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Le due versioni hanno
differenze molto marcate.
La prima illustra
il tormento esistenziale dell'io narrante, un prete, lacerato fra
un amore terreno per un ragazzo e i suoi doveri verso l'istituzione cattolica.
Il video illustra il concetto con immagini di desiderio omosessuale inequivocabili,
nonostante nel testo nessun indizio permettesse di pensare a una passione
gay:
Ora, lo so che non ha molto senso raccontare
le immagini d'un video che oggi è assolutamente introvabile, ma
mi si permetta di farlo per una questione di semplice memoria storica.
Il video di "Tormento" ebbi infatti il
modo di vederlo con agio quand'era ancora presente sul sito del cantante
(in una bizzarra versione con appena uno o due fotogrammi al secondo e
fuori sincrono, forse per scoraggiare la pirateria).
Iniziava con un bel ragazzo che s'alzava
da un confessionale e si allontanava verso una porta, seguito dal confessore
(il cantante) che usciva dal confessionale e si slacciava la tonaca. Dopodiché
il bel ragazzo apriva la porta e vi s'infilava, guardandosi indietro...
e qui partiva un delirio fantasmagorico, che comprendeva un giovane
che scorrazzava nudo in un'autentica chiesa cattolica (la Basilica
(sconsacrata) di Santa
Maria in Cosmedin a Roma), passando per un ragazzo seminudo crocifisso,
una scena di "Pietà" sempre con giovane discinto, due o tre Madonne
tanto cariche di orpelli quanto palesemente impersonate da uomini, per
concludersi in una scena in cui un cardinale rossovestito (il regista del
clip) sposava l'io narrante al bel ragazzo confessato, con tanto di scena
di scambio dell'anello.
Il video si chiudeva sull'ultima parola,
"sognando", col sacerdote che esce dal confessionale, rivelando
che tutto quanto visto fin qui era solo un sogno nato dalla visione del
bel ragazzo...
Non occorre una fantasia sbrigliata per
immaginare cosa possa essere successo per portare all'attuale versione
"castr...igata" di "Sognando". La quale, per dirla papale papale, nell'attuale
"cut" non ha assolutamente alcuna tematica omosessuale: vi
sono rimaste solo le Madonne impersonate da ragazzi (ma occorre farci caso,
per notarlo) e il bel giovane che appare per qualche secondo, guarda in
macchina e sparisce senza aver fatto nient'altro.
Ciononostante valeva
la pena di ricordare qui, a futura memoria, che era esistita anche
la prima versione...
(Post-scriptum:
non possiedo copia della prima versione, che non era stata pubblicata
sull'Ep che ricevetti per recensione, e pertanto è inutile
scrivermi per chiedermerla. Grazie. Gli screenshots di questa recensione
sono stati presi dalla copia di "Sognando" presente su Youtube).
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Andy Milonakis è un comico e attore americano che soffre d'una disfunzione ormonale, a causa della quale il suo aspetto è perennemente quello d'un ragazzino di tredici o quattordici anni, nonostante sia nato nel 1976.
Milonakis divenne improvvisamente noto
nel 2003 con alcuni video autoprodotti, assolutamente deliranti.
Questo avveniva prima dell'esplosione
del fenomeno Youtube
(che fu fondato nel 2005, e in Italia arrivò nel 2007), cosicché
la diffusione delle riprese delle sue performances avvenne a lungo
in
modo "virale" grazie a un successo strepitoso del suo umorismo "nonsense".
Di cui il presente video è un ottimo esempio.
Lo includo qui non perché sia un
vero videoclip (non lo è), ma perché segna un po', simbolicamente,
l'entrata in scena di quella che sarebbe stata poi su Youtube l'esplosione
dei video autoprodotti, e che a tutt'oggi non accenna a rallentare (semmai
il contrario). Fu proprio il successo strepitoso di video come questo a
dimostrare che i tempi erano maturi per un sito come Youtube.
Il successo virale di questo video fu
tale che alcune sue frasi (come: "Il succo d'arancia è gay /
il succo d'arancia ha stuprato mio padre, / perciò penso che questo
faccia di mio padre un gaaaay!") rimbalzano da allora per la Rete,
o sono diventate a loro volta titoli di video o di articoli, e sono state
citate, parodiate, rimixate... all'infinito. Ovviamente il fatto che il
cantante sembri un ragazzino prepubere, non fa che accrescere il senso
di straniamento che provoca questo filmato.
Le
parole prendono spunto da una non meglio specificata partita di rugby,
che aveva spinto Milonakis a dichiarare che la gran finale di rugby (superbowl)
fa schifo.
Milonakis gioca qui sul fatto che l'espressione
"essere gay", nel gergo giovanile americano, è usata (ahimè)
col significato di "fare schifo".
La usa perciò, in modo politicamente
molto scorretto, per affermare che il rugby fa schifo, e le squadre
di rugby pure, e pure i registratori di dvd, ed anche il cielo ("the
sky - is gay - it's also sometimes grey - but it's mostly gay"), e
pure Tizio e Caio e Sempronio (e qui il termine "gay" torna ad essere usato
nel senso tradizionale di "omosessuale").
La conclusione è che tutto è
gay (= fa schifo), tutti sono gay, e probabilmente pure Milonakis è
gay.
La canzone è "accompagnata" (se
così si può dire) da una chitarrina giocattolo, e la melodia
consiste in un unico accordo dall'inizio alla fine.
Semplicemente atroce.
Quindi imperdibile!