Da: "La propaganda
- Quotidiano socialista" [4/11/1902] [1].
.
In difesa
di Krupp
È sorto
"il Commercio Toscano" di Firenze, dal quale abbiamo il piacere
di stralciare questa notiziuola:
In
seguito agli attacchi mossigli dalla "Propaganda" Krupp, che soleva
passare parecchi mesi dell’anno nell’isola di Capri e per la quale aveva
spese grosse somme, comunicò a quel sindaco che, finiti i lavori
in corso, non inizierà gli altri progettati poiché egli non
intende di venire più in Italia.
Resta ora a
sapersi, dato che Krupp persista nel suo proponimento, dove impiegherà
la "Propaganda" gli operai (e non sono pochi), che rimarranno sul lastrico!
Questo commento
non può meravigliarci. Trattandosi di questioni concernenti il commercio
- sia pure commercio di corpi - il giornale fiorentino, ch’è
specialista in materia, ha dritto [sic] di chiedere la parola.
Noi non protesteremo.
Né ci duole di passare per affamatori della povera gente: "il Commercio
Toscano" non dovrebbe ignorare che ci sono tanti modi di guadagnare il
pane e che a certe persone può non piacere quello guadagnato nel
lupanare
o negli androni delle questure.
Ma, dice il
confratello, non resteranno senza lavoro gli operai di Krupp? Ebbene, se
ai redattori del "Commercio Toscano" tale prospettiva turba le placide
digestioni, essi possono filantropicamente sacrificarsi: vadano
a Capri a prendere il posto di Krupp. Vedranno come lavoravano bene
quei cittadini operai!
E forse si convinceranno
ancor più della grandezza del cuore di Krupp [2].
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L'autore ringrazia
fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati
su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti. |
Note
[1].In
difesa di Krupp, "La propaganda", 4/11/1902.
Ha copiato il
testo Davide
Locaputo, che ringrazio.
I neretti
e le spiegazioni fra [parentesi quadre] sono stati aggiunti da me.
[2]
Si noti il gusto dei doppi sensi del redattore della "Propaganda",
che afferma che i generosi lavoratori capresi che si lavoravano
Krupp, sono così dotati nel farlo che solo un largo... cuore
può apprezzarli.
Questa goliardia,
decisamentre fuori luogo, esprime lo stereotipo del ricco "forestiero"
effeminato attratto dalla superiore virilità dell'indigeno,
povero ma vero maschio.
Questa ideologia
ancor oggi sopravvive, per esempio, nei Paesi del Maghreb, e in genere
ovunque ci sia turismo (omo)sessuale d'un certo tipo.
È una
forma d'ideologia di riscatto dalla degradazione della prostituzione,
presentata come sorta d'incontenibile super-virilità, quindi
come dato onorevole, per un "maschio".
Insomma, da
questi dettagli i redattori della "Propaganda" si rivelano partecipi di
quella cultura che aveva reso possibile il turismo sessuale a Napoli e
Capri, e che qui stanno (peraltro giustamente, ma non sinceramente,
a quanto pare) criticando. |