OMOCAUSTO. Link su omosessualità, nazismo e fascismo
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gli scritti sulla persecuzione nazista di persone omosessuali sono catalogati
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Directory - Society > Gay, Lesbian, and Bisexual > History > Holocaust,
e i suoi corrispondenti nelle altre lingue.
Gli scritti
su omosessualità, nazismo e fascismo nel presente sito -sono
elencati qui.
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sull'"Omocausto" in lingua:
-italiana;
-francese;
-inglese;
-
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-altra
(spagnolo, portoghese, tedesco).
-
![]() Intervista (a cura di Franco Goretti) con un omosessuale catanese che fu inviato al confino politico, in quanto omosessuale, durante il periodo fascista. ![]() Sotto questo titolo anodino è riedito La cultura della destra: lesbismo come malattia mentale, intervista di Delia Vaccarello ("L'Unità", 5 marzo 2002) alla regista Gabriella Romano. Romano, nel suo documentario ![]() ![]() Se ne veda anche la scheda sul sito cinemalesbico.it ![]() Scheda del film [1987] di Giuliano Montaldo, tratta ![]() ![]() Breve saggio di H. Lucas Ginn, che a partire da una mostra sull'internamento d'omosessuali a Sachsenhausen racconta brevemente una pagina all'epoca totalmente censurata dell'Olocausto. (Traduzione di Isa Fiorentino). ![]() Tre estratti dal romanzo storico tradotto nel 1991. Un altro estratto, ![]() ![]() Ricostruzione, a cura di Franco Goretti, della sottocultura omosessuale di Catania all'epoca in cui decine d'omosessuali finirono al confino politico fascista. ![]() Articolo di Paola Sorge, da "Repubblica", 7/6/2000. ![]() Recensioni della recente [2005] monografia di Lorenzo Benadusi sull'omosessualità nel periodo fascista. ![]() Una serie di ottime schede storiche proposte dal sito Olokaustos. I temi sono: 1. L'omosessualità in Germania (1870-1920) 2. La reazione conservatrice (1920-1933) 3. La liquidazione del movimento omosessuale (1933-1936) 4. I campi di concentramento (1934-1945) 5. Mentalità nazista e omosessuali 6. All'inferno e ritorno: Friedrich Groszheim [il caso d'un omosessuale sopravvissuto alla castrazione e al lager] 7. Profili: Magnus Hirschfeld [scheda sul leader del movimento di liberazione omosessuale tedesco prenazista] 8. Profili: Carl Vaernet [un medico che fece esperimenti spesso fatali sugli omosessuali, per "guarirli". Su di lui esiste una corposa pagina in inglese] 9. Vi fu persecuzione del lesbismo? ![]() Rapida ma essenziale scheda, proposta a cura dell'Anpi di Roma in un sito di storia contemporanea, che traduce il testo del "paragrafo 175" contro gli atti omosessuali (che ho ripreso nel mio sito) e descrive in breve il caso Röhm e la deportazione degli omosessuali nei lager nazisti. ![]() ![]() Sulla persecuzione staliniana degli omosessuali. Articolo di Enrico Oliari, basato su fonti secondarie (sostanzialmente il sito "Gay Russia"), ![]() ![]() Il primo studio sul tema, condotto sulle fonti, ad essere tradotto in italiano. L'autore è lo studioso russo di Jaroslav Mogutin. ![]() Utile bibliografia cartacea e filmografia sulla persecuzione nazista e fascista degli omosessuali, messa online dalla Comunità cristiana di Pinerolo. ![]() Pubblicazione online di una ricerca di Sara di Palma nel sito "museodelleintolleranze.it". Affronta la persecuzione degli omosessuali e delle lesbiche sotto il nazismo e il fascismo, con un excursus nella Russia di Stalin. Una sintesi, che riassume il contributo di molti altri siti, particolarmente utile a chi non ha accesso alle lingue straniere. ![]() La pagina d'ingresso al tema nel presente sito. ![]() Recensione a un documentario in lingua inglese, del 2000, sulla persecuzione nazista degli omosessuali. Se ne veda la pagina su: ![]() ![]() Estatto dal libro di Günter Grau, con le cifre e casi personali ![]() Recensione, di Augusta Molinari, dal "Manifesto" (5/9/2002), di un libro sulla persecuzione nazista degli omosessuali, Le ragioni di un silenzio. ![]() L'arrivo a Sachsenhausen di un omosessuale, uno dei pochi sopravvissuti ai leger. ![]() Meno dramamtica di quelle tedesche, la breve testimonianza d'un confinato omosessuale italiano a Carbonia. Dallo stesso sito una brevissiama, analoga ![]() ![]() Come da titolo. Traduzione in italiano di Massimo Consoli. Si veda anche, in inglese, ![]() ![]() Scheda (una delle molte disponibili online) sul film [1977] di Ettore Scola con Marcello Mastroianni e Sofia Loren, ambientato durante la visita di Hitler a Roma, che descrive l'ultima giornata di libertà d'un omosessuale che sta per essere inviato al confino fascista, e di una casalinga. |
