Da: Carmina saeculi
XIII / Poesie del secolo XIII [sec. XIII] [1]
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Quisquis
es, o qui sic currentia fata reclamas
oreque grandiloquo,
turbine Martis, hias,
cedere non
notis humanis sensibus unquam
causarum
uicibus, cedere disce Deo. |
Chiunque tu
sia, tu che maledici i tempi che corrono
e apri la bocca
magniloquente, con il ciclone della guerra,
impara a non
cedere mai ai conosciuti sensi umani
al posto delle
cause, impara a cedere a Dio. |
Nos
mortale genus, super inclinantibus astris,
utimur arbitriis
deficimusque datis. |
Noi
specie mortale, sotto l'influsso degli astri,
azzardiamo
giudizi
e manchiamo di dati certi. |
Permittet,
retrahat solio sublimis ab alto
mundi fraena
regens imperiosa manus? |
Lascerà
passare il sublime, si alzerà dall’alto soglio,
reggendo le
redini del mondo con mano forte? |
Iratus
Niniuae mutata mente pepercit;
sospite
Loth, Sodomas obruit igne Deus
proelia
uenerunt summi de culmine coeli,
aquibus
inferior semina mundus habet. |
Dio,
adirato, cambiò stato d'animo e risparmiò Ninive;
salvò
Loth, ma distrusse col fuoco Sodoma,
diede battaglia
dall’alto del cielo,
il
mondo inferiore ha semi nell’acqua. |
Tu permitte
Deo coeli terraeque rotatus
ut iuuet
et uiuas noscere pane tuo. |
Tu lascia che
Dio faccia ruotare il cielo e la terra
Affinché
ti aiuti a conoscere e tu viva con il tuo pane. |
[2].
[3].
L'autore ringrazia
fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati
su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti. |
Note
[1]
Il testo è quello a suo tempo pubblicato online dal defunto
sito "Poeti d'Italia in lingua latina",
che ripubblicava l'edizione Carmina saeculi XIII,
L. Padrin, 1887.
La traduzione
dal latino, inedita, è di Pierluigi
Gallucci, che ringrazio per il contributo. La revisione del testo
italiano è mia, quindi eventuali errori sono da imputare a me soltanto.
[2].
[3]. |