Da: Trattato del
reggimento della città di Firenze [1498] [1]
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Trattato secondo.
Della malizia e pessime
condizioni
del tiranno.
Capitolo secondo.
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Trattato secondo.
Della cattiveria e pessima
indole del tiranno.
Capitolo secondo.
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(...)
Insomma, sotto el tiranno
non è cosa stabile, perché ogni cosa si regge secondo la
sua voluntà, la quale non è retta dalla ragione, ma dalla
passione; onde ogni cittadino, sotto di lui, sta in pendente per la sua
superbia; ogni ricchezza sta in aria per la sua avarizia; ogni castità
e pudicizia di donna sta in pericolo per la sua lussuria: |
(...)
Insomma, sotto un tiranno
nessuna cosa è stabile, perché tutto è deciso in base
alla sua volontà, che non è guidata dalla ragione, ma dalla
passione, per cui ogni cittadino, sotto di lui, è sempre in bilico
per la sua superbia, ogni ricchezza è campata in aria per la sua
avidità, ogni pudore e castità di donna è in pericolo
per la sua lussuria, |
e
ha per tutto ruffiani e ruffiane, li quali per diversi modi le donne
e figliuole d’altri conducono alla mazza,
e massime nelli conviti grandi, dove molte volte nelle camere hanno vie
occulte, dove son condotte le donne, che non se ne avedano, e ivi rimangano
prese al laccio; |
ed
il tiranno ha dappertutto ruffiani e ruffiane, i quali portano al
patibolo con diverse tattiche le mogli e le figlie altrui, e specialmente
nelle grandi feste, nei quali molte volte hanno passaggi segreti nelle
camere, dove son condotte le donne, che non se ne accorgono, e qui rimangono
prese al laccio. |
lasciando stare la
sodomia, alla quale è molte volte etiam
dedito per tale modo, che non è garzone di qualche apparenza
che sia sicuro [2]. |
Senza parlare della sodomia,
alla quale molte volte il tiranno è anche dedito in modo tale, che
non c'è ragazzo un poco bello che sia al sicuro [2]. |
Sería
longa cosa volere discorrere per tutti li peccati e mali che fa el tiranno;
ma questi basteranno al presente trattato. |
Sarebbe
una cosa lunga voler discorrere di tutti i peccati e i mali che causa il
tiranno, ma questi basteranno al presente trattato. |
L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti. |
Note
[1] Il testo da: Eulogos / Intratext, che lo riprende da: Girolamo Savonarola, Trattato sul governo di Firenze, Editori Riuniti, Roma 1999 (online anche su Liberliber), che a sua volta riproduce il testo dell'"Edizione nazionale delle Opere di Girolamo Savonarola": Prediche sopra Aggeo e Trattato del reggimento della città di Firenze, Belardetti, Roma 1965, pp. 435-487.
Sul clima politico a Firenze nel periodo di influsso del Savonarola, con particolare riguardo al tema della sodomia, si veda nel presente sito il diario di Luca Landucci, e i saggi ivi citati.
[2] Si noti come, una volta di più, e contrariamente alle tesi dei "costruzionisti storici", la "sodomia" qui è definita senza alcuna possibilità di dubbio non in base alla scelta dell'atto sessuale ("coito anale anziché vaginale"), bensì in base alla scelta dell'oggetto sessuale ("di sesso maschile anziché di sesso femminile"). |