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Bonvesin de la Riva (ca. 1240 - ca. 1315)

Sant'Agostino come insegnante e scolari. Sec. XIV
Sant'Agostino ritratto nei panni di un insegnante trecentesco, coi suoi scolari [Pavia, S. Pietro in Ciel d'Oro, XIV secolo].
Da: Vita scholastica / La vita scolastica [ca. 1290/1300[1]
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Versus 137-149
Versi 137-149
(....) (....)
137 Absit amor turpis, sed plus Sodomitica sordes,
fetorem Domino dans super omne scelus.
Evita l'amore turpe, e ancor più spregia la sodomia [2],
crimine che per Dio puzza più d'ogni altro.
Hoc speciale scelus Dominus plus uindicat ipse,
140 crimen ob hoc urbes quinque ruere simul.
Dio punisce di più questo particolare delitto,
per questo crimine cinque città perirono assieme.
In qua nocte fuit Cristus de Virgine natus,
quilibet interiit tunc Sodomita simul.
Nella notte in cui Cristo nacque dalla Vergine,
in quel momento morì ogni sodomita [3].
Vult Augustinus: scelus est cum matre cubare,
contra naturam plus sibi peccat agens.[4].
Dice Agostino: "è crimine giacere con la madre,
ma pecca di più chi agisce contro natura" [4].
145  Ergo precipue caueas a crimine tanto,
dignus comburi ni fore forte uelis.
Perciò guardati specialmente da un tale crimine,
se non vuoi meritarti d'esser bruciato.
Et caueas nunquam socio sociabere tali.
Actorem fedum ceu fugis, acta fuge.
E bada a non frequentare mai simili persone.
Fuggi il reo sozzo, e fuggine gli atti.
Sis igitur castus sermonibus, actibus intus. Sii quindi interiormente casto in parole e azioni.
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----- o -----
Versus 819-822
Versi 819-822
(...)

Qui datus est heresi, fac ne tua tecta subintret,
820 Demone displiceat forcius ille tibi,
fur, taxillator, pathicus, rixator, adulter
absint, ne uiciis hos paciare frui.

(...)

Chi è dedito all'eresia, non entri in casa tua,
costui ti dispiaccia più che un diavolo;
e ladro, giocatore, sodomita passivo, rissoso, adultero, tutti
ne restino fuori, per non tollerare di prendere gusto a tali vizi.

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Agostino come insegnante fra Milano e Roma
Milano, la città a cui Bonvesin dedicò un celebre libro, ritratta come "seconda Roma" a sinistra del santo, assieme a Roma, alla sua destra. Dall'arca di Sant'Agostino, a san Pietro in Ciel d'Oro di Pavia [sec. XIV]. 

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti.

Note

[1] Il testo da: Bonvesin da la Riva, Vita scolastica. In: Quinque claves sapientiae. Incerti auctoris Rudium doctrina. Bonvicini de Ripa Vita scolastica, Teubner, Leipzig 1969, pp. 39-102, così come ripubblicato online dal sito "Poeti d'Italia in lingua latina". L'operetta è online anche sul sito dell'Archivio della latinità medi ain Italia.
La traduzione dal latino, inedita, è mia.


L'operetta moralizzante (Bonvesin fu sia insegnante che frate) da cui traggo i due estratti parla dei doveri di studenti e insegnanti.

[2] Letteralmente "le cose tipiche dei sodomiti", "le azioni tipiche dei sodomiti". Potrebbe essere ben tradotto con l'espressione antica: "le sodomitarie".

[3] La morte di tutti i sodomiti del mondo alla nascita di Gesù è una "pia leggenda", originata da san Girolamo, che ebbe notevole successo per tutto il medioevo.

[4] Libera parafrasi da sant'Agostino, De bono coniugali [La dignità del matrimonio], VIII 8.


Ripubblicazione consentita previo permesso dell'autore: scrivere per accordi.

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