Scelta di poesie [1968-1974] [1]
Da: Il male di vivere (1968)
Vittoriosi usciremo
Non farmi ricordare i giorni che sono passati
sono andati ma non importa se li vince l’oblio
se tu ancora tornerai a me come una volta
vittoriosi usciremo da questa lunga lotta con il tempo
ci attende forse maggiore felicità del passato
(la forza degli occhi il riconoscere in noi
che vivi siamo del nostro amore).
Riso felice
Non mi pento
d’aver speso la vita
in futili amori
non ho desiderio di potenza
né conosco la fiamma dell’odio
amo la beltà dei ragazzi
la loro voce il loro riso felice.
Foto G. Dall'Orto.
Coccodè
Le checche matte
vanno per la città
ronzando di felicità
fanno coccodè ai maschi.
Da: Poesie a un ragazzo (1974)
Gioca a carte seduto al bar
Franco e tra gli altri ride
poi s’alza d’improvviso
e con luminoso sorriso
piano sussurrando
mi dice:
“’Sta sera ti sposo”.
Tu sai, o Pindaro, cos’è la morte
ma la tua fu sì lieta morte
poggiando il capo sopra l’òmero d’un ragazzo
tu sai la loro dolcezza e l’abbandono
e quel morire estenuato dai sensi…
Solitudine
non è esser soli
è amare gli altri inutilmente.
Solo alcuni degli uomini sono uomini
molti non sono
o sono di odio
è fatta di poche persone
l’umanità.
Ogni cosa vedo perire
ma non voglio veder morire la tua bellezza
ogni ebbrezza del tuo corpo io conosco
paese ormai noto a ma come me stesso
io non voglio vedere la morte nei tuoi occhi
io non voglio più che i ricordi mi sopravvivano
morti al tempo e non a me
non voglio più che il mio corpo
sia eco conchiglia di spente memorie.
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Note
[1] La produzione di Mario Stefani è stata da lui stesso antologizzata nel volume Poesie 1960-1988, nel quale si trova la bibliografia completa fino a quell'anno.
Propongo qui accanto alcuni pochi esempi della sua opera.
Qualche altra poesia è citata qui.
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