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Il gay canzonato.
Un elenco di canzonette a tema l, g, b & t:
di: Giovanni Dall'Orto
2000
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Saggio sull'omosessualità nella canzonetta (prima metà).
Saggio sull'omosessualità nella canzonetta (seconda metà).
Schede di canzonette italiane - 1920-1976.
Schede di canzonette italiane - 1977-presente:
 
  
  

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2000

2000 - AA.VV. - World Pride Roma 2000. Compilation, proclamata, non si sa in base a quali meriti, inno ufficiale del World Pride romano del 2000.
La canzone, cantata in origine da Caterina Caselli nel 1966, non aveva e non ha testo di carattere omosessuale, limitandosi al massimo alla generica affermazione che "nessuno mi può giudicare, nemmeno tu". La sua scelta fa parte della tradizione italiana, tipica dei Pr delle discoteche gay tramutati in leader del movimento gay, a trasformare motivetti yé-yé (meglio se trash) degli anni Sessanta/Settanta in inni del movimento lgbt italiano. Alla ricerca (finora vana) dell'I am what I am nostrano...
Questo Cd ne contiene diverse cover, ovviamente con arrangiamenti diversi, nessuna delle quali memorabile:
2000 - The angry beavers - "Monthy is an homosexual" - da - Masterpiss.
Nonostante il nome e la lingua che usano nella canzone, questo è un gruppo punk italianissimo, come rivela la pronuncia inglese "de noantri" (precisamente di Tortona) e lo strafalcione del titolo (davanti all'acca aspirata in inglese si usa l'articolo indeterminativo "a", non "an": "a home" non "an home"). Della serie: tu vuoi ffà l'ammericano, ma...
Il testo ripete ossessivamente "Monty is an homosexual" dall'inizio alla fine; viene cantata anche qualche altra breve frase ("he doesnt' want to go out, but"...?), ma tra fracasso di chitarre, coretti e pronuncia improbabile non riesco a decifrarla. Ma immagino non si tratti di una grave perdita per la cultura occidentale.
E tantomeno per Monty, chiunque egli sia.


2000 - Avvolte Kristedha - "Mi sento lesbica" - da - Am-a-ntide.
(Commento ancora da scrivere). Il brano è scaricabile gratuitamente dal sito degli Avvolte.


2000 - Cecchini, Erika - "Years" - da - In my bed.
È un vero peccato che questa cantante si ostini, da molti anni, a cantare rigorosamente in inglese. Di talento ne ha, addirittura più della media delle cantanti nostrane, ma visto che lo showbiz internazionale si ostina a non farle posto accanto alle Britneys e alle Gagas, forse provare con la nostra lingua potrebbe essere una strategia da provare almeno una volta. Vedremo se in futuro si deciderà a farlo o no.
"Years" è una sorte di rêverie dedicata al trascorrere del tempo, e all'immaginazione di quel che il futuro può riservare, nella speranza che sia un futuro felice.
La riflessione è accompagnata da un ricordo, che immagino possa essere un ricordo personale significativo:
2000 - Cecchini, Erika - "Where I am now" - da - In my bed.
Su una musica lievemente inquietante, un "lento" un po' dissonante, si dipana il ricordo di Louise, ormai lontana, e dei momenti trascorsi assieme:
2000 - Grasso, Gabriella - "Illusa" - da - Illusa. (Ep autoprodotto, con due tracce).
Un'altra cantante (anzi, cantautrice) dalle buone capacità vocali e dal prodotto curato.
Lo stile diquesto brano, è al solito, un po' "alla Nannini" (una cantante sopravvalutata che, per motivi che continuano a sfuggirmi, sembra restare la Stella polare di tutte le cantanti italiane interessate alla tematica lesbica), con largo spazio al fracasso di chitarre elettriche. Tuttavia, a mio personalissimo parere (lo so, adesso mi crocifiggerete) il risultato è anche migliore di quello del modello.
Non fosse altro che per il fatto che la Grasso non colleziona le stecche della Nannini, e che i suoi testi hanno un capo e una coda.
Questa canzone, per esempio, è l'esplicito addio d'una donna a un'altra che l'ha illusa, facendole credere che il loro fosse amore, salvo poi costringerla a ricredersi: Ecco un brano che pur non "spaccando" per qualche aspetto particolare, si colloca allo stesso livello qualitativo di tanti altri brani che hanno incontrato successo di pubblico, e che non meritava di cadere nell'oblio in cui è caduto. Un ascolto consigliato, quindi, e una potenziale "sorpresa" per chi lo scoprirà.

