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Jacques-Auguste de Thou (1553-1617)

Jacques-Auguste de Thou (1553-1617)
Jacques-Auguste de Thou (1553-1617)

Da: Historia sui temporis / Storia della sua epoca [1604 e 1620] [1]
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Tomus I, liber IV, anno 1547
Tomo I, libro 4, anno 1547

<Petrus Aloisius Farnesius interfectus fuit a subditis nobilibus> ... privatis & ipsi iniuriis à novo principe irritati; quem alioqui sua vita summe invisum reddebant, recenti adhuc Cosmi Gerij episcopi Faventini memoria, quem primo frustra blanditiis tentatum, ad extremum specie colloquij in secretius cubiculum sevocatum, ope servorum, quamlibet renitentem, per vim compresserat; unde ille ex moerore animi paullo post decessit.

<Pier Luigi Farnese fu ucciso da nobili sudditi e> ... da privati cittadini anch'essi irritati dal nuovo principe con le sue offese; che d'altra parte lo rendevano odiosissimo per la sua condotta, nel ricordo ancora recente del vescovo di Fano Cosmo Gheri, il quale, dapprincipio tentato inutilmente con parole carezzevoli, infine chiamato in disparte col pretesto di un colloquio in una stanza più appartata, con l'aiuto dei servi, quantunque egli si ribellasse, era stato stuprato a forza; cosa per cui egli morì poco dopo per l'afflizione d'animo.
Id vero pergrave nobilitati accidit, quod homo contaminatissimus longe diverso à vicariis sive Mediolanensibus sive Pontificis instituto, qui procerum benivolentiam, ut plebem in officio continerent, humanitate & liberalitate demerebant, contra in eos, specie aequitatis, quo plebis gratiam aucuparetur, vel ex levissima causa severe animadverteret; (...). Ma per la nobiltà risultò anche più grave il fatto che un uomo molto impuro, di gran lunga diverso dai vicari milanesi o da quello papale, i quali si guadagnavano con umanità e generosità la devozione dei nobili affinché tenessero a bada il popolo, al contrario, con apparenza di giustizia, con cui andava cercando il favore del popolo, puniva severamente loro, anche per futili motivi; (...).
Pier Luigi Farnese nel ritratto di Tiziano
Pier Luigi Farnese nel ritratto di Tiziano al Museo di Capodimonte (Napoli).

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti.

Note

[1] Il testo latino copiato da: Jacobi Augusti Thuani Historiarum sui temporis libri CXXXVIII, de la Rouiere, Genevae 1626-1630, liber IV, tomus 1, p. 130c, sub anno 1547.
La traduzione italiana, inedita, mi è stata offerta da Andrea R., di Reggio Emilia, che ringrazio.

Questo racconto sullo stupro contro Cosimo Gheri, di cui fu accusato Pier Luigi Farnese, fu ripreso quasi alla lettera  in: (Anonimo), De principatibus Italiae tractatus vary (sic), Elzevier, Lugduni Batavorum 1631 (editio secunda), cap. IX ("De Parmae et Placentiae duce"), pp. 303-304, che riporto qui di seguito:

"Petro autem Aloisio omnibus vitae sceleribus infami, (& inprimis immani illo facinore, in Cosmum Ghe- / p. 304 / rium Episcopum Faventinum patrato, quem primo frustra blanditiis tentatum, ad extremum specie colloquii in secretius cubiculum sevocatum, ope servorum, quamlibet renitentem, per vim compresserat; unde ille ex moerore animi paulo post decessit;) & alioqui subditis suis supra modum inviso, à coniuratis nobilibus trucidato, Placentia à Cesarianis intercepta fuit".


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