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Recensione di Giovanni Dall'Orto
Alieni alienati? Un divertente romanzo di fantascienza satirica.
Questo è un vero romanzo di fantascienza, con fornitura industriale di autentici alieni dei tipi più strani, e al tempo stesso un romanzo umoristico.
Mongai
vi immagina un convegno intergalattico di specie senzienti per discutere
di sanità mentale e follia.
Il
convegno è ospitato da un'affascinante astronave-mondo degli "zingari",
una razza che s'è specializzata nella mediazione culturale (ovviamente
a fini tutt'altro che privi di fini di lucro...) ed è quindi assai
interessata a capirne di più. Anche nella prospettiva di vendere
nuove terapie ai gentili clienti di tutte le razze possibili e immaginabili.
Lo
stile di scrittura di Mongai non sempre raggiunge l'eccellenza (e i refusi
nel testo sono più numerosi di quanto io riesca a tollerare senza
protestare), e l'intreccio è decisamente sacrificato all'esigenza
di proporre nuove e continue idee quasi ad ogni pagina (alla van Vogt).
Eppure
la formula funziona alla perfezione, e si può quindi dichiarare
perfettamente raggiunto il bersaglio satirico di Mongai (cioè riuscire
a dimostrare che in astratto qualsiasi definizione di "normalità"
si dia, un'altra esattamente antitetica è perfettamente concepibile,
e che la "norma" è frutto di convenzioni e consuetudini).
L'insieme
degli studiosi di tutte le razze alle prese con i concetti alieni di "sanità
mentale" e "follia" è di per sé un piccolo manicomio, al
punto che almeno un paio di specie tenterà di sabotare il convegno
per le sue "blasfeme" ricadute culturali.
Non
mancano perfino buffi esperimenti nel campo della sessualità.
Che dire? Mi sono divertito al punto che un paio di mesi dopo averlo letto, l'ho riletto con piacere immutato.
Ovviamente, poi, l'apprezzamento dipende dai gusti (un amico a cui avevo caldamente consigliato - e prestato - "Hoka Sapiens" di Pohl me lo ha reso con un'aria di scandalizzata perplessità in volto... ok, ok: de gustibus). A me l'innesto di umorismo e fantascienza non solo non dispiace, ma anzi piace molto.
Con questa avvertenza, me la sento di raccomandare l'acquisto e la lettura di questo romanzo..