Perché è arrivato l'Uomo sulla Luna, ma non la sinistra italiana al governo
Una mia presa di posizione, o se preferite una sclerata, contro la diffusione anche a sinistra del "complottismo" e delle sue tesi imbecilli, che esprimono una visione del mondo d'estrema destra.
[Lettera - 31 marzo 2012]
di: Giovanni Dall'Orto.
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Ho
scritto queste righe dopo aver ricevuto da un certo Tonino, tramite la
mailing list "Sinistra in Rete", un papirone da un Mb intitolato Sull'attendibilità
della scienza ufficiale di un certo Leonardo Rubino, accompagnato dal
commento: "Una
vera chicca dal sempre ottimo sito di Roberto Renzetti".
Sticazzi!
Adesso basta farci impestare dalle menzogne d'estrema destra
dei "complottisti", spacciate per Verità Rivelate al Popolo di Sinistra!
Gentile Tonino,
non
ho mai letto una peggiore batteria di bufalate e di luoghi
comuni complottisti di questa.
Gran
parte delle bufale propagandate da questo "ottima chicca" sono state
confutate da molti anni, e in ottica perfettamente "di sinistra",
dal
sito di Paolo Attivissimo, Antibufala, che invito ad andare a consultare.
Il
complottismo è un tipico atteggiamento di (estrema) destra.
Incapace di vedere dinamiche di classe e scontro di classe negli eventi
storici, il complottista immagina "congiure segrete", che non può
provare in quanto (eh, be'!) sono segrete, e che essendo segrete, poverino,
non può analizzare, ed eccolo esentato dal dovere di analizzare.
Ma,
a giudicare anche dal vostro documento, anche dal diritto di ragionare:
l'impronta sulla Luna non si è potuta riprodurre con nessuna polvere
qui sulla Terra, e questo dimostra che non può essere
stata prodotta altro che qui sulla Terra. Eeeeeh?? Questo
non è neanche complottismo: è addirittura incapacità
di costruire un sillogismo nel banalissimo modus ponens in modo
corretto! Qui siamo di fronte a gente che per 30 anni ha pensato che essere
"compagni" significasse unicamente ammazzarsi di canne, senza curarsi del
fatto che il risultato alla fine sarebbe stato questo: cervello in pappa...
Discutere
di falsi allunaggi oggi serve solo a distrarre l'attenzione dalla militarizzazione
dello Spazio, che è il vero motivo per cui è iniziata la
Corsa alla Luna. Su cui "siamo" anche arrivati, per carità, ma unicamente
come effetto collaterale: era il falso scopo in nome del quale si
chiedevano i soldi (migliaia di miliardi di dollari) per
il vero scopo: la rete militare di satelliti.
Che
continua imperterrita ad essere costruita, solo che nessuno si preoccupa
di parlarne.
Nel 2007 i cinesi hanno distrutto con un missile un loro vecchio satellite fuori uso. Gli Usa hanno immediatamente protestato definendolo una "provocazione militare" che mette a rischio la pace (come se il loro programma militare di "Guerre stellari" si chiamasse invece "Paci stellari", ma lasciamo correre).
Un gesto strano (dopo tutto, il satellite era dei cinesi, mica degli Usa!), a meno che non si legga nella bizzarra protesta una chiara ammissione del fatto che negli ambienti militari tutti danno per scontato che la prossima guerra mondiale partirà dall'abbattimento della rete satellitare, come vari scenari di war-games insegnano.
Eppure, nonostante la sua significatività, la notizia dell'exploit cinese è passata inosservata. Qui, invece di chiedersi cosa stanno combinando i costruttori di abbatti-satelliti, come dovrebbe fare una sinistra che non ha rinunciato a interrogarsi sul Reale e sul futuro (stiamo parlando di gente che sta preparandosi alla prossima guerra mondiale, mica a una pic-nic!), si parla d'impronte lunari e del passato e tra-passato: mezzi di distrAzione di massa. Per masse cretine, che credono che sulla Luna, a 130 sotto zero, uno vada a scattare foto con le pellicole fotografiche da un dollaro comprate da WalMart (lo so che WalMart non esisteva nel 1969, ma questo è un complotto giudaico per ingannarci, in realtà esisteva, e ci hanno nascosto le prove! Lo dimostra il fatto che le parole "Wallie" e "Martedì" nel 1969 esistevano già! Ecco la prova che la scienza ufficiale, al soldo delle demo-plutocrazie giudaiche, voleva nasconderci!).
August
Bebel (ripreso anche da Lenin) disse che "L'antisemitismo è il
socialismo degli imbecilli", e nello stesso modo si può aggiungere
che "Il
complottismo è l'analisi politica dei cretini".
