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Dopo la
morte di Krupp.
Vibrato
discorso dell'Imperatore di Germania
L'Imperatore
Guglielmo, prima di partire da Essen [2],
riunì alla stazione i membri della direzione delle officine Krupp
e i delegati degli operai, e disse loro che era rimasto commosso
per la morte di Krupp di cui era amico.
Soggiunse che
le speciali circostanze che accompagnarono il doloroso avvenimento gli
dettero occasione di venire qui anche come Capo dell'Impero per
mettere
sotto legida dell'Imperatore tedesco la casa e la memoria del defunto.
Krupp fu vittima
dalla [sic] sua integrità inviolabile.
Il delitto fu
commesso in paese tedesco e fu così infame, così vile, che
fece salire il rossore sul viso ad ogni patriota tedesco, perché
trattavasi di oltraggio a un popolo intero.
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Altenhof,
"città idale" costruita dai Krupp, nel 1903.
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Questo delitto
è un assassinio perché non vi è differenza
fra colui che avvelena e colui che dal suo tavolo di redazione toglie ad
un compatriota il suo nome onorato e lo uccide con torture morali.
Il delitto fu
compiuto da uomini fin qui stimati come tedeschi, ma ora indegni di
tal nome: uomini che vogliono essere guide di operai tedeschi e li
privarono del loro amato capo, sorto dalle classi operaie tedesche, e a
cui essi debbono tanta gratitudine.
Spetta ad essi
proteggere la sua memoria, e far sapere a tutti gli operai che in avvenire
non vi saranno relazioni comuni fra essi e gli autori di così abominevoli
fatti.
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In memoria
di Krupp
Tre milioni
alle casse operaie
La vedova di
Krupp ha donato tre milioni di marchi alle casse operaie, in onore della
memoria del marito.
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