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Quando la scrittrice lesbica Gertrude Stein gli disse che lui non era un vero scrittore, Paul Bowles, sorprendentemente, si disse d'accordo con lei.
In effetti, la sua attenzione principale all'epoca andava alla composizione di musica. Tuttavia, dopo che nel 1990 Bernardo Bertolucciha trasformato in un film il suo romanzo Tè nel deserto, tutti conoscono Bowles solo come scrittore, stupendosi del fatto che abbia anche composto musica.
Bowles era nato a New York il 3 dicembre 1910. Compì gli studi musicali con il compositore gay americano Aaron Copland(1900-1990), che fu per lui più di un maestro, tanto che viaggiarono assieme in Europa. Terminati gli studi Bowles compose diverse musiche per orchestra, che sono tuttora in repertorio, e per tutti gli anni Trenta e Quaranta scrisse musiche per film e per gli spettacoli di Broadway: nel dopoguerra scrisse le musiche di scena per le opere del drammaturgo gay Tennesse Williams. Fino ai trentacinque anni Bowles fu insomma più interessato alla musica che alla scrittura, ma nella seconda metà della vita la parte dedicata alla scrittura e alla traduzione è diventata preponderante, anche se non esclusiva. Bowles si considerava un Romantico dal punto di vista letterario, ma non da quello sessuale. Non condivideva col suo collega Lawrence, ad esempio, la concezione della sessualità come elemento magico, quasi religioso.
Tangeri divenne, subito dopo la Seconda guerra mondiale, una specie di mecca per tutti gli irregolare della letteratura americana ed in misura minore anche europea. Governata fino alla decolonizzazione da un condominio di varie potenze europee e amministrata blandamente dalla Spagna, Tangeri fu vissuta come una specie di terra di nessuno dove le autorità non erano troppo esigenti e le marchette indigene molto a buon mercato, specie per chi pagava in dollari. Nel 1937 il ventiseienne compositore Bowles aveva conosciuto a New York la scrittrice Jane Auer (1917-1973), già più celebre di lui, la quale aveva avuto relazioni solo con donne, mentre Paul si era diviso fra uomini e donne. Tra i due nacque una complicità e un'intesa anche fisica, che culminò nel 1938 nel matrimonio (ma secondo il lapidario giudizio di Stefano Malatesta su "la Repubblica" del 19 novembre 1999, "Si erano sposati prima della guerra, lui per sbarazzarsi definitivamente delle donne, lei degli uomini"). La coppia scelse di cambiare continuamente luogo di residenza, fino a quando, nel 1948, Tangeri divenne la base praticamente fissa della loro vita. Qui Jane conobbe una donna araba di cui s'innamorò, Cherifa (che sarebbe diventata con gli anni la sua riluttante convivente ed esigente "tiranna"), mentre Paul iniziò a frequentare i ragazzi arabi, intessendo negli anni successivi una relazione duratura col pittore marocchino Ahmed Yacoubi (1929-1985). Fu proprio a Tangeri che nel 1948 Paul scrisse, ispirandosi in parte alla vita della moglie, The sheltering sky, pubblicato nel 1949: è il romanzo tradotto in italiano come Tè nel deserto-[1] e trasformato in film. Il libro entrò inaspettatamente nella classifica dei best-sellers mondiali e ciò prevedibilmente cambiò la vita di Paul.