2000 - Grasso, Gabriella - "Strano averti" - da - Illusa.
Questo secondo brano contenuto nell'Ep è un lento dall'arrangiamento acustico, decisamente più romantico.
L'io narrante vi esprime il proprio deliziato stupore per il fatto d'essere riuscita ad avere l'amore della donna amata: L'arrangiamento è essenziale ma perfettamente adatto a creare l'atmosfera desiderata, e la cantante è brava, nonostante qualche piccola nota sporca qui e là sveli il carattere fondamentalmente di "demo" di questo Ep.
Ciò detto, la qualità complessiva, sia del testo, sia della musica, sia dell'incisione, è decisamente superiore alla media di questo tipo di prodotti, e personalmente me la sento di consigliare l'ascolto di questo brano, ingiustamente passato inosservato.


2000 - Marquez, Carolina - "Bisex alarm". (Singolo). Poi nel 2002 nel Cd - Más musica.
Questa cantante e dj colombiana trasferitasi in Italia, ha inciso nel nostro Paese questo singolo di dance elettronica, il cui testo è per metà in spagnolo e per metà in inglese (ma come per tutti i pezzi dance, non si capisce quasi nulla di ciò che viene cantato).
E' un brano dalle sonorità elettroniche accattivanti, ma ripetitivo oltre ogni dire. Il titolo è preso dal ritornello che ripete "Sex alarm, bisex alarm, you are my sex alarm".
Gli otto versi di testo, in spagnolo, si rivolgono a una donna a cui viene detto:"Sei estatica, fantastica, / pura adrenalina erotica".


2000 - More, Billy - "The new millennium girl". (Singolo).
"Billy More" fu il personaggio artistico creato innestando la voce di un vocalist (John Biancale, che rivela il suo ruolo in questa pagina del suo sito) sulla divertente presenza scenica d'una drag queen (Massimo Brancaccio) dai costumi eccessivi ("Non hai idea di che cifra spaventosa costi una della mie parrucche"; mi disse una volta Brancaccio) e campissimi.
Rivolto alle discoteche, il prodotto ebbe successo in tutto il mondo per diversi anni, fino alla morte prematura, ad appena quarant'anni, di Brancaccio.

Nonostante i testi fossero in inglese, "Billy More" era italianissimo. Poco prima della sua morte m'aveva mandato il testo di una sua canzone in italiano per un'antologia di canzoni gay a cui stavo lavorando, la Pride compilation, specificando di dover però aspettare il placet da parte della casa discografica. Che a quanto pare non arrivò. Perciò di Billy More abbiamo solo testi in lingua inglese.

Lo stile di More prevedeva canzoni piene di doppi sensi sessuali, con allusioni alla sua natura di travestito nascoste, ma non troppo.
Così è anche nel testo di questa canzone, che tradotto dice fra l'altro:

In una versione di questa canzone, poi, More si divertì a variare una volta un verso del ritornello, alla chetichella, per cui anziché ripetere "sono la ragazza del nuovo millennio" (in omaggio all'inizio del nuovo millennio celebrata quell'anno), specificò: "I am the new millennium pussy"; "sono la fi*a del nuovo millennio".
In ciò riprendendo, rovesciandola, una battuta omofoba molto usata fra gli eterosessuali quando si parlava d'omosessualità in anni lontani dal 2000, ovvero: "Eh, ma cosa sono tutti questi pregiudizi? Non lo sapete ancora che il cu*o è la fi*a del Duemila?".


