Dalla traduzione dal
latino del: Compendio moral salmaticense / Compendio morale di Salamanca
[1779
/ 1805] [1]
.
Tratado
diez y siete. De los Preceptos Sexto, y Nono del Decálogo.
Capítulo
tercero. Del vicio contra naturam. Punto tercero. De la sodomía,
y bestialidad.
|
Trattato
diciassette. Sui Comandamenti sesto e nono del Decalogo.
Capitolo
terzo. Del vizio contro natura. Punto terzo. Della sodomia, e bestialità.
|
/
p. 469 / P<regunta> ¿Qué es sodomía? |
Domanda:
Che cos'è la sodomia? |
R<espondeo>.
Que es: Accessus ad non debitum sexum,
puta masculi ad masculum, vel faeminae ad faeminam. |
Rispondo.
Che cos' è: un congiungimento con un sesso indebito,
sia maschio con maschio, sia femmina con femmina [nota]. |
Se
dice accessus, para distinguirla de la polución que sucede
sin él. |
Si
dice accessus (penetrazione) per distinguerla
dall’eiaculazione che avviene senza di esso |
Se
añade ad non debitum sexum; y en esto se distingue la sodomía
de todas las demás especies de lujuria, por ser ellas, fuera de
la bestialidad, circa debitum sexum. |
Si
aggiunge ad non debitum sexum; e in questo si differenzia la sodomia
da tutte le altre specie di lussuria, per essere queste, con esclusione
degli atti bestiali, circa debitum sexum. (rispettando il giusto
sesso). |
Este nombre
sodomía se deriva de los Sodomitas dados a este nefando
vicio sobre todas las demás naciones, como consta del capit.
19 del Génesis. |
Il nome sodomia
deriva dai Sodomiti che si davano a questo vizio nefando in tutte
le altre nazioni, come si legge nel capitolo 19 della
Genesi. |
/
p. 470 / Es la sodomía un pecado gravísimo y por
él, con justa causa, llama la Sagrada Escritura pésimos a
los Sodomitas. |
La sodomia
è un peccato gravissimo per cui, con giusta causa, le Sacre Scritture
chiamano "pessimi" i Sodomiti. |
Es más
grave que la polución ; porque aunque una y otra sea contra
naturam, la sodomía añade el detestable desorden de derramar
el semen in vase opposito al fin de la naturaleza y de la generación. |
È più
grave dell’eiaculazione [nota], in quanto,
sebbene siano entrambe contra naturam, la sodomia aggiunge il ripugnante
disordine di spargere il seme in vase opposito (ricettacolo opposto)
ai fini della natura e della generazione. |
Véase
S. Tom<has
Aquinas>. 2. 2. q. 64. art. 12. ad. 4. |
Si veda S.
Tommaso d’Aquino 2. 2. q. 64. art. 12. ad. 4. |
<--------------O--------------->
P.
¿Es verdadero pecado de sodomía el concúbito de una
mujer con otra? |
È
vero peccato di sodomia il congiungimento carnale di una donna con altra
donna? |
R<espondeo>.
Que sí; porque es ad
non debitum sexum. |
Rispondo:
di sì, perché è congiungimento ad non debitum
sexum con un sesso indebito |
Por
esto ya se tenga dicho concúbito en un vaso, ya en otro, ya se ejecute
por medio de algún instrumento, ya sin él, se dará
verdadera sodomía; y por consiguiente se deberá declarar
en la confesión. |
Per
questo si compia l’atto in un recipiente oppure nell’altro, o si esegua
con qualche strumento oppure senza, si darà vera sodomia e di conseguenza
si dovrà dichiararla in confessione. |
Será
más grave el pecado, si se ejecuta por medio de instrumento; porque
entonces sobre el indebitum sexum se añade indebitum
instrumentum. |
Sarà
più grave il peccato se si compie mediante uno strumento: perché
allora all’indebitum sexum si aggiunge l’indebitum instrumentum. |
Eventuale
dida di foto
|
P.
¿El concúbito del hombre con la mujer in vase praepostero
es verdadera sodomía? |
Il
congiungimento carnale dell’uomo con la donna in vase praepostero
è vera sodomia? |
R. Que
no lo es esencialmente, por no ser ad
indebitum sexum, mas en el fuero externo se reputa por tal, por la similitud
que tiene con la verdadera sodomía, y así en dicho fuero
se castiga con la pena ordinaria, que ésta. |
Rispondo:
Che essenzialmente non lo è, per non essere ad indebitum
sexum, ma nel Foro esterno (la legge esterna)
si reputa tale, per la somiglianza che ha con la sodomia vera e propria,
e così nella detta legge viene punito con la pena ordinaria stabilllita.
[cioè la morte] |
Eventuale
dida di foto
|
P.
