Qui di seguito ho raccolto
un'antologia di brani dalla Vita in cui emerge l'omosessualità
di Benvenuto
Cellini, o in cui si parla delle accuse di sodomia che gli
vennero dai suoi contemporanei.
Questa è solo
una selezione: volendo, ci sono altri passi in cui Cellini parla
dei suoi servitori, "stranamente" sempre "bellissimi
di corpo", i cui rapporti con lui meriterebbero di essere indagati.
LIBRO
PRIMO
[Roma,
circa 1520]
Libro
I, cap. XXX
[Benvenuto
va a una festa portando come sua compagna un sedicenne travestito
da donna, Diego spagnolo].
[Roma,
circa 1520/21]
Libro
I, cap. XXXII
Pentesilea
si vendica "rubando" al Cellini un ragazzo, Luigi Pulci, "amico" anche
di Michelangelo, e poi "marchetta"
del cardinale Girolamo
Balbi.
Libro
I, cap. XXXIII
Benvenuto,
coltello alla mano, fa una scenata di gelosia… a Pentesilea per avergli
portato via Luigi Pulci, e poi sconfigge da solo - dichiara - dodici poliziotti
armati che li volevano proteggere!
LIBRO
SECONDO
[Francia,
1543]
Libro
II, cap. XXIX
L'unico
processo per sodomia da cui Cellini uscì assolto, e l'unico di cui
ci parla. Con una donna (sua amante, egli dice). Non fatichiamo a crederlo
innocente!
Libro
II, cap. XXX
Seguito
e fine della vicenda.
[Firenze,
1546]
Libro
II, cap. LXI
Cellini
ha così descritto un suo garzone e modello, Cencio: "Ero solo
con certi fattoruzzi [garzoni], in fra i quali ce ne era uno molto
bello: questo si era figliuolo di una meretrice chiamata la Gambetta.
Servivomi di questo fanciullo per ritrarlo, perché noi non abbiamo
altri libri che ci insegnin l'arte altro che il naturale".
Evidentemente
con Cencio Cellini aveva studiato anche anatomia maschile, e Gambetta pensò
di trarne profitto, chiedendogli o di mantenere il figlio, o di darle soldi.
Cellini la caccia insultandola…
Libro
II, cap. LXII
… ma
il giorno dopo fugge a Venezia e torna solo dopo essersi assicurato che
il Granduca non intenda farlo processare.
[Firenze]
Libro
II, cap. LXXI
Lo
scultore rivale Baccio
Bandinelli insulta Cellini dandogli del "soddomitaccio";
Cellini ribatte facendo a sorpresa l'apologia dell'amore fa maschi, cosa
degna degli dèi.
Libro
II, cap. LXXII
Bandinelli,
costretto a regalare un pezzo di marmo a Cellini, gliene manda uno difettoso.
Cellini ne trae l'Apollo
e Giacinto (opera di tema omosessuale!) oggi al Museo del
Bargello. Non soddisfatto, crea altre due opere omosessuali: un Ganimede
e l'aquila e un Narciso!
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