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Lo scrittore
svizzero Heinrich Hoessli (scritto anche Hößli e Hössli,
Glarona, 6 agosto 1784 - 24 dicembre 1864), è considerato il primo
"precursore" del movimento di liberazione omosessuale, per la sua opera
Eros (1836), la prima vera "difesa" dell'amore omosessuale maschile
in età moderna.
Vita
La famiglia di Hoessli possedeva
un'azienda di moda, nella quale fu messo a lavorare fin da ragazzo anche
Heinrich, che per questo motivo non poté seguire una carriera scolastica
regolare, e neppure studiare il latino. Per tutta la vita Heinrich avrebbe
rimpianto la mancanza di un'istruzione formale, attribuendo a tale mancanza
anche la notevole fatica da lui lamentata nello stendere i propri scritti.
Grazie a un ottimo "fiuto" per le nuove "tendenze" della moda femminile Hoessli ebbe infatti notevole successo in tutta la regione nel ruolo di quello che oggi chiameremmo "stilista", e ciò gli permise di acquistare immobili e di accumulare un buon capitale. A 27 anni, nel 1811, Hoessli
sposò la governante Elisabeth Grebel, che si trasferì in
breve a Zurigo, dove Henrich l'avrebbe visitata spesso. Fu nel corso di
tali visite che furono concepiti i due figli della coppia, che crebbero
con la madre a Zurigo, mentre il padre rimaneva a Glarona a dirigere gli
affari.
Nel 1817 la condanna a morte di Franz Desgouttes (1785-1817), un dottore in legge di Berna, sconvolse Hoessli al punto da spingerlo a studiare "l'enigma" della passione erotica che lo aveva portato alla rovina. Desgouttes era stato infatti giustiziato per strangolamento ad Aarwangen (nel cantone di Berna), il 30 settembre del 1817, per avere assassinato il suo segretario e amante, il ventiduenne Daniel Hemmeler, forse per gelosia. Nel 1819 Hössli commissionò a un letterato svizzero allora celebre, Heinrich Zschokke (1771-1848), la scrittura d'una difesa dell'amore omosessuale. L'opera apparve in una miscellanea nel 1821 col titolo: Eros, oder über die Liebe ("Eros, ossia: sull'Amore") [6]: era un dialogo platonico fra tre personaggi, uno dei quali nascondeva lo stesso Hoessli e un altro Franz Desgouttes. In esso Zschokke dimostrava una notevole erudizione, citando vari testi classici sul tema; tuttavia quella che doveva essere un'apologia si concludeva riaffermando che questo tipo d'amore è un'aberrazione rivoltante. Hössli, infuriato, decise
a questo punto di scrivere da sé il saggio, e facendosi aiutare
dagli amici letterati (soprattutto il pastore protestante Bernhard Freuler,
di Wülflingen, che conosceva il latino, il greco, l'ebraico ed il
sanscrito, oltre a varie lingue moderne) compilò in un quindicennio
di faticoso lavoro Eros (traduzione del titolo completo: Eros:
l'amore mascolino dei greci. Suoi rapporti con la storia, l'educazione,
la letteratura e la legge in tutte le epoche).
La sua idea era che:
Il primo volume di Eros stabilì due temi su cui Hössli continuò ad elaborare: (1) che la società tratta coloro che sono sottoposti all'amore greco nello stesso modo in cui i secoli precedenti avevano trattato le streghe e gli eretici (...), e (2) "l'inaffidabilità dei caratteri esteriori nell'amore sessuale del corpo e dell'anima" (anticipando - e rifiutando - la teoria che più tardi sarebbe stata di Karl Heinrich Ulrichs, ossia che gli omosessuali esibiscano caratteristiche tipiche del sesso opposto). La retorica spesso involuta di Hössli trabocca d'indignazione per motivi di giustizia, però a volte fa centro. Per esempio, egli scrive nel volume 1 di Eros: "In tempi di pazzia qualcuno che non si lasci prendere dalla pazzia è chiamato privo di coscienza, e questo tanto più quanto più egli abbia coscienza". Egli identificava tale pazzia precisamente con il trattamento riservato agli omosessuali.[7].»