![]() Di Jean-François Laforgerie, apparso su "Illico" del 28 marzo 2002, documenta la pluriennale battagliadei gay francesi per essere ammessi alle celebrazioni delle vittime naziste, da cui erano stati esclusi a lungo col pretesto che gli omosessuali non erano mai stati deportati dai nazisti. La ricerca storica ha invece documentato almeno 210 casi di cittadini francesi omosessuali deportati nei lager dalle province francesi annesse al Reich: l'Alsazia e la Lorena. ![]() ![]() Dal sito Triangles roses. Si tratta di:
![]() Dal sito Triangles roses. Si tratta di:
![]() Importante scritto di Klaus Mann, omosessuale e antifascista, apparso su ''Europäische Hefte'' del 24-12-1934. Vi si invita la sinistra antifascista a non identificare per motivi di propaganda nazisti ed omosessuali, come se il nazismo non avesse altri difetti oltre alla presenza tra le sue file di alcuni omosessuali. Purtroppo ne ho trovato online solo una traduzione in francese. ![]() Dal sito Triangles roses. Si tratta di:
![]() Uno studio sulla percezione odierna di queste persecuzioni (quindi non sulle persecuzioni in quanto tali). ![]() Dal sito Triangles roses. Si tratta di: Esiste anche un brevissimo estratto tradotto in italiano: ![]() Oltre a questi due estratti Le Bitoux ha scritto anche:
![]() Opera di Bert Micha, è uno dei primissimi scritti sul tema prodotti dal mondo omosessuale: apparve su ''Arcadie'' n. 82, octobre 1960, quando ancora il tema era assolutamente tabù e i sopravvissuti omosessali ai lager erano trattati non come vittime di un'ingiustizia ma come criminali comuni giustamente puniti. Ne esiste anche una traduzione in inglese, ![]() ![]() Pagina dedicata all'edificazione di un monumento alle vittime omosessuali del nazismo. Pierre Seel, ![]() ![]() Testimonianza del deportato francese (alsaziano) Pierre Seel. Il testo è stato tradotto in inglese come ![]() ![]() ![]() ![]() Dal sito Triangles roses. Si tratta di: ![]() ![]() ![]() Credo che questo sia uno dei migliori siti sul tema della persecuzione nazista degli omosessuali che io abbia mai letto. Ben concepito, ottimamente documentato, propone un'incredibile quantità di materiali. Ha anche una sezione dedicata alle immagini, ed ottimi link. Oltre ai testi citati più sopra ne segnalo:
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![]() Saggio di Gerard Koskovich, sulla fioritua in Germania della sottocultura omosessuale negli anni precedenti all'ascesa al potere del nazismo, che la distrusse completamente. Di questo scritto esiste online anche una traduzione in francese: ![]() ![]() ![]() Una ricchissima pagina danese che documenta il caso d'un medico (danese) che condusse a Buchenwald esperimenti mortali sugli omosessuali (per "guarirli"). Riuscì a farla franca sino alla morte per una serie incredibile di complicità e indulgenze, che implicano che in fondo il suo lavoro fosse considerato giustificabile anche dai non-nazisti. Su lui esiste anche una pagina in italiano. Demenziale la scelta di infilare in un'unica pagina web materiale sufficiente per decine di pagine a stampa: lo scaricamento è interminabile. ![]() Studio pionieristico dello studioso tedesco Rüdiger Lautmann, sul fato degli internati omosessuali nei campi di concentramento nazisti al paragone quello di un'altra categoria di non-ebrei, i Testimoni di Geova. Emerge che gli omosessuali erano particolarmente presi di mira, ed avevano quindi un tasso di sopravvivenza bassissimo. ![]() ![]() Dal sito Triangles roses. Si tratta di:
Holocaust Museum. Vedilo come: Nazi persecution of homosexuals ![]() Il celebrerrimo monumento di Amsterdam agli omosessuali deportati. In pieno centro, molto bello, è addirittura diventato una meta di pellegrinaggio gay. ![]() Di Peter Thatchell, denuncia il fatto che la persecuzione nazista degli omosessuali è censurata da gran parte degli storici dell'Olocausto. ![]() Buona, lunga e dettagliata sintesi di Ben Austin. ![]() Un "classico" di Jim Steakley, uno dei primissimi studi del neonato movimento gay, pubblicato su "Body Politic" nel 1974 (fu tradotto in italiano su "Fuori!"). ![]() Un testo didattico, molto corretto, tratto dal sito dello U.S. Holocaust Memorial. ![]() Mostra online dello U.S. Holocaust museum di New York, con testi, immagini, biografie, una bibliografia/filmografia. Una delle trattazioni più professionali e didattiche. Contiene pagine su:
