Paola Dell'Orto, in Dall'Orto, mia madre, presidente dell'Associazione genitori di omosessuali (AGEDO), e co-autrice del libro Figli diversi.
Qui trovate gli scritti di e su mia madre disponibili in Rete.
E visto che senza mio padre, che ha sempre appoggiato ed aiutato concretamente mia madre, il suo lavoro per l'Agedo non sarebbe stato possibile, mi pare giusto ringraziare qui con una foto anche lui, ritratto in idilliaco quadretto con la nipotina, Erica (è figlia di mia sorella Tiziana: ma che andate a pensare?).
Questo bocciuolo di figliola, questo miracolo della Natura, questa qui, insomma, è mia sorella. Dopo aver fatto la mamma a tempo pieno, incluso straordinario serale, notturno, estivo, mattiniero e tempi supplementari, per tre anni, ha deciso di riposarsi un po'. Ed ha quindi ripreso a lavorare. Ora fa la guida turistica sul Lago Maggiore. Nella nostra famiglia, è quella che ha fatto più strada, finora...
Dimostrando un incredibile buon
gusto (come chiunque diventi marito di un Dall'Orto), ha sposato
mia sorella Tiziana (acquisendo con questo gesto coraggioso un notevole
punteggio per la strada verso la santità). In collaborazione tecnica
con lei ha anche inaugurato un'attività moltiplicativa il cui risultato
è qui sotto.
Da
piccola voleva diventare manager della Centrale
del Latte, ma non
per motivi disinteressati.
Ora invece dice che da grande
farà o la generala di corpo d'armata delle future truppe "di pace"
europee a New York, oppure la giornalista. Però aggiunge che pur
amando il giornalismo, come lo zio, non può negare che quello delle
truppe d'occupazione, con la sua routine di banali repressioni d'insurrezioni
armate o di atti di terrorismo, sia un lavoro più tranquillo e che
offre meno incertezza del domani e meno precarietà, del giornalismo...
E questo senza contare il lato morale,
indubbiamnete meno esecrabile nel primo caso!