¿Son sodomía los tactos lascivos entre dos hombres, siguiéndose
de ellos polución? |
I
palpeggiamenti lascivi tra due uomini, seguiti da eiaculazione, sono sodomia? |
R. Que
no; porque falta el concúbito, a no ser con afecto ad
vas praeposterum; en cuyo caso el deseo o afecto contraerá la
malicia de la sodomía. |
Rispondo:
di no, perché manca il congiungimento carnale, non essendo rivolto
ad vas praeposterum; nel cui caso il desiderio o l’attrazione contrarrà
la malizia della sodomia. |
La
polución o congreso tenido in ore sive viri, sive feminae,
aunque no sea sodomía, trae consigo una deformidad gravísima
que debe manifestarse en la confesión. |
L’eiaculazione
o rapporto tenuto in ore sive viri, sive feminae, sebbene non sia
sodomia porta con sé un'alterazione
gravissima che va dichiarata in confessione. |
Eventuale
dida di foto
|
P.
¿Debe necesariamente confesarse la circunstancia de agente o paciente
en la sodomía? |
Si
deve necessariamente confessare l’essere attivo o passivo nell’atto di
sodomia? |
R. Que
sí; porque en el agente la polución es per
se, mas en el paciente es quasi per accidens; y por eso, si la
tuviere éste, deberá confesarla con expresión. |
Rispondo:
di sì, perché nell’attivo l’eiaculazione è per
se, e nel passivo è quasi per accidens; e per questo,
se l'avesse avuta, dovrà confessarla espressamente. |
También
se debe declarar la circunstancia del parentesco de afinidad o consanguinidad,
si lo hubiere en los sujetos, por ofenderse mucho más gravemente
la reverencia debida a los parientes con este enormísimo delito,
que con otros de esta clase; y si en ellos se debe declarar el parentesco,
con mucha más razón en la sodomía. |
Si
deve inoltre dichiarare la circostanza della parentela di affinità
o consanguineità, se ci fosse stata tra i due soggetti,
in quanto offende molto più gravemente l'ossequio dovuto ai parenti
con questo delitto così smisuratamente enorme, rispetto agli altri
di questo tipo; e se in quelli si deve dichiarare la parentela, con molta
più ragione lo si dovrà fare nella sodomia. |
Eventuale
dida di foto
|
/
p. 471 / P. ¿Qué penas hay impuestas contra
los Sodomitas? |
Quali
pene sono imposte ai sodomiti? |
R. Que
en primer lugar por el derecho divino estaban condenados a pena capital.
Lev.<iticus>
20. v. 13. |
Rispondo
che in primo luogo secondo il diritto divino erano condannati alla
pena capitale. Levitico 20,13. |
La
misma pena asigna S. Pablo en el cap. 1. de la Epístola
a los Romanos, no sólo contra los que cometiesen este
crimen, sino también contra los que lo consintiesen. |
La
stessa pensa è assegnata da San Paolo nel primo capitolo dell’Epistola
ai Romani, [falso] non solo a coloro
che avessero compiuto questo crimine, ma anche a coloro che lo permettessero. |
Por
derecho humano, aun entre los Gentiles, se castigaba este crimen con pena
de muerte. |
Secondo
il diritto umano, anche tra i Pagani si castigava questo crimine con la
pena di morte. |
Con
la misma lo castiga el derecho civil. |
Con
la stessa pena lo punisce il Diritto laico. |
El
de España condena a las llamas, confiscados todos sus bienes, a
los Sodomitas. |
Quello
spagnolo condanna i sodomiti al rogo e alla confisca di tutti i beni. |
Por el derecho
canónico se impone pena de excomunión contra ellos,
siendo legos; y de degradación, y ser entregados al brazo
secular, si fueren clérigos seculares o regulares, además
de otras penas establecidas contra ellos.
Consta de
la Constituc.<cion>
de Pío V expedida en 1568. |
Secondo il
Diritto canonico si impone la pena
della scomunica nei loro confronti, se laici, e la degradazione e la consegna
al braccio secolare si fossero chierici secolari
o regolari, oltre alle pene stabilite contro di essi. Stabilito dalla Costituzione
di Pio V promulgata nel 1568. |
Para que
el clérigo incurra dichas penas es necesario sea la sodomía
propia y consumada per effusionem
seminis; y para ser privado por el ejercicio sodomítico de
oficio y beneficio, aun en cuanto al fuero interno se requiere sentencia
del juez, a lo menos declaratoria del delito. |
Perché
il chierico incorra in queste pene è necessario che si tratti
di sodomia vera e propria e consumata con spargimento del seme; e perché
a causa dell’attività sodomitica sia privato dell’esercizio delle
funzioni e dei benefici, sebbene la legge richieda
una sentenza del giudice, sia almeno dichiarato il delitto. |
El que una
u otra vez cometiese este crimen no incurriría en estas penas, por
estar impuestas contra clericos exercentes sodomiam, y para
verificarse este ejercicio no es suficiente uno u otro acto. |
Colui che commettesse
questo crimine una volta o qualche volta non incorrerebbe in tali pene,
essendo inflitte contro "clericos exercentes sodomiam" [religiosi
che esercitano la sodomia] e perché si parli di "esercizio"
non è sufficiente uno o qualche atto. [notare
escamotage] |
Ultimamente
debe notarse, que el sodomita se hace sospechoso en la fe; pues se presume
no siente bien de la inmortalidad del alma, y así en Portugal y
otros reinos pertenece su conocimiento privativamente
a los Inquisidores. |
Per ultimo
si deve notare che il sodomita si rende sospetto nella fede, in quanto
si presume che non senta bene l’immortalità dell’anima e così
in Portogallo e in altri regni la sua indagine riguarda
esclusivamente gli Inquisitori. |
En Castilla
es mixti fori; y por eso conocen de él, así los Inquisidores,
como los jueces seculares. |
In Castiglia
è mixti fori [v’è un regime giudiziario misto]; per
questo ne indagano sia gli Inquisitori che i giudici secolari. |
Sólo
los privilegiados pueden absolver de él por estar reservado al Santo
Tribunal como los demás delitos sospechosos de herejía. |
<In Iberia>
Solo i confessori autorizzati possono assolvere da esso, essendo riservato
al Santo Tribunale <dell'Inquisizione>, come gli altri delitti
sospetti di eresia. |
[2].
