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Cesare Lombroso (1835-1909)
 
Cesare Lombroso, fondatore dell'antropologia criminale in Italia

Del parallelismo tra l'omosessualità e la criminalità innata [1906] [1]
.
Una considerazione sulle conclusioni alle quali sono pervenuti Moll, Tarnowski, Laupts, Sérieux, Penta, Cantarano, Westphal, Krafft-Ebing.[2].ci dimostra uno strano parallelismo tra le numerose specie di omo-sessuali e le specie di criminali.

Così nell'infanzia c'è una criminalità transitoria, persino tra coloro che diverranno uomini normali: tutti i bambini, per esempio, sono bugiardi, ladri, senza affetto, amorali, non riconoscono il diritto di proprietà che per se stessi, e possono anche essere crudeli fino alla ferocia contro i deboli, contro gli animali.

E nello stesso modo esiste nell'infanzia una specie di omosessualità transitoria, d'ermafroditismo morale anche tra coloro che saranno sessualmente normali. 
Così Marchesini.[3].ha scoperto nei collegi femminili degli amoretti che vengono chiamati "fiamme" e che si infiammano veramente, di uno strano ardore. E tutti gli uomini sanno d'aver contratto le prime amicizie coi loro compagni nell'infanzia, e che a questa età tali amicizie avevano ben sovente una colorazione stranamente erotica, soprattutto per via di una gelosia reciproca e di un'intensità che non è più così viva nella giovinezza dopo aver conosciuto la donna (Moll).

E come esistono inoltre dei veri criminali-nati, dei criminaloidi che sono metà occasionali e metà criminali-nati, così esiste tra gli omosessuali un certo numero - che Krafft-Ebing calcola essere il 10% - di occasionali, che possono avere dei rapporti normali; e l'occasione viene, soprattutto, dal fatto di essere assembrati in parecchi durante il periodo della più viva sensualità in uno stesso spazio, come nelle navi, nelle prigioni, nei collegi, nei manicomi, senza contatti con l'altro sesso, allorché si presenta ad un uomo pressoché normale un'occasione fuori dell'ordinario, come è la prostituzione maschile nelle colonie orientali per i militari che non trovano altro sfogo alle loro passioni. 
Ed entrambi possono essere spinti al male irresistibilmente ma transitoriamente da una passione violenta (Moll).

E come esistono dei criminali pazzi, esistono degli omo-sessuali pazzi, paralitici, paranoici.

E come esistono i criminali-nati, ci sono infine i veri invertiti-nati, che fin dai primi anni, e senza una causa speciale, hanno mostrato un'attenzione eccessiva, carnale, per le persone dello stesso sesso. 

E così come tra i criminali-nati c'è un 40% con un tipo speciale, fisionomico, risultante da un certo numero di caratteri degenerativi e professionali, esiste anche un gran numero di omo-sessuali con delle caratteristiche speciali che sono tipiche dell'altro sesso; così ce ne sono colla fisionomia effeminata, mancanza di barba e peli, bacino largo, ipertrofia delle mammelle, persino secrezione di latte.[4].asimmetria facciale, mongolismo, macrocefalia.

E così come esiste tra i criminali-nati una notevole quantità (60%) che non hanno alcun tipo speciale, ma solamente qualche carattere isolato perché essi sono divenuti criminali per colpa di malattie contratte dopo la nascita o per alcolismo o sifilide, così esiste un certo numero di invertiti che non hanno dei caratteri fisici esteriori.

L'opera più celebre di Lombroso: ''L'uomo delinquente''Ma la psicologia degli uni e degli altri è sempre la stessa psicologia del tutto amorale e molte volte criminale, e soprattutto strana
Così si nota tra gli omo-sessuali la frivolezza, l'egoismo, la gelosia, la falsità, la menzogna, il pettegolezzo, la vanità per gli ornamenti esteriori, una certa propensione estetica, e per questo si notano tra di loro un gran numero di persone di teatro, ed anche dei grandi artisti, pittori e musicisti. 
E nello stesso modo tra i criminali c'è una propensione per l'orgia, la vendetta, la zoofilia, l'amore del male per il male, l'uso del gergo del tatuaggio, dei geroglifici, ciò che li riporta chiaramente all'atavismo più spinto.

