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Articoli sul furto contro Wilhelm Plüschow [16/1/1904]

Fotodi Wilhelm Pluschow.
Foto di Wilhelm Plüschow.
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Anonimo, Furto al Corso Umberto I, da: "Il popolo romano" [17/1/1904] [1].

La scorsa notte fra le 20 e l'una dopo la mezzanotte, ignoti ladri s’introdussero mediante scasso nell'abitazione del fotografo Guglielmo Pluschow d'anni 50 suddito germanico, ab.<itante> in via del Corso Umberto I 333 p.<iano> 5.
I ladri<,> credendo di trovare nella casa del Pluschow somme di denaro<,> rovistarono tutti i cassetti e mandarono a soqquadro la casa, ma non potendo approdare a nulla si accontentarono di portar via un servizio da tavola in argento.
Gl'ignoti debbono essere persone ben pratiche delle abitudini del Pluschow, perché visitarono l'abitazione di questi proprio nell'ora in cui il fotografo è solito assentarsi lasciando incustodita la casa.
Sappiamo che la questura ha già proceduto a qualche arresto ed ha iniziate attivissime indagini per scoprire i colpevoli...

L'articolo qui sopra trascritto

L'articolo qui sopra trascritto.

Anonimo, Il furto al Corso Umberto, da: "Il Messaggero", 17/1/1904, n. 17, p. 3 [2].

All'ultimo piano del palazzo De Simone, al corso Umberto I n. 333[3], abita da un anno circa un tedesco, il signor Guglielmo Pluschow di anni 50, berlinese, il quale fa il fotografo, ma più per diletto che per industria, tanto è vero che nessuna insegna esterna egli ha mai messo giù al portone, e su, alla porta di casa.
Nello studio del Pluschow, che non ha alcun parente in casa, è un continuo viavai di giovanotti e di ragazze, che egli fotografa o istruisce - a quanto dice - nell'arte della fotografia..
Iersera, verso le ore 10, gli abitanti del quarto piano sentirono dei colpi alla porta del fotografo; ma non vi badarono più che tanto, dappoiché di giorno e di sera la casa del Pluschow è sempre frequentata dai soliti assidui.    .
Rincasando però, verso la mezzanotte, il fotografo ebbe una dolorosa sorpresa: trovò la porta scassinata e le sue camere in disordine.   
Ladri ignoti - almeno fino ad ora - vi erano penetrati rubando cucchiai, cucchiaini e forchette di argento, una sveglia ed altra roba per un complessivo valore di circa lire duecento.  
Il Pluschow trovò sulla porta due scalpelli, che denunziando il furto, consegnò ieri mattina al commissariato di Trevi.   
Si recarono subito sul posto per le verifiche necessarie il cav. Belli e il brigadiere Cassetta; essi sequestrarono nello studio del tedesco un grosso pacco di fotografie indecenti, studii di nudo e… di altro, specialità della ditta, a quanto pare.
Sono state attivate sollecite indagini per la scoperta dei ladri, ed è a credere che essi non tarderanno a essere scoperti.  
Il Pluschow si è affrettato a dichiarare che i suoi assidui clienti fotografati in tutte le pose sono superiori ad ogni sospetto.
 
Ritrtatto di giovane romano, 1897

Ritratto di giovane romano, edito in:
Robert Cust, Photographic studies, "The photogram", IV 1897, n. 42, p. 157.
 
Anonimo, Ladri al lavoro!, "Avanti!", 18/1/1904, p. 33 [4].

Verso le 10 di ieri sera ignoti ladri scassinarono la porta dell'appartamento del fotografo Pluschow al Corso Umberto, e vi rubarono oggetti per il valore di lire duecento.
Sono state attivate sollecite indagini per la scoperta dei ladri.
In casa del Pluschow gli agenti di pubblica sicurezza sequestrarono un enorme pacco di fotografie indecenti.

L'articolo trascritto qui sopra.

L'articolo trascritto qui sopra.
 
Anonimo, Arresti per furto al Corso Umberto I, "Il popolo romano", 18/1/1904, n. 17, p. 2 [5].

In seguito alle indagini praticate dal cav. Willaume, commissario di P. S. di Trevi, per il furto commesso l’altra notte in danno del fotografo Guglielmo Pluschow, al Corso Umberto I 333, ieri il brigadiere Cassetta e l'agente Amici arrestarono nelle rispettive abitazioni Americo Magnatti, d'anni 18 romano, commesso allo studio del Pluschow, ab.<itante> in via Federico Cesi 44, e Francesco Cavallo, d'anni 17 da Pesaro, tipografo, ab.<itante> in piazza del Paradiso 71.
In casa dei Magnatti venne sequestrato uno scalpello identico a quelli trovati in casa del Pluschow.
 
Wilhelm Pluschow, Ritratto di giovane. Da: Auch ich in Arkadien, p. 86, n. 765.

Wilhelm Pluschow, Giovane in posa michelangiolesca. Da: Auch ich in Arkadien, p. 86, n. 765.
   
Anonimo, Il furto al Corso Umberto, "Il Messaggero", 18/1/1904, n. 18, p. 3 [6].