[3].
[4].
[5].
L'autore ringrazia
fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati
su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti. |
Note
[1]
Il testo da: Antonio de San José, Compendio moral salmaticense
según la mente del Angélico Doctor, en el que se reduce a
mayor brevedad el que en lengua latina publicó el R.P.Fr. Antonio
de San Joseph, lector y prior que fue en el Colegio de Burgos, José
de Rada, Pamplona 1805, tomo 1, páginas 469-471 (XVII, 3, 3), così
come online sul sito: Proyecto filosofía
en español__________
La traduzione
in italiano, inedita, m'è stata offerta da Salvatore
Grillo, che ringrazio.
Questa è
una traduzione spagnola che riassume il testo latino originale,
eseguita "Por el R.P.F. Marcos de Santa Teresa, provincial de carmelitas
cescalzos de la Provincia de San Joaquín de Navarra".
El Cursus Theologicus Moralis Salmanticensis
fue elaborado por carmelitas descalzos del Colegio de San Elías
de Salamanca (el mismo Colegio en el que se redactó también
el gran Curso de Teología dogmática salmanticense).
Los salmanticenses morales constan
de seis gruesos tomos y un apéndice, publicados entre 1665 y 1753,
varias veces reeditados (la última edición de conjunto en
Venecia 1764), y sus autores fueron Francisco de Jesús María
(1599-1677), Andrés de la Madre de Dios (1622-1674), Sebastián
de San Joaquín (1672-1719), Ildefonso de los Ángeles
(1664-1737), José de Jesús María (1677-1736)
y Antonio del Santísimo Sacramento (1707-1761).
Quince años después de
la postrera edición veneciana el también carmelita Antonio
de San José (1716-1794) preparó un Compendium Salmanticense
in duos tomos distributum universae Theologiae Moralis, que se publicó
en Roma en 1779. Reeditado en Roma y Venecia, apareció publicado
por lo menos cinco veces en España (entre 1791 y 1846).
A su vez este compendio fue abreviado
y traducido al español, a comienzos del siglo XIX, por el también
carmelita Marcos de Santa Teresa. Este Compendio
Moral Salmaticense, publicado en Pamplona en 1805, es el que ahora
ofrece de forma íntegra y en formato digital el Proyecto Filosofía
en español. En la transcripción se han realizado mínimas
variaciones para ajustar la ortografia a los usos actuales del español.
Il Cursus Theologicus Moralis Salmanticensis
è stato elaborato dalle carmelitane scalze del Collegio di San Elias
di Salamanca (lo stesso Collegio in cui è stato redatto anche il
grande Corso di Teologia dogmatica salmantina).
I salmantini morali constano di 6
grossi tomi e di un’appendice pubblicati tra il 1665 e il 1753, e ripubblicati
varie volte (la ultima edizione in Venezia 1764), e i suoi autori
furono Francisco de Jesús María (1599-1677), Andrés
de la Madre de Dios (1622-1674), Sebastián de San Joaquín
(1672-1719), Ildefonso de los Ángeles (1664-1737), José de
Jesús María (1677-1736) y Antonio del Santísimo Sacramento
(1707-1761).
15 anni dopo l’ultima edizione veneziana
il carmelitano Antonio de San José (1716-1794) preparó
un Compendio Salmantino in due tomi di teologia morale universale, che
fu pubblicato a Roma nel 1779. Ripubblicato a Roma e Venezia, apparve
pubblicato per lo meno 5 volte in Spagna (tra 1791 y 1846).
A sua volte questo compendio
fu abbreviato e tradotto allo spagnolo, agli inizi del secolo XIX,
dal carmelitano Marcos de Santa Teresa. Questo compendio pubblicato a Pamplona
nel 1805, è quello che ora offre in forma integrale ed in formato
digitale il Proyecto Filosofía en español.
L'Angélico Doctor è
san Tommaso d'Aquino.
[2].
[3].
[4].
[5]. |