Entrambi, omo-sessuali e criminali nati, hanno una eziologia analoga se non identica. 
Entrambi discendono da epilettici, da nevrotici, da nevropatici, da genitori eccentrici o vecchi, sebbene tra i criminali-nati ci sia un maggior numero di genitori alcolizzati. 
L'età nella quale il crimine fa il maggior numero di devastazioni è la stessa per entrambi, dai 15 ai 25 anni. 
Entrambi, criminali ed omo-sessuali, hanno un nucleo nevropatico e morboso, sebbene per i secondi l'isterismo sia più frequente, e negli altri l'epilessia; ma tuttavia l'impulsività eccessiva, la precocità, la simulazione di follia, l'impossibilità di inibizione danno ad entrambi una colorazione essenzialmente epilettica
Ed in entrambi la propensione criminale o l'inversione può essere l'equivalente di un accesso epilettico, e sembrare quasi ritornare a periodi.

Ora, è ben strano che un numero molto grande di studiosi quali Näcke, Lacassagne, Gross, Krafft-Ebing, respinga come inconcepibile l'esistenza dei criminali-nati che hanno un numero assai più grande di caratteri.[5].e che ciononostante accettino tutti l'innatismo ed in conseguenza la non-responsabilità.[6].degli omo-sessuali; i quali tuttavia hanno dei caratteri meno evidenti, e dei quali le anomalie e misfatti sono minori.

Così è ben certo che pur dovendo accettare il completo parallelismo dei criminali nati e degli omo-sessuali nati, entrambi completamente incorreggibili, le misure sociali e giuridiche contro questi ultimi non possono essere tanto severe quanto contro i primi, perché i loro misfatti sono assai più limitati, e si può essere certi che essi cesseranno colla perdita dell'attività sessuale, ciò che non si può dire dell'uomo delinquente, pericoloso fino all'ultimo giorno della sua vita, e contro il quale le misure preventive non saranno mai abbastanza.

Torino, 20 Marzo 1906.

(Traduzione dal francese di Giovanni Dall'Orto)
 

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa scheda biografica, e chi gli segnalerà eventuali errori contenuti in questa pagina.
Note

[1] Edito originariamente come appendice al saggio: Giovanni Dall'Orto, Il concetto di degenerazione nel pensiero borghese dell'Ottocento, "Sodoma" n. 2, anno II, estate-autunno 1985,   pp. 59-74, alle pp. 70-72.

Il testo fu pubblicato in origine in francese come: Du parallelisme entre l'homosexualité et la criminalité innée, "Archivio di psichiatria", XXVII 1906, pp. 378-381. La traduzione italiana è mia.

Questo articolo esprime il pensiero tardo di Lombroso, che qui ha infine accettato l'idea che la criminalità sia dovuta in una certa misura anche a cause ambientali, oltre che ereditarie.

Copertina di - Atlante criminale - Vita scriteriata di Cesare Lombroso

[2] I nomi citati sono quelli di criminologi, neurologi e medici legali dell'Ottocento. 

[3] Giulio Obici e Giovanni Marchesini, Le amicizie di collegio, Società Dante Alighieri, Roma 1898. 

[4] Qui Lombroso si rifà certamente a un articolo apparso nella rivista da lui diretta: Abele De Blasio, La secrezione lattea nei pederasti passivi, "Archivio di psichiatria ecc.", XXV 1904, pp. 152-154.

[5] "Caratteri degenerativi".

[6] La non-responsabilità penale, cardine di tutta la discussione medica ottocentesca sull'omosessualità.
Lombroso sostiene che è strano che i suoi avversari non vogliano riconoscere che criminali si nasce, quando poi accettano che l'omosessualità, che è una forma di criminalità, sia tale per nascita...


Edito originariamente in "Sodoma" n. 2, anno II, estate-autunno 1985, alle pp. 72-74.
Ripubblicazione consentita previo permesso dell'autore: scrivere per accordi.

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