.
Sempre su
Krupp
La stampa italiana
e straniera continua ad occuparsi estesamente delle accuse mosse
a Krupp da noi e dal giornale
dei socialisti tedeschi.
L’articolo importante
è oggi quello del letterato Henry
Davray nella rivista "Europeen" [sic]. Il Davray
è stato a Capri e conosce l’isola perfettamente coi suoi abitanti,
indigeni e forestieri; onde si attribuisce grande importanza alla
conferma
ch’egli dà alle accuse, sebbene non esplicitamente.
L’autore non
è dei soliti scribacchiatori di cose che non conoscano: egli descrive
minutamente la vita ed i costumi di Krupp.
Lo ha conosciuto
e quindi il suo articolo val di risposta a quanti oggi - senza saper
nulla di quel che si dicano - ci chiamano denigratori e bugiardi.
*
*
*
Ancora su questo
argomento "il Secolo" riceve da Berlino il seguente telegramma:
"La
"Koelnische" e la "Frankfurter Zeitung" dicono che Krupp fu la vittima
di una delle bande ricattatrici "di cui l’Italia brulica".
Per la serietà
dell’informazione basti il dirvi che la "Frankfurter" mette la "Propaganda"
di Napoli al livello della cessata "Gogna"
di Milano" [2].
Rileviamo la notizia,
solo per metter sotto gli occhi dei nostri lettori tutte le passioni
che si sono scatenate in Europa sulla tomba dell’arci-milionario.
Per le affermazioni
fatte dai due giornali tedeschi naturalmente neppure una parola: ché
sarebbe superflua.
Molto onestamente
il corrispondente da Berlino del "Secolo", a dimostrare l’assurdo di tali
affermazioni, telegrafa il giudizio che danno della "Propaganda": e basta
da solo, di fatti, a dimostrare alla gente per bene - la quale oramai ben
ci conosce - quale peso debba aver lo scritto dei due giornali tedeschi.
------------
<---
Articolo
precedente:
La
campagna della Propaganda per moralizzare Capri (30-11-1902)
Indice
di tutti gli articoli
Articolo
successivo: L'imperatore e Krupp (2-12-1902) --->
|