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Recensione di Giovanni Dall'Orto
Il cinismo allo stato puro. Dimostrazione del fatto che se credete alla morale, siete patetici, idioti e illusi.
Non riesco a trattenere l'entusiasmo per l'intervista ad un uomo che esibisce il cinismo, la mancanza totale di morale, il disprezzo per la democrazia e la gente priva di "potere", quanto il fu presidente Francesco Cossiga.
Leggere le sue parole è vedere il Potere nudo e senza veli, in tutto il suo marciume, privo di veli e di abbellimenti.
Cossiga è meraviglioso per la sicumera e la sfacciataggine con cui dice con la massima chiarezza e sincerità ciò che fino ad oggi era ghettizzato nelle critiche al potere più astruse ed elitarie.
Il
potere è Dio, la gente comune è merda, e cazzi loro se gli
elettori pensano di contare qualcosa: sono solo cretini che non hanno capito
nulla del potere e delle sue logiche.
Cossiga
santo subito!
Peccato
solo che l'intervistatore appartenga alla razza dei giornalisti che
le interviste le fanno in ginocchio (e pensano di essere moooolto liberi
solo perché evitano di farle prostrati ai piedi del potente
di turno) e lasci passare qualsiasi affermazione di Cossiga senza mai contraddire,
mai eccepire, mai puntualizzare.
Cossiga
può dire che la Rivoluzione d'Ottobre è opera dei marziani
(nota bene: questo è un esempio paradossale: Cossiga non
lo dice da nessuna parte) e l'intervistatore non batte ciglio e lascia
dire senza ribattere.
Conclusione:
Cossiga ha fatto il suo lavoro benissimo, molto meno l'intervistatore.
Leggete tutti questa meraviglia: il cinismo è allo stato puro, senza maschere ed ipocrisia.
Questo libro aiuta a capire dove sia nato Berlusconi, e come abbia potuto diventare quel che è.
Di fronte ad una classe politica come quella di cui Cossiga è esponente, anche il cavallo di Attila avrebbe fatto la figura del geniale statista...
Impagabile.