Il signor Guglielmo Pluschow, che è stato vittima di un furto consumato nella sua abitazione, ci scrive che egli non è un fotografo industriale, ma che lo sue occupazioni fotografiche hanno uno scopo scientifico, in quanto dei suoi studii si servono per i loro lavori artisti e scienziati, tra i quali lo Strats.
E nel suo studio, soltanto di giorno, riceve i modelli, che frequentano tutti gli studii degli artisti, ed appunto per questo la polizia ha chiesto qualche fotografia, allo scopo di rintracciare tra coloro che frequentavano la casa, i possibili ladri.
A questo proposito sappiamo che ieri sono stati arrestati dal commissariato di Trevi Amerigo Magnotti di anni 19, romano, abitante in via Federico Cesi, 44, interno 2, e Francesco Cavallo di anni 18, da Pesaro, abitante in piazza del Paradiso n. 71.
Entrambi erano tra gli assidui dello studio fotografico: e sono due di quelli trovati fotografati come dicemmo ieri.
 
Wilhelm Plüschow, Ragazzo di schiena.

Wilhelm Plüschow, Ragazzo di schiena.
 
Anonimo, Gli arresti pel furto al Corso Umberto I, "Il popolo romano", 23/1/1904, n. 24, p. 2 [7].

La notte del 16 corrente, come a suo tempo raccontammo, i ladri, scassinata la porta del fotografo Guglielmo Pluschow, al Corso Umberto I, d'anni 60, suddito germanico, rubarono un completo servizio da tavola in argento.
Gli agenti del Commissariato di Trevi arrestarono Amerigo Magnatti, d'anni 18, romano, commesso allo studio del Pluschow, abitante in via Federico Cesi 44, e Francesco Cavallo, d'anni 17, da Pesaro, abitante in piazza del Paradiso 7.
Il delegato Trento, coadiuvato dal brigadiere Marcellini e da altri agenti, continuando nelle indagini, arrestava ieri Romolo Serriga, Luigi Micheli, Antonio Pallocca, Rosa Bernabei, Rodolfo Morini e Pacifico Pantaloni.
Il Serriga e il Micheli sono gli autori principali del furto, e gli altri favoreggiatori e ricettatori.
Buona parte della refurtiva venne sequestrata in alcune agenzie del Monte di Pietà.
 
Wilhelm Plüschow, Ritratto di giovane, n. 6864.

Wilhelm Plüschow, Ritratto di giovane, n. 6864.
 
Anonimo, Gli arresti pel furto al Corso Umberto I, "Il popolo romano", 23/1/1904, n. 24, p. 2 [8].

Gli arresti pel furto al Corso Umberto I. — La notte del 16 corrente, come a suo tempo raccontammo, i ladri, scassinata la porta del fotografo Guglielmo Pluschow, al Corso Umberto I, d'anni 60, suddito germanico, rubarono un completo servizio da tavola in argento.
Gli agenti del Commissariato di Trevi arrestarono Amerigo Magnatti, d'anni 18, romano, commesso allo studio del Pluschow, abitante in via Federico Cesi 44, e Francesco Cavallo, d'anni 17, da Pesaro, abitante in piazza del Paradiso 7.
Il delegato Trento, coadiuvato dal brigadiere Marcelini e da altri agenti, continuando nelle indagini, arrestava ieri Romolo Serriga, Luigi Micheli, Antonio Pallocca, Rosa Bernabei, Rodolfo Morini e Pacifico Pantaloni.
Il Serriga e il Micheli sono gli autori principali del furto, e gli altri favoreggiatori e ricettatori.
Buona parte della refurtiva venne sequestrata in alcune agenzie del Monte di Pietà.
 
Wilhelm Plüschow, Due ragazzi. Da: Herman Puig, De Taormina a Barcelona, Madrid 1979, p. 23.

Wilhelm Plüschow, Due ragazzi. Da: Herman Puig, De Taormina a Barcelona, Madrid 1979, p. 23.

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L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti.


Note


[1] Il testo da: Anonimo, Furto al Corso Umberto I, "Il popolo romano", 17 gennaio 1904, p. 2. Online sull'Internet Archive.
Come emerse al processo nel 1907-1908. questo furto ebbe un'importanza decisiva sulla sorte successiva di Plüschow. La polizia trovò infatti in casa sua molte foto "oscene", e cominciò a sorvegliare il fotografo, in attesa d'un "caso" che permettesse di processarlo. Cosa che infine avvenne nel 1907.
Stupisce il senso d'impunità dimostrato in questa vicenda da Plüschow, evidentemtne convinto d'essere o intoccabile, o peggio ancora insospettabile.

[2] Anonimo, Il furto al Corso Umberto, "Il Messaggero", n. 17, 17 gennaio 1904, p. 3. Online sul sito della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.

[3] Oggi "Via del Corso", anche se è dubbio che il n. 333 corrisponda.

[4] Anonimo, Ladri al lavoro!, ''Avanti'', 18 gennaio 1904, n. 2557, p. 3. Online sul sito del Senato italiano.

[5] Anonimo, Arresti pel furto al Corso Umberto I, "Il popolo romano", 18 gennaio 1904, n. 17, p. 2. Online sull'Internet Archive.

[6] Anonimo, Il furto al Corso Umberto, "Il Messaggero", n. 18, 18 gennaio 1904, p. 3. Online sul sito della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.

[7] Anonimo, Gli arresti pel furto al Corso Umberto I, "Il popolo romano", 23 gennaio 1904, n. 24, p. 2. Online sull'Internet Archive.

[8] Anonimo, Gli arresti pel furto al Corso Umberto I, "Il popolo romano", 23 gennaio 1904 n. 24, p. 2. Online sul sito della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Non sono riuscito a trovare ulteriori articoli sulla vicenda, il cui esito non viene mai nominato nel processo del 1907/1908, pertanto non so come sia andata a finire.


 


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