Dire
che le
Torri gemelle se le sono buttate giù gli americani stessi è
un modo per affermare che quelle scimmie semite non-americane mai e poi
mai avrebbero potuto mettere a segno un colpo contro la Unica Potenza Mondiale
Ariana... se non fossero stati gli americani stessi a volerlo! ("Con
permesso, mister Bush".. "Prego, mister Osama, faccia pure, io faccio
finta di non vedere"... E temo che qui "cretino" non sia una
definizione abbastanza calzante!). Per non parlare del fatto nell'11 settembre
il "nemico" riuscì a piazzare un colpo al Pentagono. No, quelle
scimmie semite mai e poi avrebbero potutto riuscirci... se non glielo avessimo
permesso Noi!
Soprattutto,
dirlo è un modo per censurare e trascurare totalmente il fatto
un miliardo di esseri umani odia gli Usa per l'ingiustizia che semina
nel mondo con la sua politica di sostegno al governo colonialista e d'estrema
destra d'Israele, al punto che qualcuno in questo miliardo, per odio, è
capace di arrivare gesti folli come quello.
Grazie
al complottismo, non occorre più discutere di tutte queste cose.
Cazzo, com'è di sinistra questa bella passata di spugna sui problemi
del mondo!
Non esiste più conflitto sociale, non esistono più politiche imperialiste, esistono solo congiure e complotti di cricche non meglio identificate, prive di volto e di nome (eh già, sono segrete!).
Ma
nella realtà non esiste un Grande Capitale privo di volto e nomi
e strategie che congiura per il gusto di congiurare, esiste un Mario Monti
(nome, cognome) che propone leggi contro i diritti dei lavoratori (proposte
concrete che non nascono per nessun "gusto", bensì per ottenere
precisi obiettivi, dichiarati: abbassare
il "costo del lavoro", ossia i salari), che le fa votare (palesemente,
senza nessun segreto), ed esistono partiti che le sostengono (qualsiasi
allusione a Ichino è voluta) e che le votano (ed hanno la
faccia di culo di farlo palesemente, di fronte al mondo).
Dove
starebbe il complotto, nella realtà in cui viviamo,
di grazia?
Di
fronte a questa realtà, mettersi a "parlare d'altro"; per esempio
di "scie
chimiche", è solo un modo di... be', appunto, di "parlare d'altro"!
Non
sono arrivato a leggere la parte sui tachioni in questo delirio cartaceo,
e mi scuserete: non mi aspettavo più nulla da un documento che inizia
dicendo che se NON si riesce a riprodurre in nessun modo sulla Terra
un'orma, allora ciò è la prova del fatto che la foto
di quell'orma può essere stata scattata solo sulla Terra...
Però
vorrei far notare che il
responsabile dell'annuncio sui tachioni più veloci della luce (annuncio
rivelatosi sbagliato) si è dimesso. Perché nella scienza
funziona così, chi sbaglia paga (a parte Lysenko,
però quella era scienza "non ufficiale"... per l'appunto!)
a differenza che in politica, dove se si fallisce un esperimento (qualsiasi
riferimento in blocco alla dirigenza del fu Pci è voluto), allora
ci si ripresenta, e ripresenta, e ripresenta: l'importante è impedire
che altri propongano esperimenti diversi dal proprio.
Ecco perché è possibile mandare un essere umano sulla Luna, ma non questa imbecille sinistra italiana al governo.
E se
le persone non si dimettono volontariamente, ci pensa la Storia con le
sue dinamiche a dimetterle lei. Esattamente come è accaduto in Italia,
dove nel Parlamento in cui sedeva il più grande partito comunista
dell'Occidente oggi non siede più neppure un solo rappresentante
della sinistra.
Complotto
giudaico? No cari: troppe canne, troppe seghe, e zero cervello. Dove non
è riuscita la Guerra fredda, la Cia, il golpe Borghese, è
riuscito il rimbecillimento autoimposto.
Mille
grazie agli "ottimi" autori di "chicche" che ci hanno portato fin qui.
In
politica nulla è innocente. Neppure, Tonino caro, diffondere bufale
di destra senza neppure accorgersi di fare gli "utili idioti" che stanno
al gioco dei loro nemici.
Giovanni Dall'Orto
Post scriptum:
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Quando abitavo a Torino notavo con stupore
la grande diffusione dell'occultismo in quella città (spiegata dagli
indigeni con la frase, che nulla spiegava, "Torino
è una città magica"). A me allora sembrava che questa
facilità a credere a Forze Occulte affondasse le radici semmai nella
sensazione palpabile che si aveva nella vita quotidiana, che mostava come
un'unica Forza decidesse il destino di tutti senza che nessuno potesse
piegarla, in un modo che io a Milano non avevo mai sperimentato.
