Coccinelle
(alla nascita: Jacques Dufresnoy, 23 agosto 1931 - Marsiglia, 9
ottobre 2006) è stata un'artista transessuale francese.
Vita
Jacques Charles Dufresnoy
nacque a Parigi, ma nell'adolescenza si trasferì con la famiglia
a Marsiglia, che sarebbe stata la sua città d'elezione per la parte
finale della sua vita. Dotato di notevole bellezza, i suoi modi effeminati
causarono il suo congedo dal servizio militare dopo sei soli giorni perché
la sua presenza causava "disordini". Iniziò molto presto a travestirsi
e fra i 18 e i 25 anni fu mantenuta da "un importante politico", di cui
non ha mai rivelato il nome.
Nel 1952 iniziò ad
assumere ormoni femminili, e nel 1953 debuttò nel mondo dello spettacolo
presso Chez Madame Arthur, uno spettacolo di cabaret che aveva per protagonisti
esclusivamente quelli che allora si chiamavano "travestiti", e dove sua
madre vendeva fiori. Fu poi a
«Le Carousel de
Paris, dove lavora con Bambi, con cui condivideva la casa, Toni April (la
futura April Ashley) e Peki d'Oslo (la futura Amanda
Lear). S'era sparsa la voce che fosse nata donna, ma altri dicevano:
"Una donna bella come Coccinelle può essere solo un uomo"» [1].
Cinque anni dopo Coccinelle
fu la prima persona francese a cambiare sesso, diventando Jacqueline-Charlotte,
dopo un'operazione a Casablanca, in Marocco, nel 1958, per mano di Georges
Burou, chirurgo pioniere in questo tipo di interventi:
«Ero la prima
persona ad avere cambiato sesso in Francia. Incredibile, ma vero. Questo
significava che non avrei più potuto essere arrestata dalla Buoncostume
per essermi travestita pubblicamente da uomo» [2].
Lo Stato francese prese atto
della novità modificando la legge in modo da rendere possibile la
modifica del sesso anagrafico.
Il suo caso era talmente
nuovo per i suoi contemporanei che Jacqueline-Charlotte riuscì a
sposarsi in chiesa nel 1960 (a Notre Dame) con il giornalista sportivo
Francis Bonnet, a condizione d'ottenere un nuovo certificato di battesimo
a nome Jacqueline, come se si fosse trattato di un caso di errata attribuzione
di sesso alla nascita per pseudoermafroditismo. L'intelligente compromesso
fu però buttato all'aria da lei stessa quando richiese il divorzio
argomentando d'essere ancora un uomo, motivo per cui fu scomunicata e ripudiata
dal padre [3].
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Copertina del libro
di Mario Costa:
Coccinelle est lui
(1961)
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Nel 1962 si sposò
civilmente con Mario Costa, un ballerino paraguaiano, che aveva scritto
la sua biografia, Coccinelle est lui, nel 1961. Questa volta la
coppia rimase insieme fino alla morte di Costa, avvenuta nel 1977. Daccapo,
il matrimonio suscitò una tale reazione che da quel momento lo Stato
francese non avrebbe più concesso cambiamenti di stato civile a
nessun transessuale fino al caso di Maud Marin, nel 1974 [4].
Il suo caso, all'epoca nuovissimo,
fu discusso dalla stampa di tutto il mondo con toni spesso morbosi, analogamente
a quanto avvenne con i casi quasi coevi di Christine Jorgensen e
di Roberta
Cowell. La celebrità fece di lei la star principale
dello spettacolo de "Le Carrousel" di Parigi, in pezzi coreografati personalmente,
in cui s'esibiva cantando e ballando, con un look ispirato a quello di
Marilyn Monroe e Brigitte Bardot.
Nel 1959 il cantante italiano
Ghigo Agosti, dopo averla vista esibirsi a Parigi, le dedicò una
canzone, che causò un enorme scalpore e molte opposizioni (ne
venne proibita la trasmissione radiofonica, nonostante non vi si menzioni
nulla di sessuale). La canzone sarebbe stata reincisa da altri artisti,
fra i quali Ivan Cattaneo nel 1981, e sarebbe stata tradotta in spagnolo
da José de La Vega come "Jo te quiero".