Fortuna Prevedibilmente la diffusione di Eros fu ostacolata in tutti i modi, cosicché l'opera circolò solo all'interno d'una cerchia ristretta d'intellettuali progressisti, e più grazie all'invio delle copie da parte dell'autore che per interesse spontaneo. Nei fatti (e non sorprendentemente, in assenza d'un movimento politico che ne facesse il proprio testo di riferimento) il libro non riuscì ad arrivare mai all'attenzione dei legislatori e a realizzare la riforma legale che caldeggiava. Tuttavia, dopo la morte di Hoessli un suo lettore segnalò l'esistenza di Eros a Karl Heinrich Ulrichs, il fondatore del movimento di liberazione omosessuale, che ne fu entusiasta e che dal 1866 in poi lo citò in tutti i suoi scritti. Havelock Ellis avrebbe poi definito nel suo Sexual inversion l'opera come: "il primo serio tentativo di affrontare il problema dell'omosessualità dai tempi del Simposio di Platone". Anche i militanti del primo movimento di liberazione omosessuale del primo Novecento avrebbero riscoperto e valorizzato la figura di Hoessli: fra loro Ferdinand Karsch-Haack, che nel 1903 ne scrisse la biografia [8]. Tuttavia l'evoluzione successiva del dibattito, sempre più lontano dall'approccio fondato sui classici dell'antichità caro a Hoessli, oscurò nuovamente la sua figura, anche se la sua esistenza non fu mai davvero dimenticata [9]. Del resto, la rarità delle copie del suo libro ostacolava una sua migliore conoscenza. Il movimento gay del dopoguerra ha definitivamente adottato Hoessli tra le "figure fondatrici", riaccendendo dopo un secolo l'interesse per lui: una "biografia parallela" di Hoessli e di Desgouttes, scritta da Pirmin Meier, è stata edita nel 2001 [10], mentre nel 1996-98 sono state ripubblicate in ristampa anastatica tutte le opere di Hoessli [11].
Opere
Bibliografia
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Note
[1] Errata è la notizia che si legge talora in Italia secondo cui era un mugnaio, nata dalla confusione fra l'inglese "milliner" (cappellaio, modista) e "mill" (mulino). [2] Il 18 giugno 1782 Anna Göldi fu l'ultima donna ad essere giustiziata per stregoneria in Europa: significativamente fu condannata da un tribunale luterano e non da un tribunale civile. [3] Heinrich Hoessli, Hexenprozeß- und Glauben, Pfaffen und Teufel, Barsdorf, Leipzig 1892. [4] Per esempio nella commemorazione di Rolf (pseud. di Karl Meyer, 1897-1974), Il modista di Glarus (1964), "Culturagay.it". [5] Che sarebbe morto nel 1854, nel naufragio della nave che lo riportava in Europa dagli Usa, dov'era emigrato. [6] Riedito in: Manfred Herzer (a cura di), Materialien zu Heinrich Hössli, Rosa Winkel, Berlin 1998. [7] Hubert Kennedy, Hössli, Heinrich (1784-1864), "glbtq.com encyclopedia". [8] Ferdinand Karsch-Haack, Der Putzmacher von Glarus Heinrich Hössli, ein Vorkämpfer der Männerliebe. Ein Lebensbild, Max Spohr, Leipzig 1903. Ristampa anastatica: Arno Press, New York 1975 e in estratto: Manfred Herzer (a cura di), Materialien zu Heinrich Hössli, Rosa Winkel, Berlin 1998. [9] Come nel caso della già citata rievocazione dedicatagli nel 1964 da Rolf (pseud. di Karl Meyer, 1897-1974), Il modista di Glarus (1964), "Culturagay.it". [10] Pirmin Meier, Mord, Philosophie und die Liebe der Männer. Franz Desgouttes und Heinrich Hössli - eine Parallelbiographie, Pendo, Zürich 2001. [11]
Heinrich Hössli, Eros.
Die Männerliebe der Griechen, ihre Beziehungen zur Geschichte, Erziehung,
Literatur und Gesetzgebung aller Zeiten, Rosa Winkel, Berlin 1996 e
1998 (3 volumi).
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