![]() Bibliografia sulla persecuzione nazista degli omosessuali. Il punto di partenza ideale sull'argomento, dato che molti dei testi che cita sono online. ![]() Di Rictor Norton, un classico sul tema, da un'ottica gay. ![]() Intervista a Klaus Muller, che cura per l'Holocaust museum di New York la ricerca di testimonianze sulla persecuzione nazista degli omosessuali. Muller racconta che la divisa col triangolo rosa di "Heinz Heger" (= Josef Kohout) è stata donata dopo la sua morte all'Holocaust museum. Dal "New York Times", 26-5-1995. ![]() Un sito breve ma compatto e ben curato, con breve discussione del "revisionismo" neonazista. ![]() Dal sito Triangles roses. Si tratta di: ![]() Non dimentichamo che il nazismo non fu il solo persecutore di omosessuali in questo periodo. Su questo sito Igor Kon discute anche l'omofobia e la persecuzione degli omosessuali in Russia in epoca sovietica. ![]() A cura della Pink Triangle Cohalition. ![]() A cura di Gerard Koskovitch, è una ricchissima bibliografia commentata sia di opere a stampa in lingua inglese sia di film, sino all'anno 2000. ![]() Assolutamente sconcertante questo tentativo di combattere il fuoco col fuoco compiuto da due fascisti (un cristiano americano ed un ebreo canadese/israeliano: l'odio per gli omosessuali non ha confini, né di Stato né di religione), che in questo libro sostengono che il nazismo fu un'invenzione di omosessuali e che tali furono i capi nazisti! (E si spingono a sostenere che il movimento gay attuale ne è la continuazione). Uno dei testi negazionisti più noti (una sorta di Protocollo dei Savi di... Sodoma, per intenderci), giunto alla quarta edizione, ha dato vita a tutta una polemica dai toni surreali. Per una risposta si veda: ![]() riproduce il testo di The pink swastika con commenti d'un attivista gay, che ne confuta punto per punto la tesi. ![]() Saggio di R. Amy Elman, che dissente, per motivi di "political correctness", dall'uso del triangolo rosa e del triangolo nero (usati per omosessuali e "asociali" nei lager nazisti) come simboli d'orgoglio del movimento di liberazione gay e di quello lesbico. Edito in origine sul "Journal of Homosexuality", XXX 3, 1996, pp. 1-11. U.S. Holocaust Museum. Vedilo come: Nazi persecution of homosexuals ![]() Dal sito sudafricano Q-online, un articolo di Paula Martinac sulle voci relative all'omosessualità di alcuni leader nazisti, vere (Röhm) o presunte (Hess). Senza infamia e senza lode. ![]() Eroe olandese della Resistenza contro i nazisti e gay militante. Dal sito: Tom Sullivan's maximum page. ![]() La faticosa, e recentissima, riscoperta dell'esistenza dell'Omocausto ha spinto Negazionisti e Revisionisti a negare anche la sua esistenza. Autori di tali scritti sono in genere fascisti cristiani americani (ma non in modo esclusivo). Questi scritti non solo negano che sia mai avvenuta la persecuzione degli omosessuali, ma si spingono ad incolpare direttamente gli omosessuali (tutti i nazisti erano froci, you know...) della Shoah, o a fare derivare il movimento gay attuale direttamente dal... partito nazista. Su questo assai "edificante" argomento si può leggere: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Sul tema si veda anche, qui sopra, il link a The pink swastika. |
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![]() Sito personale di uno storico gay antinazista tedesco (costruito con molto riguardo alla usability - salvo lo scarico interminabile di certe pagine...), che mette online diverse ricerche storiche compiute dall'autore sulla persecuzione nazista dei gay, già edite a stampa. Se ne veda:
Poter dare un nome e un volto agli internati, in almeno uno dei quali ciascuno riconoscerà se stesso, vale più di mille discussioni accademiche sul numero effettivo delle vittime omosessuali nei lager (15.000 o 150.000? Che importa il numero, se una di quelle sono io?). Queste schede segnaletiche si possono consultare a partire dalla pagina: ![]() Saggio di Rainer Hoffschildt sui "triangoli rosa" a Mauthausen. ![]() Il sito (in tedesco) del "Museo gay" di Berlino. |
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