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La campagna
della Propaganda per moralizzare Capri.
Le accuse
contro Krupp - Si dica tutto!
Ora "la Propaganda",
invece di irraggiare contumelie tutto attorno a sé, dovrebbe sobriamente
documentare la sua accusa.
Se il metodo
da lei seguito serva o no a moralizzare può essere oggetto
di discussione.
Ma è
fuori dubbio che quando si abbia da lanciare un'accusa, al fine altissimo
del bene pubblico, si deve dire tutto e subito.
Il giornale
socialista - che porta sventura a tutti coloro dei quali si occupa - ha
già commesso l'errore di aver, tempo addieto, cominciato
la sua campagna con trafiletti senza nominativo; adesso commette quello
di minacciare una prova dimostrativa che ci avrebbe dovuto dare fin dal
primo giorno in cui si occupò di Krupp.
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Capri.
Noleggiatrice d'asini d'inizio Novecento.
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Giacchè
la Propaganda respinge l'addebito d'aver asserito il falso, non si capisce
perché si compiaccia di lasciarsi circondare di sospetti, non pubblicando
le prove che dice di possedere.
Le accuse
contro Krupp infondate
L'inchiesta
socialista
I giornali di
Essen assicurano che il sig. Graduaner
[sic], mandato dal giornale Vorwaerts
per l'inchiesta di Capri, ritornò senza nulla poter riferire a carico
di Krupp.
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