Da: Satire [1690/1700, postume 1716] [1]
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Satira II
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Satira II
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p.
66
Ma
quel che vorrei dirti, e pur non oso, è che ciascun
dei giovani presenti imitator di Proteo in
luogo ascoso, |
p.
66
Ma quello che vorrei dirti,
e non oso farlo è che ciascuno dei
giovani presenti divenuto di nascosto imitatore
di Proteo, [2] |
cangia
sembianze a' rapidi momenti, diversi offici in se
medesmo adopra, atti diversi, e con diverse
genti. |
cambia
rapidamente sembianze, e sperimenta su se stesso
diversi ruoli, azioni diverse, e con persone
di tipo diverso. |
Or
con la moglie altrui qui d'uom fa l'opra, or con l'altrui marito
è moglie altrove, or gode, or fa godere,
or sotto, or sopra. |
Ora
si comporta da maschio con la moglie altrui, ora invece fa da moglie
col marito altrui, ora gode, ora fa godere,
ora sotto, ora sopra. |
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Satira IV |
Satira IV |
p. 131, versi
470-474.
Che l'arte del cantar
fatta è sì vile che è lo stesso
oggidì musico e boja. |
p. 131, versi
470-474.
Perché l'arte del
cantare è diventata oggi tanto spregevole che ormai è lo stesso dire
musico e boia. |
Cosa in esso non è
che sia gentile, grazioso pensier, mente
leggera, alma di donna in abito
maschile. |
Non c'è in lui nulla
che sia nobile: pensieri graziosi, mente
leggera, anima di donna in aspetto
maschile. |
L'autore ringrazia fin d'ora
chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone,
luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti. |
Note
[1]
Il testo da: Satire del marchese Ludovico Adimari, s.e., Amsterdam
1764. (Online su Archive.org).
L'autore si
scaglia contro l'effeminatezza dei costumi, e in particolare dell'uso e
abuso del travestimento nel teatro d'opera barocco, specialmente con i
castrati ("musici").
Sul tema si veda il mio: "Orfeo senza Euridice". L'omosessualità nell'opera barocca, Hors-série n. 5 di: "Inverses", Letteratura, arti, omosessualità. Numero speciale Italia: Dove il sì suona, a cura di Luca Balboni, Amis d'Axieros, Chatillon 2017, pp. 29-40.
[2] Divinità della mitologia greca, che aveva il potere di cambiare forma a suo piacimento. |