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BENVENUTO CELLINI (1500-1571)
 
La statua ottocentesca dedicata a Cellini all'esterno degli Uffizi di Firenze. Foto G. Dall'Orto

Brani estratti da: La vita  [1557-1565] [1]

Qui di seguito ho raccolto un'antologia di brani dalla Vita in cui emerge l'omosessualità di Benvenuto Cellini, o in cui si parla delle accuse di sodomia che gli vennero dai suoi contemporanei.

Questa è solo una selezione: volendo, ci sono altri passi in cui Cellini parla dei suoi servitori, "stranamente" sempre "bellissimi di corpo", i cui rapporti con lui meriterebbero di essere indagati.


LIBRO PRIMO

[Roma, circa 1520]

Libro I, cap. XXX

[Benvenuto va a una festa portando come sua compagna un sedicenne travestito da donna, Diego spagnolo].



[Roma, circa 1520/21]

Libro I, cap. XXXII
Pentesilea si vendica "rubando" al Cellini un ragazzo, Luigi Pulci, "amico" anche di Michelangelo, e poi "marchetta" del cardinale Girolamo Balbi.

Libro I, cap. XXXIII
Benvenuto, coltello alla mano, fa una scenata di gelosia… a Pentesilea per avergli portato via Luigi Pulci, e poi sconfigge da solo - dichiara - dodici poliziotti armati che li volevano proteggere!


LIBRO SECONDO

[Francia, 1543]

Libro II, cap. XXIX
L'unico processo per sodomia da cui Cellini uscì assolto, e l'unico di cui ci parla. Con una donna (sua amante, egli dice). Non fatichiamo a crederlo innocente!

Libro II, cap. XXX
Seguito e fine della vicenda.



[Firenze, 1546]

Libro II, cap. LXI
Cellini ha così descritto un suo garzone e modello, Cencio: "Ero solo con certi fattoruzzi [garzoni], in fra i quali ce ne era uno molto bello: questo si era figliuolo di una meretrice chiamata la Gambetta. Servivomi di questo fanciullo per ritrarlo, perché noi non abbiamo altri libri che ci insegnin l'arte altro che il naturale". 
Evidentemente con Cencio Cellini aveva studiato anche anatomia maschile, e Gambetta pensò di trarne profitto, chiedendogli o di mantenere il figlio, o di darle soldi. Cellini la caccia insultandola…

Libro II, cap. LXII
… ma il giorno dopo fugge a Venezia e torna solo dopo essersi assicurato che il Granduca non intenda farlo processare.



[Firenze]

Libro II, cap. LXXI
Lo scultore rivale Baccio Bandinelli insulta Cellini dandogli del "soddomitaccio"; Cellini ribatte facendo a sorpresa l'apologia dell'amore fa maschi, cosa degna degli dèi.

Libro II, cap. LXXII
Bandinelli, costretto a regalare un pezzo di marmo a Cellini, gliene manda uno difettoso. Cellini ne trae l'Apollo e Giacinto (opera di tema omosessuale!) oggi al Museo del Bargello. Non soddisfatto, crea altre due opere omosessuali: un Ganimede e l'aquila e un Narciso!


L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa scheda biografica, e chi gli segnalerà eventuali errori contenuti in questa pagina.
Note

[1] Benvenuto Cellini, La vita scritta (per lui medesimo) in Firenze.
Il testo è quello messo online dal Progetto Manuzio, che si basa su: La Vita di Benvenuto Cellini, Einaudi, Torino 1973.
Per scaricarlo in formato .zip fare clic qui.

Il testo è disponibile anche, in formato .html, sul sito De bibliotheca.

-.Ne esistono numerose edizioni a stampa, anche economiche.

Ripubblicazione consentita previo permesso dell'autore: scrivere per accordi.
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