Da: Trattato
ginecologico-pediatrico [1450 circa] [1].
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<I seni delle donne>
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<I seni delle donne>
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/ p. 28 / È pur vero che <Idio> ancho ziò
facto ha a decore e beleza de la dona et ad incitamento di l'huomo a la
coniunctione. |
È vero pure che Dio
<i seni femminili> li ha fatti anche per ornamento e bellezza della
donna e per incitare l'uomo alla congiunzione <sessuale>. |
Imperò
essendo Negroponte
corrupto al vitio contra natura, fo statuito per conseglio di savi
che le done portasseno le mamelle tutte o quasi tutte discoperte.[2],
come fanno al presente gram parte di le meretrice publice: e questo per
invitare lo oxelazo a la via per la quale havesse a ritornare al suo nido. |
E
perciò essendo l'Eubea
corrotta per il vizio contro natura, fu stabilito da un consigli
di savi che le donne portassero le mammelle tutte o quasi scoperte [2],
come fa attualmente gran parte delle prostitute pubbliche, e questo per
allettare l'uccellaccio a percorrere la strada che lo facesse tornare al
suo nido. |
L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti. |
Note
[1] Il testo copiato da: Michele Savonarola, Il trattato ginecologico-pediatrico in volgare, Società italiana di ostetricia e ginecologia, Milano 1952, p. 28.
La parafrasi in italiano moderno, il titolo e i neretti sono miei.
[2] Non ho mai trovato altrove tale notizia (una leggenda? Federici, nel 1587, dà una notizia analoga sulla Birmania), poco verosimile: le leggi antiche erano semmai ossessionate dall'imposizione d'un vestiario "decente" alle donne. |