Denunce per sodomia contro Leonardo da Vinci e altri [1476] [1]
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Note
[1] Da: Archivio di Stato di Firenze, "Uffiziali di Notte", XVIII (2), fol. 46v., 9 aprile 1476. Citato in: Giuseppina Fumagalli, Eros di Leonardo, Garzanti, Milano 1952, pp. 97-98. Questa accusa non si concluse, come si legge di solito, con l'assoluzione di Leonardo, bensì con un "non luogo a procedere" per tutti e quattro gli accusati. L'accusatore infatti è anonimo, e se le leggi di Firenze permettevano denunce segrete (installando a tale scopo appositi "tamburi", cioè cassette per denunce), non permettevano per ovvie ragioni denunce anonime. Gli imputati vennero quindi assolti "a condizione di non essere ritamburati", cioè che non arrivasse entro un certo termine una denuncia firmata (che non arrivò). Ciò non implica che la denuncia fosse falsa: Michael Rocke (Forbidden friendships. Homosexuality and male culture in Renaissance Florence, Oxford University press, New York 1996, p. 298, nota 120) osserva che dalle carte degli Uffiziali di Notte (la magistratura fiorentina che combatteva la sodomia) risulta che un uomo aveva già confessato prima della presente denuncia d'aver sodomizzato Saltarelli. |
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