Solo che questa Forza non era affatto
Occulta, ed aveva un nome e cognome: Gianni Agnelli.
Se si era comunista si aveva il coraggio
di chiamarla col suo nome, se non lo si era, si preferiva pudicamente chiamarla
"Forza Oscura", ma alla fine il risultato era identico: il riconoscimento
del fatto che a Torino nessuno aveva il controllo sul proprio destino.
La differenza era che il comunista lottava
per ottenerlo, gli altri, si limitavano a cercare modi per ingraziarsi
le Forze Oscure.
E se non altro ammetto che il vudù
era altrettanto inefficace però se non altro molto più divertente
della "lotta dura senza paura".
Una delle tante teorie complottistiche,
il rettilianesimo
(che afferma che tutti i dirigenti mondiali appartengono in realtà
a una razza aliena, i rettiliani appunto) è in realtà una
splendida metafora politica (involontaria).
La classe dirigente dell'era del Washington
Consensus si comporta in effetti esattamente come se
venisse da un altro pianeta: il buco nell'ozono sembra sia un problema
che non riguarderà affatto i suoi figli ed eredi, ma solo quelli
altrui...
E dimostra più simpatia per i propri
cani che per i lavoratori, e men che meno per i compatrioti (vedi il comportamento
di Marchionne).
Il fatto che si sia creata una super-classe internazionale di cento milioni di persone che vive unicamente rapporti di solidarietà interni, senza badare a vincoli esterni di razza, lingua, religione, nazione, grazie al rettilianesimo si esprime in una metafora superba, proclamando che costoro ormai sono "alieni", sono un'altra razza, rispetto a noi "semplicemente umani".
È stupefacente il modo in cui i complottisti riescano a rendere teoria alcune intuizioni viscerali, le quali riescono a parlare della realtà fattuale ma solo attraverso metafora, che per loro diventa la realtà "vera".
In fondo è vero che la classe dirigente
mondiale si comporta come una razza di alieni.
In fondo è vero che le torri gemelle
"in un certo senso" le hanno buttate giù gli americani: "in un certo
senso" infatti il complottismo esprime la sensazione viscerale, ma impossibile
da dichiarare apertamente senza farsi accusare (se non arrestare) come
terrorista, che e dai e dai, gli Usa "se la sono andata a cercare"
e "se la sono voluta loro".
E per quel che è cambiato per la
persona comune, nonostante la spesa che non ha pari nella storia umana,
sulla Luna è come se non ci fossimo mai andati: un set cinematografico
avrebbe avuto lo stesso impatto sulla sua vita, e sarebbe costato meno.
Diciamo insomma che il complottismo espone
lo sbalordimento di chi, di fronte ai problemi reali che affronta tutti
i giorni, non riesce a credere che nella realtà si sia davvero preferito
mandare a spasso due cretini sulla Luna piuttosto che usare quella quantità
smisurata di denaro (trenta migliaia di miliardi!) per risolverli.
Non riesce a credere di vivere in un mondo
così ingiusto (però ci vive!), e quindi piuttosto che mettere
in discussione la sua visione di quanto possa essere "giusta" la società
in cui vive, rifiuta la nozione che in essa possano essere davvero avvenute
cose come lo sbarco sulla Luna.
Posto di fronte al problema che dice che i fatti dicono che la società in cui viviamo è ingiusta, il complottista esclude a priori le risposte "comuniste" ("la soluzione è: cambiare la società in cui viviamo") e risolve il problema in che modo? Rifiutando i fatti.
In altre parole il complottismo rappresenta
una spiegazione del reale dalla quale la spiegazione autentica è
stata esclusa in quanto "comunista" o "terrorista", ma che tuttavia non
riesce a rassegnarsi all'idea che il mondo in cui viviamo sia il solo "logico"
e il solo "possibile", come ripetono martellando gli alieni del
Washington consensus. Da qui nascono i cortocircuiti logici dai
quali, come dal sonno della Ragione, nasce ogni tipo di mostruosità.
Il che al Potere, quello vero, quello
cioè con nomi e cognomi, va solo bene: finché don Chisciotte
se la prende coi mulini a vento, lascerà in pace loro.
La domanda è: perché la sinistra,
di fronte a questa disperata necessità di capire un reale i cui
tratti sfuggono sampre più alla propaganda del Washington consensus,
non riesce più a dare spiegazioni alla gente, che per capire
deve rifugiarsi in narrazioni
che sembrano tratte da un B-movie di Hollywood?
Direi che a questo punto esiste una sola
risposta logica.
L'intero gruppo dirigente della sinistra
è composto da rettiliani...
Adesso che ci penso... omioddio!