Ma
cos'è la libertà dei gay?
18/1/2003 Caro Giovanni, ma secondo te cos'è la liberazione dei gay? Penso di avere un'idea di cosa sia, ma mi scontro ogni giorno con gay che si definiscono "persone libere", e che mi danno l'idea di non esserlo per nulla. È forse solo un'idea mia, da gay che si ritiene libero fino ad un certo punto, e che quindi viene dalla mia prospettiva? Non penso di poter liberare coloro che non lo vogliono... (anche se non nascondo che mi piacerebbe...). Ciao (Mail firmata)
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Risposta
Caro ...
Mi fai una domanda antica quanto il mondo... e avrai una risposta altrettanto antica, e non certo inventata da me: dubito si possa essere originali, o non banali, su un tema tanto discusso.
Il senso che do io alla parola "libertà" è un intreccio di due cose: "libertà di, e libertà da". :-)
Esseri liberi di protestare contro la mancanza
di cibo, ma non dalla fame, non è libertà.
Essere liberi dalla fame, ma non di esprimere
le proprie idee, non è libertà.
Il primo modello è la "libertà" del Liberismo, il secondo, dello Stalinismo.
Il che ci ricorda che tutti i dittatori partono fondando il Partito della Vera Democrazia e della Vera Libertà.
Quanto a noi gay... io penso che tu non debba far caso a quel che le persone dicono di essere, ma a quello che fanno.
Perciò un frocio al quale una superiore
ed ostentata "libertà dagli schemi e dalle classificazioni comuni"
serve solo per avere buoni motivi per non fare coming
out, per non fare rivendicazioni gay, per non
andare ai
gay pride, per non considerarsi
e definirsi gay in quanto
lui è "libero da certi schemi ghettizzanti e limitanti"...
non crede alla libertà.
Si limita ad usarla come drappo decorativo per
coprire l'oppressione, e renderla più allegra. Nulla di più.
Ciao.
Giovanni Dall'Orto