GLI
SCANDALI DI CAPRI
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La beneficenza
di Krupp - La corruzione nell’isola
Imperatore
ed ambasciatore di Germania
Da Tiberio
a Krupp
È una
sventura per la incantevole isola del golfo napoletano, ma è certo
che dagli ozii viziosi e degenerati
dell’imperatore Tiberio
alle recentissime
porcherie del signor Krupp essa è stata
sempre asilo e ricovero paradisiaco per ogni categoria di ricchi dissoluti
e degenerati.
Quest’isola
meravigliosa non ha mai avuto industrie e commerci, all’infuori dei
commerci carnali e delle industrie voluttuarie.
La gente che
l’abita, vive in un continua prostrazione morale, dovuta al clima incantevole
ed allo spettacolo del lusso.
Infatti non
c’è scandalo ed incentivo maggiore a corrompersi dello sfrenato
lusso altrui, in rapporto alle masse deboli e fiacche sia moralmente, sia
fisicamente. Una parola educativa ha un potere di espansione minimo: un
atto di corruttela ha una forza di imitazione massima.
Abituate ad
una vita sardanapelesca
[sic], abbagliate da una fosforescente vita di lusso, accecate dal
piacere dei privilegiati dimoranti in case fantastiche ed in ville lussureggianti,
le popolazioni dell’isola, salvo eccezioni lodevoli di forza e di carattere,
vivono in un completo stato di marasma morale. Vivono sul forestiere,
vivono sulla ricca e viziosa cocotte [prostituta] straniera,
vivono con la professione di modello ai pittori o scultori; professione
che spinge fatalmente al vizio ed alla prostituzione [2].
In questo ambiente
ricchi stranieri sono venuti a svernare, godendo dei loro vizii e delle
loro ricchezze: in questo ambiente è venuto un ricchissimo straniero,
il signor Krupp, un tedesco industriale, un proprietario di colossali officine
metallurgiche, un uomo che ignora la cifra dei suoi milioni, e che, seduto
su tanta ricchezza, è più potente di un monarca o di un papa.
Il signor
Krupp
Un pezzo d’uomo
di circa cinquant’anni, rotto a tutti i vizii, capace di barattare
milioni per un istante di godimento vituperevole e da degenerato.
Venuto a Capri,
i soliti abituati a vivere sulle spalle dei ricchi stranieri, gli si fecero
intorno. Avevano odoraati [sic] i milioni, avevano trovato l’uomo.
Fu ricevuto
a Capri come non fu mai ricevuto imperatore romano: tutti ai suoi piedi
e niuno al di sopra di lui - neppure il codice penale!
Degenerato
sessualmente, egli ha riprodotto in una proporzione grandiosa
quanto ebbe ad attuare verso il 1870 un ricco bavarese in una sua villa
nella vicinanze di Caserta [3].
Installato
superbamente, meglio di un re, egli ordinò la sua Corte a base di
potenza
sessuale.
Molti uomini,
giovani o adulti, ricorsero a lui per quattrini o per altri favori pecuniari
ed, in scompenso, gli spianarono la via del lubrico e sudicio piacere.
Le autorità
chiusero ambo gli occhi, le persone aventi cariche pubbliche lasciarono
correre, e molte di esse accumularono tesori sui vizi del grande e ricco
ammalato.
Ma quello che,
soprattutto, fece male fu la propagande viziosa nelle classi giovanili
della povera gente. Marinai, barcaioli, contadini, ricorsero a lui
vendendo a lui la propria forza giovanile ed una larga seminagione di vizii
fu fatta nella popolazione isolana.
È difficile
che vi sia qualche povero giovane che non abbia dovuto accontentare il
signor Krupp od i suoi amici. Vi sono giovani poverissimi che hanno ottenuto
dal Krupp i quattrini per fare il servizio di un anno come soldato volontario [4].
Vi sono poveri diavoli che hanno così potuto comprare dei campi
e costruirsi delle case.
La beneficenza
di Krupp
Oh la famosa
e vantata beneficenza del signor Krupp!
Ecco a che
si riduceva!
Il signor Krupp
ha beneficato i singoli, corrompendo - ha beneficato l’isola fittandola
come alcova per i suoi bassi istinti. La famosa strada ch’egli ha
donato a Capri porta a
grotte fantastiche ed a villini, entro i quali gran parte della
gioventù si è prostituita, mentre il signor Krupp dava sfogo
alla sua bestialità tra suoni di mandolini e chitarre! [5].
Krupp intento
a un'"orgia" nella "Grotta di fra' Felice", da lui
trasformata
in un padiglione per ricevimenti. Da Knight,
s.n.p.
Vergogna,
vergogna per Capri, vergogna per l’Italia, che ha sopportato per
anni una simile porcheria. Giambattista
Marini, Giovanni
Boccaccio, Paolo
da Kock, l’autore innominato del Tempietto
di amore.[6],
non hanno mai potuto immaginare un harem più turpe e più
ributtante.
Si era giunti
perfino alla creazione di un club di... sportisti (come faremo a dire con
altre parole?), i cui membri avevano un segno di riconoscimento, una medaglia
speciale, a quanto ci riferiscono persone degne di fede [7].
Quante volte
il passeggiero non ha incontrati per le stradicciuole, o non ha intravisto
nei giardini e nelle grotte quanto di più turpe si possa
immaginare? Quante volte le poche persone oneste, nauseate da tanta
vergogna, non si sono rivolte all’autorità? Ma sempre invano: l’autorità
doveva chiudere gli occhi: si trattava di toccare Krupp, cioè una
grande potenza.
O forti operai
della Germania, che producete le ricchezze del sig. Krupp, ecco dove e
come si impiega il vostro diuturno sfruttamento al lavoro.
Le autorità
italiane - L’imperatore e l’ambasciatore di Germania
Intanto cosa
facevano le autorità italiane? Cosa faceva il sindaco, il delegato
di P.S. di Capri?
Ed il prefetto
di Napoli poteva ignorare quanto era noto a tutti?
Lo scandalo
deve giungere all’orecchio dell’imperatore
di Germania, il quale (ci si dice da persone degne di fede) espedì
ordini precisi al suo ambasciatore a Roma. E costui mandò a chiamare
il signor Krupp e gli consigliò di lasciare Capri. E Krupp ha da
poco e per sempre lasciata l’isola delle sue lascivie.
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Via Krupp
a Capri, in gran parte finanziata da Friedrich Krupp.
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Il telegramma
del governo e del sindaco di Napoli
Ultimamente,
alla venuta di Zanardelli
a Napoli, si volle festeggiare la beneficenza e la munificenza del signor
Krupp. Ed a Capri, tra le copiose libazioni, Zanardelli e Miraglia mandarono
un telegramma di omaggio e di ringraziamento al colossalmente sudicio
uomo.
Ma ignoravano
essi che quella beneficenza era il prezzo della prostituzione? Ignoravano
essi, governo e sindaco, che la strada donata era stata percorsa da coppie
scurrili e sudicie ed era il premio delle più laide operazioni?
Noi denunciamo
tutto ciò alla pubblica opinione, questa grande e sovrana giustiziera.
E con ciò,
crediamo di aver fatto il nostro dovere, senza paura e senza falsi scrupoli.
Scovrire la piaga, anche se cancerosa; scovrirla per un intento civile
di cura: ecco il dovere.
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