.
I Krupp
desistono dalla querela
Quando, avendo
la stampa di tutto il mondo riprodotte le nostre accuse contro Krupp e
gli accoliti suoi dell’isola di Capri, il signor Krupp annunziò
di sporgere e sporse querela contro il
massimo dei giornali tedeschi che avevan fatte proprie le accuse, si
comprese facilmente, da chi per poco conoscesse i fasti caprensi, che l’atto
era
una semplice minaccia per arrestare il dilagar dello scandalo, e per
dare una base di difesa a quei giornali che avrebbero dovuto mettere fuori
il vecchio bagaglio d’armi difensive contro i "vili calunniatori", i "briganti
d’Italia", i "sacrileghi socialisti".
Ma forse un’altra
ragione vi fu, che sfuggì a taluno; Guglielmo
il Kaiser, per riaffermare l’amicizia all’amico aveva bisogno di
smentire
le accuse, e per smentirle non v’era che l’atto comodo che la legge offre:
la querela. Ed impose quella condizione.
Ora per la condizione
medesima gli eredi di Krupp hanno dovuto desistere dalla sporta
querela.
I fatti da noi
denunziati erano d’una verità indiscutibile. Quaggiù
tutti ne avevano la piena convinzione, e la convinzione medesima avevasi
in Germania. Ciò che sostenne fino a ieri la speranza degl’interessati
fu la convinzione che sarebbe stato difficile raggiunger la pruova legale
da parte nostra.
Ma il redattore
capo del "Vorwaerts",
Grad<e>nauer,
deputato per Dresda al Reichstag germanico, venuto a Napoli, ha
interrogata la nostra redazione, poi s’è recato a Capri col nostro
Eugenio
Guarino.[2]
e vi ha raccolte le testimonianze e i documenti che avrebbero luminosamente
pruovata la santità delle nostre intenzioni nel far quelle pubblicazioni,
e la verità indiscutibile delle pubblicazioni medesime.
La Piazza di
Capri a inizio secolo.
Di questo s’ebbe
notizia in Germania, e non per via nostra che c’eravamo imposti il massimo
riserbo, ma pei corrispondenti della famiglia Krupp, i quali si son fatti
un dovere di avvisar quei querelanti che quaggiù i testimoni
avevan parlato e che non c’era più modo di nascondere i fatti
e far credere alla storia delle "calunnie brigantesche".
L’autorità
giudiziaria tedesca avrebbe dovuto, innanzi alla luminosità delle
pruove, assolvere gli accusatori socialisti e dar la sua sanzione ai fatti
addebitati al "migliore amico" dell’imperatore.
Dopo tanto
strombazzamento di discorsi e di più o meno dispettose chiacchierate,
il Kaiser avrebbe avuto in pieno viso uno schiaffo dalla sua magistratura.
E sarebbe stata
quella la risposta che i socialisti han disdegnato di dargli.
Non ci avrebbe
fatta la più bella figura il signor Guglielmo.
E deve essere
stato così che tutti d’accordo, magistrati ed eredi Krupp, han desistito
dalla querela.
Facciano
come credono. I galantuomini non han mai dubitato della nostra sincerità;
ora hanno avuta la pruova [sic] che chiude la bocca a quelli che
ci smentivano interessatamente.
Chi non ci fa
bella figura è l’imperatore Guglielmo; poiché Krupp il quale
oggi è confermato fosse il degenerato
che abbiam detto, resta "il migliore amico" suo.
Ognuno ha diritto,
del resto, di scegliersi gli amici che il cuore gli fa desiderare. Soltanto
resta al popolo il diritto di giudicare.
I suoi proverbi
non son sempre falsi: dimmi con chi vai, e ti dirò chi sei.
Officine Krupp
ad Essen, 1899 circa.
Imperatore
ed operai
Nella "Münchener
Neueste Nachrichter" del 12 corrente N. 578, leggiamo quanto segue:
"In
seguito al discorso
di Guglielmo II agli operai di Krupp, questi furono invitati a sottoscrivere
un indirizzo di ringraziamento all’imperatore.
Gli operai
firmarono, ma ve ne sono stati due che si sono rifiutati (i cui nomi meritano
di essere pubblicati in Italia): Kutzner e Andrè, tornitori in ferro,
i quali, malgrado avessero il primo 22 anni di servizio e l’altro 16, sono
stati licenziati".
Ecco dunque due
oscuri lavoratori, i quali, fra i tanti che la necessità della vita
spinge a chinare la fronte, hanno avuto il coraggio per tutti, di
svelare ancora una volta il segreto del mondo moderno: lo sfruttamento!
------------
<---
Articolo
precedente:
L'affare Krupp e le calunnie italiane (11-12-1902)
Indice
di tutti gli articoli
Articolo
successivo: Il "Vorwaerts" e la
vedova Krupp (17-12-1902)--->
|