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Bartolomeo Sacchi "il Platina" (1421-481)

Il Platina ritratto da Melozzo da Forlì nel1480 circa.
Il Platina ritratto da Melozzo da Forlì nel1480 circa.
 
Da: Commentariolus de vita Victorini Feltrensis / Breve commento sulla vita di Vittorino da Feltre [prima del 1447] [1] 
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/ p. 18 / (...) 
Carpebat adolescentes audacius, atque inverecunde loquentes.  
Convenire etiam maximae juvenibus dicebat, in omnibus uti summa honestate, maxime vero corporis cultu, incessu, vestitu.
 
Rimproverava gli adolescenti che parlavano in modo troppo sfrontato e sfacciato.  
Diceva pure che era bene che i giovani si comportassero in ogni cosa col massimo decoro, soprattutto nella cura del corpo, nel portamento e nel modo di vestirsi.
Pexos examussim, faciem, et muliebrem ornatum corporis, ac togae nimia cura in speculo quaerentes, unguenta olentes, quod haec ad flagitium lenocinia essent, acriter increpabat: contra vero mundos habitu, vestitu, ac virili cultu, et robustos exercitatione corporis laudabat. Rimproverava violentemente quelli che si pettivano alla perfezione, quelli che si abbellivano il viso e il corpo come le donne, quelli che allo specchio dedicavano troppa cura al vestito, e quelli che si profumavano, poiché questi erano stimoli alla mollezza: al contrario, lodava quelli puliti nell'aspetto, nei vestiti e nella cura da uomo, e quelli irrobustiti dall'esercizio fisico.
Adolescentes ab usu venereo, quoad fieri poterat, coercebat continua opera, sobrietate; quod hinc firmari corpus, et ingenium, illinc enervari, et mentem tolli diceret. Per quanto gli era possibile, allontanava gli adolescenti dalla pratica del sesso con continui sforzi e sobrietà, poiché diceva che questi ultimi rafforzano corpo e ingegno, mentre quella pratica snerva, e distrae.
Verum ubi eos ad libidinem pronos vidisset, ut est hominum natura alia aliis libidinosior, et si non innuebat, tamen in foeminas prolabi minus aegre tulisset. Ma in verità, quando li vedeva propensi alla libidine, siccome la natura in alcuni uomini è più sfrenata che in altri, anche se non approvava, tuttavia sopportava malvolentieri che cedessero alle donne.
In mares quos ferri vidisset, eos omnino ex gymnasio summovit, quod hoc crimine nil tetrius, aut flagitiosus putaret. Coloro che vedeva attratti dai maschi, invece li espelleva per sempre dalla scuola, non reputando che ci fose nessun crimine più turpe o dannoso di questo.
L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti. 
Note 

[1] Il testo copiato da: Bartolomeo Sacchi detto "il Platina", Commentariolus de vita Victorini Feltrensis. In: Tommaso Agostino Vairani, Cremonensium monumenta Romae extantia; Salomone, Romae 1778, vol, 1, pars 1, pp. 14-28, a p. 18. 

La traduzione dal latino, inedita, è di Pierluigi Gallucci, che ringrazio per il l'aiuto. 

Vittorino da Feltre era un educatore rinascimentale. 
 


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