Recensione in breve di: Paolo Abbate, La vita erotica di Giacomo Leopardi.
Dopo la pubblicazione del presente studio è stato edito un libretto interamente dedicato alla tesi dell'omosessualità di Leopardi: Paolo Abbate, La vita erotica di Giacomo Leopardi, Crescere insieme edizioni, Napoli 2000, L. 12.000.
È un libretto nato come atto d'amore per Leopardi e per Napoli, di 78 pagine e senza pretese, anzi alcuni svarioni ("freguentare" - ripetuto due volte - p. 64, "promisquità" p. 70…) fanno pensare a un'auto-edizione.
Si legge gradevolmente come un racconto, e per il non-storico è certamente intrigante come un racconto.
Dal punto di vista storico, però, l'autore non aggiunge purtroppo nessun documento nuovo a quelli già noti da tempo; tuttavia il suo modo di esaminare i testi già noti è spigliato e scorrevole.
Buona e originale l'analisi di quella che Abbate ritiene l'insincerità delle poesie d'amore leopardiane per donne; purtroppo però un'analisi di questo impegno e ardire meriterebbe molto più spazio delle poche pagine concesse da questo librettino: nonostante quindi metta la pulce nell'orecchio non la si può certo definire un'analisi risolutiva. Anzi...
Imperdonabile infine l'assenza d'una bibliografia: trattando di una tesi tanto controversa, la massima precisione sulle fonti è vitale per dimostrare il proprio punto di vista, che senza l'appoggio dei documenti resta solo un punto di vista.
Nel complesso è una lettura gradevole e non impegnativa, ma non è ancora la tanto attesa opera storica che risolva una volta per tutte le querelle sulle preferenze sessuali (o addirittura "la vita erotica") di Leopardi.