Sul Caravaggino, il modello che ha posato questo quadro, (il Davide con la testa di Golia [1605/1606], al Museo nazionale di Villa Borghese in Roma) non ho trovato nessuna notizia se non quella che ci tramanda proprio il tipo di rapporto di "sottomissione" esistente fra Caravaggio e il modello.
Questo quadro assume infatti un significato particolare quando si osserva che Caravaggio ha ritratto se stesso nella testa spiccata di Golia, e nel malinconico e sensuale Davide, con la spada non casualmente poggiata sul pube, uno dei "ragazzi di vita" che prediligeva come modelli (ed amanti). Secondo una testimonianza antica il modello era assai legato al Caravaggio, tanto da essere citato solo con il rivelatorio soprannome "Caravaggino":
Il messaggio è chiaro: Caravaggio e la sua vita sono nelle mani, letteralmente, di un ragazzo bellissimo ma crudelissimo, anzi un vero assassino. Questo audace messaggio ha fatto discutere i critici:
Frommel (che ho letto citato da Röttgen) si spinge ancora più in là:
Le dolenti note, al solito, arrivano quando passiamo agli italiani: Staccioli, commentando il quadro, liquida per esempio frettolosamente la questione senza neppure osare nominarla, affermando spaventata:
Tutto qui. Ancora più ridicola l'interpretazione di Flavio Caroli, disposto a vere contorsioni mentali pur di non ammettere ciò che è ovvio:
Eppure il significato erotico di questo quadro risalterà meglio dopo averlo confrontato con quadri come la Giuditta con la testa di Oloferne [1605] dipinta nello stesso giro d'anni da Cristofano Allori (1537-1607) oggi alla Galleria Palatina di Firenze. Il dipinto di Allori riprende volutamente proprio la tipologia di questo quadro per veicolare lo stesso messaggio: infatti nel quadro Giuditta
Come si vede, quando si tratta di eterosessualità non c'è nessuna difficoltà a discutere apertamente la simbologia di un quadro, né la si trova "strana" o "poco persuasiva"... [6]. L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa scheda biografica, e chi gli segnalerà eventuali errori contenuti in questa pagina. |
Note
[1] Giacomo Manilli, Villa Borghese fuori di Porta Pinciana, Grignani, Roma 1650, p. 67, citato in Roettgen, p. 201. [2] Margaret Walters, The nude male. A new perspective, Penguin books, Harmondsworth 1979, pp. 190-191. [3] Christoph Frommel, presso Herwarth Röttgen, Il Caravaggio. Ricerche e interpretazioni, Bulzoni, Roma 1974, p. 203. [4] Sara Staccioli (a cura di), Le collezioni della galleria Borghese, Touring Club Italiano/Rizzoli, Milano 1981, p. 52. [5] Damien Wigny, Firenze, Electa, Milano 1991, p. 611. [6] Quest'immagine ha attratto anche la fantasia erotica di Dominique Fernandez, che nel romanzo Nella mano dell'angelo (Bompiani, Milano 1983) discetta sulla presunta dimensione sadomaso di questo quadro, mentre per conto suo Roettgen lo disseziona psicoanaliticamente.
|
[Torna alla pagina su: I pin-up del Caravaggio] [Torna alla pagina su Michelangelo da Caravaggio]
[Torna all'indice delle biografie di personaggi gay]