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Lo scandalo Krupp [Capri, 1902] e la stampa.

"La Propaganda"
 
Capri da Napoli - Cartolina del 1900 ca.

"Capri da Napoli". Cartolina pubblicitaria del 1900 ca.

Da: "La propaganda - Quotidiano socialista" [24/12/1902] [1].
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Commenti al caso Krupp

Sotto il titolo: Una coda al caso Krupp, ovvero la morale a rovescio, pubblica un articolo di fondo "L’Italia del Popolo" di Milano.

Dopo aver riassunti i fatti, già noti ai nostri lettori, il valoroso giornale repubblicano milanese continua:

Questa è la cronaca pura dei fatti, e non sarebbe necessario un commento a quest’ultima fase della questione, se non ci piacesse intrattenere un poco i lettori sui fasti della diplomazia e anche su la perspicacia e prontezza dell’illustrissimo nominato cavalier Rispoli.[2].

Il quali, s’intende, non ha operato di sua testa
Come mai, infatti, non sequestrò il giornale quando usciva con gli specifici attacchi contro il Krupp? 
E come mai attese otto settimane e più per mettere insieme l’accusa? 
E perché ha ordinato il processo, a quanto si dice, per citazione direttissima? 
Infine dove ha trovato il signor Rispoli, negli articoli della "Propaganda", l’offesa al buon costume?

Si noti che tutte le accuse erano velate dall’allegoria, e espresse per accenni fuggevolissimi, tanto che più d’un lettore si rivolse ai redattori del giornale per sapere infine di quali reati si trattasse...
Wilhelm von Plueschow - Due nudi a Villa Jovis (Capri) 1890.
Wilhelm von Plüschow, Due nudi a Villa Jovis, Capri [1890]. (Foto: Archivio GiovanBattista Brambilla).

Abbiamo troppa stima della intelligenza dei nostri magistrati, per poter credere che un ordine non sia partito caldo caldo da Roma, a far istruire a tamburo battente un giudizio qualsiasi contro il foglio socialista di Napolo [sic], reo di aver detto la verità, protestato contro la prostituzione del nostro paese all’oro straniero, e d’aver così procurata un’ora di fastidio all’olimpico sire di Lamagna [3], nonché affrettata la morte del suo "migliore amico".

È assolutamente impossibile, inammissibile che qui non si tratti di un ordine perentorio impartito ai magistrati di Napoli, per sedare, almeno un poco, le collere di Guglielmo II, di questo imprudente signore, il quale tra gli altri suoi gran torti, ha avuto quello di precipitarsi in una difesa che non ha potuto sostenere. Noi aspettiamo il processo, ad ogni modo, e siamo curiosi di sapere che cosa vorrà il sullodato Rispoli scoprire di offensivo al pudore negli innocentismi articoli della "Propaganda".

Ma intanto non possiamo tacere dinanzi a questa viltà, per la quale coloro che combattono da due anni, sciupando tempo e popolarità e rischiando la vita (i fasti recenti della camorra informino!), per purificare l’ambiente del Mezzogiorno, vengano, con un volgare colpo di mano, accusati di corruzione. Questo è semplicemente una triste buffonata!... Se si va di questo passo, in Italia, dove si andrà a finire?

Certo vedremo i ladri, i falsari, i bancarottieri, i ruffiani, i manigoldi d’ogni stirpe e generazione prendere il posto dei giudici e accusare gli accusatori dei loro stessi delitti e delle proprie vergogne [4].

Come i nostri lettori veggono, non tutta la stompa [sic] italiana è prostituita all’oro e alla menzogna: d’altra parte le considerazioni della consorella repubblicana concordano così armonicamente con ciò che già dicemmo a proposito di questo curioso processo e dell’ineffabile signor cavalier Rispoli, che noi le dedichiamo di cuore a questo rappresentante del fisco.[5] come piccola strenna di Natale.
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Note

[1].Commenti al caso Krupp, "La propaganda", 29/11/1902.

Ha copiato il testo Davide Locaputo, che ringrazio. 

I neretti e le spiegazioni fra [parentesi quadre] sono stati aggiunti da me.

[2] Non so chi sia. Da contesto si ricava che fu il magistrato napoletano che aprì il processo contro la Propaganda per "offesa al pudore", per il quale sappiamo che la "Propaganda" venne effettivamente condannata.

[3]."Serenissimo sovrano di Germania" (sarà forse il verso di una qualche opera celebre all'epoca, che però non ho riconosciuto).

Si ricordi che Germania e Italia erano, in quegli anni, alleate, e il grattacapo Krupp non venne quindi certo visto con piacere dalle autorità italiane.

[4] Cosa che effettivamente è accaduta alla fine del XX secolo e all'inizio del XXI... Ma anche il progresso richiede il tuo tempo, per trionfare...

[5] Nel senso dialettale napoletano di "Autorità giudiziaria".

 


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