello Stato italiano, quello giudiziario, alla cosiddetta "Stepchild adoption". Ne dà notizia, a modo suo, perfino il quotidiano "La Repubblica":

Due commenti su questa notizia.


Il primo è che è dimostrato in questo modo che la strategia del movimento lgbtquiaepqrsteuvz italiano, che non ha voluto mai portare in tribunale lo stato omofobo, era fallimentare. Quello che è stato cercato e non ottenuto con infinite trattative coi partiti, e con una logica assurdamente attenta a non dare loro fastidio e a non fare emergere le loro contraddizioni, è stato infine ottenuto da chi, come Rete Lenford e Certi Diritti, ha preso il toro per le corna, e con coraggio. I vent'anni di ritardo dell'Italia nell'approvazione della Cirinnà sono indubbiamente colpa della viltà e della sterzata a destra del Pd, ma anche e soprattutto di un movimento talmente subalterno ai partiti e alle loro logiche da avere perso qualsiasi ruolo politico e qualsiasi efficacia. Arcigay (come dimostra l'invito al voto per il candidato del Pd durante la campagna elettorale a Milano, o l'uso della sua sede per le Primarie del Pd), è solo un comitato elettorale esterno del Partito democratico e - in misura minore - di SeL. Serve a procurare, in cambio di una sudditanza al Potere che è giunta ormai ad estremi grotteschi, qualche poltrona o qualche contratto tv (ben retribuiti, per carità!) a qualche leader lgbtquiapopafaskfa, e a null'altro che questo.

Il secondo è che "Repubblica" continua pervicacamente con un'opera di disinformazione che, nonostante non serva affatto a portare voti al suo beneamato Pd, come dimostrano i risultati alle ultime elezioni comunali, serve però a impedire che gli italiani di quell'area siano informati sulla realtà in cui vivono, con tutti i guai che ciò comporta (anche e in primo luogo al loro partito stesso, che vive in una "bolla informativa" causata dalla sua stessa propaganda martellante, che gli impedisce di avere il polso della situazione reale). Il titolo è infatti un mostro giornalistico, laddove afferma che la Cassazione ha ammesso l'adozione del figliastro "in casi particolari". Quale sarebbe la particolarità del caso? Che si tratti di figliastri. Ossia, la Cassazione ha ammesso la richiesta di adottabilità dei figliastri nel caso particolare in cui sia stata chiesa l'adozione dei figliastri...
Ricapitoliamo perché la cosa ha dell'incredibile: il titolo dice che nel caso particolare di filiazione congiunta, la Cassazione ha ammesso l'adozione nei soli casi particolari in cui la filiazione congiunta sia una filiazione congiunta.... Tutto per non dire, semplicemente, che la Cassazione ha cassato una delle scelte politiche principali della Cirinnà (cosa che era peraltro annunciata da anni, dato che questo non è il primo grado di giudizio, bensì la conclusione di una battaglia iniziata molti anni fa).
In altre parole: questo giornale è costretto a deformare la realtà per non ammettere che la realtà ha smentito le scelte politiche, demenziali, del partito di cui l'editore detiene la tessera n. 1.
Se in Italia è impossibile un dibattito serio su qualsiasi argomento è "grazie" alla profonda etica giornalista dei passacarte velinari di giornali come questo, degni del MinCulPop di Starace.

Nella realtà questa notizia implica invece che la Cassazione ha introdotto per via giurisprudenziale quello che per via parlamentare ci è stato negato. La stepchild adoption è infatti in sé e per sé "un caso particolare" di adozione, e questo è tutto quanto era stato prudentemente chiesto (e non concesso!) come "minimo della decenza" nella legge Cirinnà: non l'adozione tout-court, bensì l'adozione "in casi particolari", quelli cioè in cui il migliore interesse del minore ad avere due figure genitoriali è palese e già ribadito da sentenze preesistenti, nonché già previsto dalla legge sull'adozione già in vigore.
Ebbene: non ci è stato concesso neppure "il minimo della decenza", e il Parlamento non si è neppure degnato di concederci quanto ormai ci era stato sancito per via giurisprudenziale, e questo smentisce il mantra piddino e arcigayino secondo cui questa sarebbe "non la migliore legge che potevamo chiedere, però la migliore legge possibile nelle condizioni politiche attuali".
Falso: questa frase è pura e semplice propaganda, e la Cassazione lo ha appena ribadito. Questa era solo la legge minima che il Parlamento era costretto a darci, dopo anni di sentenze in tribunale favorevoli alle nostre richieste (di cui zero pronunciate su iniziativa di Arcigay, e tutto il resto su iniziativa di Rete Lenford e Certi Diritti) se voleva evitare il pericolo che la legge sui matrimoni gay la facessero de facto i tribunali, a forza di delibazione di sentenze estere, dandoci in questo modo molto di più di quanto il Parlamento e il PD fossero disposti a darci (il governo Renzi ha dovuto metterci la fiducia, sapendo di non potere contare neppure sul proprio partito, e questa la dice lunga sulla situazione).

La Cirinnà è una legge che è stata approvata per iniziare ad essere smantellata in tribunale da domani, anzi, prima ancora di essere entrata pienamente in vigore. Perché è una legge schifosa, nata (malissimo) da un numero di compromessi al ribasso talmente esagerato da arrivare a chiedere meno di quanto avessimo già ottenuto per via di tribunale. La sentenza di ieri si limita a ribadirlo, ponendo domande molto imbarazzanti sulle capacità e la competenza dell'autoproclamata leadership del movimento lgbtquiasduiahfiahsdfiz, che ormai rappresenta unicamente se stessa, ed ovviamente i propri interessi di carriera.

Se qualcuno vuole intestarsi il "merito politico" di questo mostro giuridico che viene smentito prima ancora di avere mostrato i suoi effetti, lo faccia pure. E già che c'è, si vanti pure dell'approvazione delle leggi razziali, visto che non ha nessun pudore, ma soprattutto nessuna capacità di analisi politica.

  


Tratto da: Inedito
 
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