Da: La propaganda
- Quotidiano socialista" [8/12/1902] <[1].
Il pittore
Allers a Capri
L’arresto del
pittore
Allers.[2]
avvenuto dietro l’inchiesta del giudice istruttore di Napoli in seguito
alla quale era stato spiccato il mandato, confermerà quanto dicemmo
sulla corruzione esercitata a Capri da codesti ricchi stranieri,
col consenso delle autorità italiane.
Si dice ora
che contro costui siansi assodati diversi reati contro il buon costume
commessi nella sontuosa sua villa di Capri [3].
Il fatto è
che fra gli accusatori suoi sono dei minorenni.
Avean fatto
di Capri, codesti ricchi porci, il luogo di tutte le loro degenerate
orgie, poiché vi avean trovate compiacenti le autorità
le quali, per un pugno di marchi, tacevano di tutto.
Mentre
in Germania, punendo la legge severamente di tali vizi, essi
non avrebbero avuto i comodi che in Capri trovavano.
Allers, Zitronenjunge
Le smentite
che ci si mandarono adunque, quando noi rendemmo lo scandalo di pubblica
ragione si van rivelando false, di giorno in giorno, prima che noi facciamo
pubbliche le irrefragabili pruove che ci spinsero alla pubblicazione; cosa
che faremo all’eventualità di un processo.
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Christian
Wilhelm Allers, Capri, raccolta di disegni edita nel 1892.
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Il discorsissimo
di Guglielmo II
È stato
il fiasco più solenne; ed è stato accolto da tutta la stampa
come si meritava.
E non solo dalla
stampa socialista, o democratica, ma il discorso ha suscitato severe critiche
anche da parte di giornali non sospettabili di tendenze socialiste.
Così
ad esempio il Berliner Tageblatt, mentre approva le dichiarazioni
di simpatia e benevolenza fatte da Guglielmo II agli operai, non approva,
l’ammonizione loro rivolta di farsi rappresentare quali lavoratori [...] [4].
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L'autore ringrazia
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Note
[1].Il
pittore Allers a Capri - Il discorsissimo di Guglielmo II, "La propaganda",
8/12/1902.
Ha copiato
il testo Davide
Locaputo, che ringrazio. I neretti sono aggiunti da me.
[2]
Christian Wilhelm Allers (1855-1915) abitò a Capri dal 1890 al 1902.
Secondo Tito Fiorani (Le dimore del mito, La Conchiglia,
Capri 1996, pp. 23 e 24): "Allers era di tendenze spiccatamente omosessuali
ed amava contornarsi di ragazzi, che spesso usava come modelli. Ad uno,
tale Alberino, marinaio di Marina Grande, meglio conosciuto col soprannome
di "mezza recchia", era particolarmente affezionato, tanto da assumerlo
come cameriere personale ed uomo di fiducia. (...)
Purtroppo
nel 1902 il soggiorno caprese di Allers dovette bruscamente terminare.
Infatti le sue particolari attenzioni verso la gioventù locale gli
procurarono le ire della Questura di Napoli, che emise nei suoi confronti
un ordine di espulsione per immoralità, inviando a Capri due carabinieri
ad eseguirlo".
Allers fu però
avvisato in tempo da un'amica e fuggì a Salerno (non fu arrestato).
Venduta la casa, si spostò nelle Samoa tedesche, poi in Nuova Zelanda,
e morì in Germania nel 1915.
Sul caso Allers
si veda:
Aldrich,
Robert, The seduction of the Mediterranean, Routledge, London and
New York 1993, pp. 126-127;
Douglas,
Norman, Biglietti da visita [1933], Adelphi, Milano 1983, pp. 405-406;
Fiorani,
Tito, Op. cit., pp. 23-28;
Money,
James, Capri, Rusconi, Milano 1993, pp. 75-77, 97, 323;
Peyrefitte,
Roger, L'esule di Capri, Longanesi, Milano 1959, pp. 59 e 82.
[3]
Villa Allers (oggi Villa Tragara) in via Tragara.
[4]
Manca il finale nella fotocopia. |