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Qualche aggiunta alla pagina su re Umberto II

12/01/2003

Caro Giovanni Dall'Orto,

mi imbatto solo stasera su quanto pubblicato sul suo sito, a proposito dell'ex re Umberto di Savoia. Complimenti, molto esaustivo, però ci sarebbero alcune cosette da aggiungere.

Sono usciti di recente in libreria i diari di Falcone Lucifero, che fu ministro della Real casa con Umberto di Savoia dal 1944 al 1946, e che continuò a collaborare con l'ex re durante l'esilio. 
Ebbene, Lucifero parla a chiare lettere del famigerato "dossier", che lui stesso avrebbe recuperato e poi distrutto.

Né fa mistero delle dicerie che circolavano sul conto di Umberto, raccolte perfino da Benedetto Croce (che da gran signore minimizzava).

Quanto a quella famosa invettiva sul "re pederasta" attribuita a Pietro Nenni che impressionò tanto Visconti a cui si riferisce Lizzani, credo che quest'ultimo facesse confusione con un comizio pronunziato da un certo generale Azzi, di cui Lucifero parla ampiamente.

Le faccio notare che lo stesso Lucifero nella tarda primavera del 1944, quando era prefetto di Bari, incorse in un "infortunio" con un soldato americano che gli valse qualche ora in gattabuia, episodio di cui l'interessato parla nei suoi diari, sia pure in forma un po' edulcorata.

Umberto II a Venezia - Foto GiacomelliQuanto agli "amori" di Umberto di Savoia, nel Quirinale del Re (Feltrinelli, Milano 1977) di Matteo Mureddu (un funzionario della Real casa) si allude a un giovane sottotenente di bell'aspetto, Luca Dainelli, che sotto la repubblica sarà ambasciatore d'Italia. 
Tale era il fascino del biondo giovanotto su Umberto, che alcuni alti ufficiali alleati gli scrivevano per chiedergli d'intercedere presso il Luogotenente, allo scopo di ottenere delle decorazioni.

Della vita privata dell'ex re a Cascais si sa poco, anche se alcuni giornalisti si meravigliarono nell'incontrarlo in una zona malfamata di Marsiglia. 
Esistono anche delle fote scattate a Parigi, dove si vede Umberto nascosto sotto un paio occhiali scuri mentre esce da un affollato gabinetto pubblico (ma non bisogna dimenticare che nel '64 l'ex re era stato stomizzato, pertanto aveva spesso bisogno di appartarsi per cambiare il contenitore o per risistemarselo a posto).

Concludo ricordando che quando l'ex regina Maria José è tornata in Italia, si è fatta sempre scortare dal professor [...], scomparso di recente, che era un daddy-bear piuttosto in vista nella Capitale.

Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.

Risposta

Grazie per le correzioni, che come vede pubblico qui (dopo aver soppresso un paio di nomi: lei capirà perché). Il problema è che habent sua fata libelli, e che chi pubblica un testo, una volta che lo ha edito, va avanti con il prossimo, lasciando al suo destino il precedente.

Internet ci ha abituato all'aggiornamento in tempo reale, io però forse ragiono un po' all'antica: quando una pagina è stampata, che vada per la sua strada, e invecchi pure: è il suo destino... come lo è anche per noi...

Ma Internet promette, e permette, l'eterna giovinezza: l'aggiornamento perpetuo... mentre io non ho il tempo di riprendere in mano testi scritti anni fa per aggiornarli alla luce delle ultime pubblicazioni. Se no, non finirò mai il lavoro di questo sito...

Userò allora qui ed in futuro un compromesso, pubblicando nelle lettere gli aggiornamenti provenienti dai lettori, e facendo un link dalla pagina biografica relativa. Spero sia un compromesso soddisfacente per tutti.

Grazie del suo contributo, che ho apprezzato.

I miei migliori saluti.

Giovanni Dall'Orto

P.S. Anche la foto che ho abbinato alla lettera, che mostra il giovane principe ereditario al mare a Venezia, mi è stata inviata da un anonimo "navigante", che ringrazio.

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