Papa dal 1503 al 1513.
Nato da umile famiglia, studiò presso il convento dei francescani di Perugia.
Dopo la sua elezione al soglio pontificale nel 1503 la sua attività fu legata in gran parte al progetto, riuscito, di riportare sotto il controllo dello Stato della Chiesa la miriade di signorie e feudi teoricamente sottoposti, ma di fatto indipendenti.
Ciò induce ad esaminare con prudenza le testimonianze sulla sua omosessualità: non è infatti semplice chiarire se accusandolo di sodomia i suoi numerosissimi nemici lo stessero calunniando, o se invece stessero solo sfruttando un "punto debole" del loro avversario. Comunque stiano le cose resta il fatto che le testimonianze sono concordi nel tramandare che presso i contemporanei Giulio II ebbe fama di sodomita, come attestò nel 1509 il diarista veneziano Girolamo Priuli (sec. XV-XVI): "Conduzeva cum [con] lui li sui ganimedi, id est [cioè] alchuni bellissimi giovani, cum li quali se diceva publice [pubblicamente] che l'havea acto carnale cum loro, ymmo che lui hera patiente [passivo] et se dilectava molto di questo vitio sogomoreo, cossa veramente abhorenda in chadauno" [1].
Da parte sua storico veneziano Marino Sanudo (1466-1536) ci ha tramandato un sonetto, scritto nel 1506 contro il papa che stava per strappare con le armi Bologna ai Bentivoglio.
Dopo la morte di Giulio la sua fama di sodomita gli sopravvisse (fu ad esempio ricordata nelle pasquinate ancora nel 1534):
e venne infine sfruttata senza ritegno dai protestanti nelle opere polemiche contro il "papismo".
Questa libellistica protestante è sicuramente priva di attendibilità, almeno quanto la libellistica cattolica che discuteva la condanna per sodomia che si diceva fosse stata inflitta a Calvino.
Giulio II fu protettore di grandissimi artisti del Rinascimento italiano, fra i quali Raffaello e soprattutto Michelangelo, che è l'artefice della sua tomba nella Basilica di san Pietro in Vincoli a Roma, sulla quale si ammira la celeberrima statua del Mosè. L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa scheda biografica, e chi gli segnalerà eventuali errori contenuti in questa pagina. |
Note
[1] Girolamo Priuli, Diarii. In: Rerum italicarum scriptores, tomo XXIV, parte III, Zanichelli, Bologna 1938, p. 312. [2] Marino Sanudo "il giovane", I diarii, Visentini, Venezia 1879-1902 (ristampa anastatica: Forni, Bologna 1969-1979), vol. 6, col. 463. [3]Da: Valerio Marucci (a cura di), Pasquinate del Cinque e Seicento, Salerno, Roma 1988, p. 118.
[4] Philippe de Mornay, seigneur du Plessis-Marly, Le mystère d'iniquité, c'est à dire, l'histoire de la papauté, Albert, Genève 1612, pp. 1296-1297, sub anno 1505. La traduzione è mia. |