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Recensione di Giovanni Dall'Orto
Interessante, ma guai ad usarla come fonte di riferimento.
Questo ponderoso volume ti lascia completamente spiazzato.
A partire dal titolo, frutto d'una infelice scelta editoriale "scandalistica" che fa torto al contenuto, che tendenzialmente si propone come analisi storiografica e non come pamphlet dell'ateismo militante alla Gesù Cristo non è mai esistito (anche se il fatto di accreditare come studiosi di Gesù dei... teosofi lo fa crollare immediatamente nella scala dell'attendibilità).
E la
perplessità cresce al leggere le pagine. Gli autori si sono
fatti una gran faticata macinando decine e decine di opere (la sola bibliografia
dei titoli delle opere citate riempie una decina di pagine) su Gesù,
sulla religiosità ebraica della fine del Secondo Tempio, e sulla
comunità cristiana delle origini.
Dunque
ci sono interi capitoli che, se non brillano per originalità delle
tesi sostenute, sono per lo meno una sintesi utile e pregnante di un dibattito
storiografico che ha sempre bisogno di costanti aggiornamenti e sintesi.
Dopodiché,
all'improvviso, saltano fuori citazioni dal volume Il
segreto dei Templari e allusioni al Codice
da Vinci. E qui ti cascano le braccia.
Devo
dire che ho letto questo volume con un misto d'interesse e sconcerto.
Non riesco infatti a capire a chi possa essere utile un'opera del genere.
Per i "complottisti" e tutta la genia appassionata di Templari, origine
extraterrestre di Gesù, e codici da Vinci assortiti, non c'è
assolutamente trippa per i loro gatti.
Gli
autori sono a tratti imprudenti, sposando con entusiasmo eccessivo tesi
non condivise dalla massima parte degli studiosi (verso la cui ottusità
in questi casi lanciano strali non meritati), però al tempo stesso
non fanno mai atterrare nessun Ufo nella Palestina del primo secolo.
Adorano
le tesi marginali, addirittura bizzarre, ma danno il giusto rilievo agli
studi competenti e approfonditi (magari per estrarne le due o tre idee
più "fuori dal coro", ma questo è un altro discorso).
Dall'altro
lato, però, decine di pagine consecutive serie e affidabili possono
essere interrotte all'improvviso da una pagina o due che si entusiasmano
per le teorie più strampalate esistenti sul mercato. Dopodiché
riprende la trattazione seria e posata, e così via.
In breve: questa è una sintesi della letteratura sulla figura storica di Gesù, da parte di due studiosi diligenti (anche se non so fino a che punto competenti), ma con la bizzarra caratteristica di voler dare "pari opportunità" anche ad alcuni sedicenti "studiosi" dotati molto più di fantasia che di un solido metodo storico.
Gli autori non sono portati di loro ai voli di fantasia. Nell'insieme, quando parlano in prima persona, restano coi piedi piantati per terra. Il loro limite è stato quindi non aver vagliato le fonti, e non per incompetenza, ma per una deliberata e dichiarata volontà di dare "finalmente" spazio anche alle voci che la comunità accademica "censura"!
Ora,
se l'ottusità delle corporazioni accademiche, da Galileo in poi,
è notoria, non basta essere condannati da loro per avere ragione.
Dopo
tutto, la facoltà di Salamanca che "ottusamente" negava che Colombo
ce la potesse fare ad arrivare in India viaggiando verso ovest aveva
ragione: la Terra era effettivamente molto più grande
di quanto avesse calcolato (sbagliando!) Colombo.
Che
infatti non arrivò mai in India: scoprì l'America, e non
perché i sui calcoli fossero corretti e quelli della facoltà
di Salamanca sbagliati, ma solo perché scoprì per caso
quanto era ignoto a tutti, incluso lui stesso.
Prendendo
anch'io l'esempio correttamente citato da un
recensore su Anobii.com, cioè la lunga disamina dei rapporti
fra Giovanni il Battista e Gesù, noterò come essa sia effettivamente
molto interessante, perché dimostra che il rapporto fra Gesù
e il Battista non fu certo quello prefigurato dai vangeli, che invertono
i ruoli storici fra Maestro (il Battista) e discepolo.
Ma
tutto questo è interessante solo in quanto gli autori riassumono
le conclusioni di alcuni seri studi monografici sul tema, impepandoli poi
con bizzarre ipotesi su sette segrete a cui "forse" il Battista potrebbe
aver appartenuto...
Chi
non sapesse l'inglese e/o non avesse voglia di accedere direttamente a
questi studi, trarrà di sicuro giovamento dalla lettura del riassunto
che ne propone il presente libro. Ma correrà pure il rischio di
portarsi dietro, per gli anni a venire, qualche idea bizzarra e non fondata,
basata più sulla simpatia degli autori per le tesi "marginali" che
sull'attendibilità intrinseca di tali tesi.
In
conclusione, quest'opera non è poi tanto cattiva quanto il titolo
lascia temere. Chi ha cognizione della materia vi troverà un'utile
sintesi, senza essere infastidito più di tanto dalle parti bizzarre
che, tanto, per la loro implausibilità gli/le si rivelano immediatamente
per tali.
Aggiungo
anzi che può rivelarsi perfino utile (per me lo è stato)
leggere di alcune di queste tesi bizzarre, perché qui si apre una
finestra su una serie d'interpretazioni (arcane, esoteriche, teosofiche...)
di Gesù su cui altrimenti non verrebbe mai in mente di documentarsi,
nonostante siano moneta corrente per milioni di persone. Scoprire
- sia pure, magari, con raccapriccio - le tesi da loro sposate non è
certo dannoso: "Humani
nil a me alienum puto".
Per il lettore che si avvicina per la prima volta al tema, invece, questo non è un libro molto utile, perché rischia di confondergli le idee fra tesi storiche argomentate ed ipotesi bizzarre o screditate. Per esempio, il fatto che gli autori prendano per buona - e con veemente entusiasmo - la "scoperta" del Vangelo segreto di Marco, di cui è ormai dimostrato che è un falso (anzi, una beffa accademica!), la dice lunga sul loro (scarso) spirito critico.
D'altro
canto, questo libro non è utile nemmeno come "manuale scettico".
Ben
altri e di ben altro spessore sono i temi e gli argomenti utili a chi
si avvicini allo studio della religione con spirito critico.
E
barattare i Misteri del Messia con i Misteri Arcani dei Templari o con
i Misteri Teosofici non è decisamente un guadagno, grazie.
Concludendo,
un appunto. Gesù non mi avrebbe mai proibito di leggere questo
libro. Ne avrebbe semplicemente riso, e lo avrebbe spostato nella sezione
"fantasy" delle librerie.
I
libri che m'avrebbe semmai impedito di leggere, se avesse potuto, sarebbero
stati i Vangeli, che insinuano ciò che qualsiasi giudeo dell'epoca
(inclusi i primi cristiani) riteneva bestemmia, ossia che un essere umano
possa dirsi pari a Dio, anzi un dio egli stesso!
Ma
questo è un altro discorso, che ci porterebbe troppo lontano.
Una
nota finale: a questo prezzo (15 euro), un volume di questo spessore (426
pagine!) è molto conveniente, specie se si calcola che molti dei
volumi che sintetizza, essendo testi specialistici, possono arrivare a
costare trenta-cinquanta euro ciascuno.
Ma
quello del prezzo è il solo aspetto totalmente positivo che
riesco a trovare in questo libro.
Pertanto,
non me la sento di raccomandarne l'acquisto.