2000 - Nadi, Nedo (il compositore goliardico) - "In un mondo di finocchi" - [Già disponibile come downloard gratuito su "Vitaminic"].
Questo tango autoprodotto l'ho trovato in Rete anche riedito con il titolo di "N.G.O. (New Gay Order)", "Nuovo ordine gay" (l'allusione si capisce se si sa che il nazismo voleva costruire un "Nuovo ordine mondiale", dunque gli omosessuali sono i nuovi nazisti che vogliono impadronirsi del mondo. Come i nazisti, appunto. E come gli Anziani di Sion... Tutto ciò la dice lunga sulle radici ideologiche di questa canzone).

Il testo, prima di essere omofobo, è addirittura misogino. La canzone si basa infatti interamente sul paradosso d'immaginare un mondo di soli uomini, che sarebbe tanto migliore, dato che si potrebbe fare a meno dei capricci e delle incomprensioni causati dalle donne.
Ovviamente il cantante parla, come detto, per paradosso, tuttavia il successo dei transessuali nella prostituzione non si basa forse sul fatto che, si dice e si ripete, "sono più donne delle donne vere", ovvero che sono fisicamente donne ma con un comportamento che è quello che un maschio pretende, e che essendo assurdo solo un altro (ex) maschio può arrivare a comprendere?

Le donne invece procurano solo guai, tanto da spingere a dire: "stiamo così ben tra di noi / forse il futuro sarà gay". Se fossimo tutti dello stesso sesso potremmo invece parlare delle stesse cose e capirci a vicenda.
Saremmo anche tutti più ricchi, perché non ci sarebbe più bisogno di offrire tutto alle ragazze che poi magari "ti mandano in bianco" dopo averti fatto spendere un capitale (la logica è impeccabile: come da proverbio milanese "mi paghi, mi poedi", cioè più o meno: "io pago, quindi esigo!").
E perfino nel sesso le cose andrebbero meglio:

Che questa sia una goliardata è palese, che poi sia anche divertente... non saprei, decidetelo voi. A me non fa ridere.


2000 - Pravo, Patty - "Buongiorno a te" - da - Una donna da sognare.
Questa canzone è stata proposta, nel 2008, anche dall'autrice, Pia Tuccitto.
Dopo "Pensiero stupendo" Patty Pravo aveva scoperto che una canzone con spunti omosessuali ogni tanto non danneggia affatto la carriera di una celebrità, anzi! Quindi, nonostante la sua omofobia, ogni tanto affronta il tema: direi anzi che ormai ci è abbonata.
Questa canzone descrive la situazione di due donne, care amiche, una delle quali matura un sentimento di amore, che manifesta all'altra. La canzone è la risposta dell'"altra", che sottolinea come la lunga intimità amicale abbia reso impossibile un sentimento d'amore o di desiderio erotico. C'è insomma quella specie di "tabù dell'incesto", che si verifica tra amici. L'io narrante un po' si scusa della sua impossibilità di reciprocare il sentimento, e ribadisce quanto sia importante l'amicizia fra loro due per lei: All'io narrante piace pensare di continuare ad essere amiche, di invecchiare assieme. Il testo è particolarmente bello e la musica, un lento, dà la giusta atmosfera. Il pounto forte è comunque l'interpretazione svagata, quasi assente, di Patty Pravo, che rende la canzone un po' rarefatta e come stupefatta. La Pravo sarà anche omofoba ma, quando ci si mette, come cantante ci sa fare, e non posso negare che qui l'interpretazione sia superba.
Ascolto consigliato.


