Da: Ordenações
afonsinas / Decreti alfonsini [1439-1446] [1]
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Livro
V. Título XVII
Dos
que cometem o pecado da sodomia
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Libro
5, titolo 17.
Di coloro
che commettono il peccato della sodomia.
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/p.
519/ Sobre todos os pecados bem parece ser mais torpe, sujo
e desonesto o pecado de Sodomia, e não é achado
outro tão aborrecido ante Deus, e o mundo, como ele; porque não
tão somente por ele é feita a ofensa ao Criador da natureza
que é Deus, mas ainda se pode dizer, que toda natureza criada, assim
celestial como humana é grandemente ofendida. |
Più di ogni altro peccato
quello di sodomia ben sembra essere il più turpe, sozzo e
disonesto, e non se ne trova nessun altro che sia tanto aborrito da Dio,
e dal mondo, quanto questo, perché non soltanto da esso vien fatta
offesa al Creatore della natura, che è Dio, ma oltre a ciò
si può dire, che tutta la natura creata, tanto celestiale quanto
umana, è gravemente oltraggiata. |
E
segundo disseram os naturais, somente falando
os homens se outro algum auto tão grande
é o seu aborrecimento, que o ar não pode sofrer, mas naturalmente
é corrompido, e perde sua natural virtude. |
E
secondo quanto dissero i ______ [naturalisti?],
anche solo parlando<ne> gli uomini ____
qualcun altro atto la sua nefandezza è tanto grande, che l'aria
non lo può sopportare, ma per natura si corrompe, e perde la sua
qualità naturale. |
E
ainda se lê, que por esse pecado lançou Deus o dilúvio
sobre a terra, quando mandou Noé fazer uma arca, em que ele escapasse,
e toda sua geração, porque reformou o mundo de novo: |
E
così si legge, che per questo peccato Dio scatenò il Diluvio
universale sulla terra, quando ordinò a Noè di fare un'arca,
nella quale potesse scamparla lui, e la sua progenie, perché [Dio]
riformò di nuovo il mondo: |
e
por este pecado dissipou as cidades de Sodoma e Gomorra, que foram
das notáveis que aquela estação
havia no mundo; |
e
per questo peccato distrusse le città di Sodoma
e Gomorra, che erano fra le principali che c'erano al mondo
in quell'epoca; |
e
por este pecado foi estróida a Ordem do Templo por toda a Cristandade
em um dia. |
e per questo peccato l'Ordine
dei Templari fu distrutto in tutta la Cristianità[2]
in un solo giorno. |
E porque segundo a qualidade
do pecado, assim deve gravemente ser punido: |
E poiché il peccato,
secondo la sua qualità, dev'essere punito in modo adeguatamente
grave: |
porém Mandamos
e pomos por Lei geral, que todo homem que tal pecado fizer, por qualquer
guisa que possa ser, seja queimado, e feito por fogo em pó,
por tal que já nunca de seu corpo e sepultura possa ser ouvida memória. |
perciò
Comandiamo, e stabiliamo come legge generale, che ogni uomo
che commettesse tale peccato, in qualsiasi maniera possibile, sia bruciato,
e col fuoco reso polvere, così che non resti memoria del suo corpo
e sepolcro. |
Stemma
di Alfonso V.
L'autore ringrazia
fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati
su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti. |
Note
[1]
La scansione del testo è stata curata ed inviata da Luiz
Mott di Bahia, che ringrazio.
Il testo è
parzialmente online anche alla nota 10 di: Luiz
Mott, Meu menino lindo: Cartas de amor de um frade sodomita, Lisboa
(1690)
La traduzione
dal portoghese, inedita, è mia.
Queste leggi
furono promulgate dal reggente e zio don Pedro, durante la minore età
di Alfonso
V di Portogallo (1431-1481) negli anni 1439-1446.
[2]
Allude all'accusa mossa, fra le altre, all'ordine di monaci guerrieri detto
dei Templari,
distrutto nel 1307 con le false accuse di eresia, apostasia, sodomia ed
altre.
In realtà
il processo avvenne per impadronirsi dei suoi beni, e soprattutto per eliminare
una presenza militare estranea al controllo statale diventata troppo potente
ed ingombrante. |