Dopo il successo Paul si dedicò in modo preponderante alla scrittura pubblicando nel 1950 The delicate prey-[2], nel 1952 Let it come down[3]e nel 1955 The spider's house. Proseguì anche a comporre, ad esempio la musica di scena per Summer and smoke di Tennessee Williams. Negli anni successivi apparvero racconti, l'autobiografia Without stopping (Senza mai fermarsi-[4],che però Burroughs soprannominò "Senza svelarsi" ritenendola troppo reticente), libri di viaggio, poesie e soprattutto numerose "traduzioni" delle storie raccontategli dal suo nuovo amante, Mohammed Mrabet (1940-viv.), un ragazzo marocchino da lui scoperto e lanciato, con successo, come scrittore. In anni ancora più recenti ha tradotto anche Mohammed Choukri (1935-viv.), autore di Il pane nudo-[5], autobiografia che racconta una vita di prostituto, drogato, carcerato e analfabeta che ha imparato a leggere a vent'anni. Purtroppo dal 1957 al 1973, data della precoce morte, la moglie Jane soffrì con sempre maggiore frequenza di problemi psichiatrici, che avrebbero portato al suo ricovero definitivo in una clinica psichiatrica nel 1969. Da allora Bowles ha vissuto quietamente a Tangeri il resto della sua lunga vita, diventando una figura quasi leggendaria e coltivando con puntiglio una rispettabilità esteriore da gentiluomo d'altri tempi.
Per quanto riguarda gli aspetti omosessuali della sua opera, essi non sono tali da permettere di descrivere Bowles come uno scrittore, intenzionalmente o meno, gay. Lascio la parola a quanto Patrick Holland dice di lui nell'enciclopedia Gay and lesbian literary heritage:
Nonostante tale parere, comunque, è necessario conoscere la biografia di Paul e Jane Bowles per cogliere le allusioni presenti in Tè nel deserto, nel quale la vicenda è del resto completamente inventata e i personaggi sono stati tutti eterosessualizzati. L'omosessualità vi appare solo di sfuggita, con tutte le reticenze prevedibili in un romanzo del 1949: o è riferita al personaggio più spregevole del romanzo oppure agli immorali indigeni arabi. L'autore lascia infatti capire sì che un personaggio, Eric Lyle, ha gusti e frequentazioni omosessuali, ma ne fa uno spregevole masochista.
Paradossalmente perciò si ricostruisce più della vicenda di Paul Bowles dalla traduzione di alcune lettere della moglie [8]. Vi appaiono infatti diversi cenni a vicende usate come spunti dal marito nel suo romanzo. Insomma, l'importanza di Bowles per il mondo gay non sta tanto nelle opere pubblicate finora, quanto nella sua appartenenza quasi mitica ad una generazione di celeberrimi scrittori americani tutti omosessuali (William Burroughs, Allen Ginsberg, Truman Capote, Tennesse Williams ed altri ancora) le cui vite si sono incrociate a Tangeri negli anni Sessanta e di cui Bowles era ormai l'ultimo esponente di rilievo sopravvissuto.
Egli appare infatti oggi in un numero sempre crescente di biografie di celebri personaggi gay di quegli anni, e non solo in quelle: chi ha visto il film Il pasto nudo di Cronenberg avrà certo riconosciuto in Bowles lo scrittore sposato che circola per Tangeri/Interzona coi suoi amanti arabi, ma è al tempo stesso geloso delle scappate della moglie, a sua volta innamorata d'una donna araba… Non c'è però dubbio che come in molti altri casi di scrittori gay molto attenti a darsi un'immagine esteriore "impeccabile" gli scritti a tema omosessuale esistano, ma siano rimasti chiusi in un cassetto per "prudenza". Ora che Bowles è morto, possiamo infine aspettarci che molte sorprese escano da quei cassetti. L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa scheda biografica, e chi gli segnalerà eventuali errori contenuti in questa pagina. |
Note
[1] Paul Bowles, Il tè nel deserto, TEA, Milano 1997. [2] Paul Bowles, La delicata preda, Garzanti, Milano 1900. [3] Paul Bowles, Lascia che accada, Mondadori, Milano 1974. [4] Paul Bowles, Senza mai fermarsi, Garzanti, Milano 1991. [5] Mohammed Choukri, Il pane nudo, Theoria, Roma-Napoli 1990. [6] Jane Bowles, Due signore perbene, Bollati Boringhieri, Torino 1989. [7] Patrick Holland, voce: "Bowles, Paul", in: Claude Summers (cur.), Gay and lesbian literary heritage, Henry Holt and company, New York 1995 e Routledge, New York 2002. [8] Jane Bowles, Una casa a Tangeri. Lettere 1935-1969, Archinto, Milano 1991. |