2000 - Saccani, Roberta e Taverna, Francesca - "Prendere o lasciare" - da - Rent.
Questo Cd è la colonna sonora della versione teatrale italiana del musical Rent, del 1994, di cui esiste anche una versione cinematografica (2005).
In questo brano va in scena la reazione del personaggio di Maureen, la cui ragazza, Joanne, s'è arrabbiata per il suo vizio di flirtare continuamente con tutti/e.
Joanne ribadisce che non può farci nulla, è fatta così, però ogni sera lei è nel letto di Joanne, non in quello di qualcun'altra, ed è questo ciò che conta. Perciò, conclude, se mi vuoi la regola è "prendere o lasciare". Joanna però ribadisce a sua volta che la stessa regola vale anche per lei... e il risultato è che le due rompono la relazione.
Consiglio di cercare lo spezzone di questa scena su Yotube perché com'è ovvio la canzone è nata per essere recitata, oltre che cantata, e per quanto la musica sia bella, il brano da solo è un po' frigido.
(Un nota: la festa alla quale le due litigano e si lasciano nel filmato era quella di "fidanzamento" ufficiale di fronte alle loro famiglie e agli amici!).
2000 - Mingo, Alan - "Ti coprirò d'amore" - da - Rent.
In questo brano il personaggio di Tom Collins offre al personaggio di Angel di andare a vivere con lui, che lo proteggerà, e lo curerà. I due hanno una relazione, come aveva rivelato Angel nel precedente brano "Oggi è per voi" (che a parte questo dettaglio non ha nulla a tema gay).
Angel è un travestito prostituto malato di Aids, e finirà per morire nella braccia di Tom.

Il forte accento americano del cantante rende a tratti di difficile comprensione il testo. La musica non è comunque un capolavoro e il brano ha più un valore narrativo per lo spettacolo che un valore a sé.


2000 - Silenzi, Luca, Cuore di fango (Ep). Autoprodotto.
A differenza che nel Cd precedente qui la tematica gay non è più esplicita. Dei quattro brani diquesti Ep si veda
2000 ca. - Special in love - "Muoio per te" - (Demo). Poi in: Gay right compilation (2002).
Questo Cd demo mi fu consegnato a mano per recensione nel 2000, ma non riporta né data e né qualsiasi altro dato di sorta (perfino sul Cd non è stampato nulla). Quindi potrebbe essere anteriore alla data del 2000 qui indicata.
Il brano fu comunque pubblicato nella Gay Right compilation, nel 2002.
(Commento ancora da scrivere).


2000 - Trash, Sabryna - "Non sono passiva!". (Singolo autoprodotto, scaricabile gratuitamente dal suo sito).
Mal cantato, fuori sincronia con la musica, con testo troppo volgare per essere citato qui, questa è la risposta sarcastica che, secondo quanto riporta il suo sito, sarebbe stata creata per "i clienti sempre più frequentemente passivi" (il sito aggiunge peraltro: "la Sabryna attiva?!? auhahauauhahuauhahauaahua!!!!"): Trascurabile senza alcun danno.


2000 - Trash, Sabryna - "Oops... L'ho ripreso di nuovo!" - (Singolo autoprodotto, scaricabile gratuitamente dal suo sito).
Parodia di "Oops!...I did it again" di Britney Spears.
Confessione alla madre, relativa all'irresistibile attrazione che Sabrina confessa di provare per un certo dettaglio anatomico maschile per agli usi creativi che se ne possono fare. Il testo è troppo osceno per poterlo citare nelle parti più significative. Esprimo solidarietà alla povera madre di Sabryna.


2000 - Tricarico, Francesco - "Brillantini" - da - Io sono Francesco.
Canzone che non ho capito cosa voglia dire, dato che l'io narrante spiega che lui è un uomo (dunque non si tratta d'un trans) ma oggi vuole vestirsi da donna, e uscire di casa truccato "per capire se stesso". Non so voi, ma io in questo groviglio di parole non riesco a trovare una gran logica...

Il vero tallone d'Achile della canzone è comunque un altro: l'interpretazione vocale. Il cantante fatica ad azzeccare le note e glissa dall'una all'altra nel tentativo di farlo, e sforzando la voce negli acuti, "miagolando".
Purtroppo la melodia giocava (in modo abbastanza raffinato, a dire il vero) con le dissonanze, ma se ad esse si aggiungono le stecche il risultato finale è a tratti la cacofonia.
Se la Cia usasse questa canzone per torturare i prigionieri, si potrebbe fare a meno di Guantanamo...


2000 - Unabomber - "6etero 6gay". (Singolo).
Remix da discoteca di "Volga(y)rep" di D.ablo (1989), di cui ripete ossessivamente solo il ritornello. E basta.


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