Fra il 1959 e il 1968 Coccinelle
apparve in sei filmati, come Europa di notte (1959), I don Giovanni
della Costa Azzurra (1962), e Días de viejo color (1968).
Si esibì anche assieme ad Edith Piaf.
Nel 1964, si esibì
all'Olympia in Cherchez la femme.
Dal 1970 iniziò una
serie di tournées in tutto il mondo.
Dal 1978 si stabilì
in Germania, continuando a dare spettacoli; nel 1987 tornò a Parigi
e pubblicò un'autobiografia intitolata Coccinelle par Coccinelle.
Nel 1994 tornò a vivere
per il resto dei suoi giorni a Marsiglia, continuando a esibirsi fino al
2000, quando si ritirò quasi completamente dallo spettacolo, gestendo
fra il 2002 e il 2005 un cabaret "tradizionale".
Nel 2004 apparve un CD,
Chercher la femme, compilation dei pezzi che aveva cantato a "Le
Carrousel de Paris", a "L'Alcazar" o a "Le Lido".
Morì d'infarto all'età
di 75 anni nel 2006.
A differenza d'altre personalità
tansessuali dell'epoca, Coccinelle è stata un'attivista dei diritti
delle persone t*, partecipando a vari gruppi e fondandone alcuni, come
l'"Association devenir femme", fondata da lei e dal suo terzo marito, Thierry
Wilson, nel 1994.
Curiosità
Un gruppo teatrale di trans
napoletane si
è denominato in suo onore "Le coccinelle napoletane".
Bibliografia
-
Mario Costa, Reverse sex. The
life of Jacqueline Charlotte Dufresnoy, Challenge Publications, London
1961.
-
Mario Costa, Coccinelle est
lui, Les presses du Mail, 1963.
-
Carlson Wade, She-male: the
amazing true-life story of Coccinelle, Epic, 1963.
-
Jacques-Louis Delpal, Los travestis,
Tropos, 1974.
-
Coccinelle par Coccinelle, Filipachi,
1987.
-
Jacqueline Strahm, Montmartre,
beaux jours... et belle de nuit, Cheminement, 2001.
-
Addio
Coccinelle. Fu il primo trans dell'era mediatica, "La Repubblica",
13 ottobre 2006.
Filmografia
-
1962 - I Dongiovanni della
Costa Azzurra, di Vittorio Sala.
-
1962 - Los viciosos,
d'Enrique Carreras.
-
1963 - Europa di notte,
d'Alessandro Blasetti.
-
1964 - Il pelo nel mondo,
d'Antonio Margheriti e Marco Vicario.
-
1964 - Interpol attaque,
d'Enrique Carreras.
-
1968 - Días de viejo
color, di Pedro Olea.
-
1978 - Flash 11.
-
Coccinelle
il trans più bello del mondo (Spezzone di cinegiornale, non
datato. Il titolo non è originale).
-
Compilation
di apparizioni.
-
Altra
compilation.
Discografia
-
Ghigo
Agosti, "Coccinella" (1959).
-
Ivan Cattaneo, "Coccinella"
(1981, ripresa della precedente, ma
con testo cambiato).
-
Coccinelle No 1. Contiene:
1) Tu t'fous de moi. 2) L'amour à fleur de cœur. 3) Prends-moi ou
laisse-moi. 4) Tu es là.
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Coccinelle No 2 (1959).
Contiene: 1) Je cherche un millionnaire. 2) Avec mon petit faux-cul.
-
Coccinelle - 4 chansons de
la Revue de l'Olympia "Chercher la femme" (1963). Contiene: 1) Cherchez
la femme. 2) On fait tout à la main. 3) C'est sûrement vous.
4) Depuis toujours.
-
Coccinelle star du Carrousel
de Paris, CD. Compilation di venti titoli.
Link
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Note
[1]
Dalla scheda
biografica sul blog "A gender variance Who's who".
[2]
Frase citata nel necrologio del "Gaurdian", online
qui.
[3]
Dalla scheda
biografica sul blog "A gender variance Who's who".
[4]
Dalla scheda
biografica sul blog "A gender variance Who's who". |