Da: La
barca di Venetia per Padova [1605 e 1623] [1]
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Prima ottava all'improvviso
nel liuto
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Io mi ricordo quand'ero
bambina
che la mia mamma mi facea carezze
e mi diceva: bella Rizzolina,
se non par or quelle tue bionde trezze. |
Con le compagne
poi sera e mattina
facea con lor l'amor ch'erano avezze
ed imparai sì bene a far l'amore
che a mille amanti il dì rubbavo
il core. |
L'autore ringrazia fin
d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su
persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti.
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Note
[1]
Da: Adriano Banchieri, Barca di Venetia per Padova, dentrovi la nuova
mescolanza op.12. Fa parte del Libro II dei Madrigali a 5 voci,
Venezia 1605 e 1623. Il testo è online
su ChoralWiki. In questa canzone umoristica (il "liuto" è imitato
con la voce) l'autore si diverte coi doppi sensi lesbici: amoreggiavo "con
loro", nel senso di "in loro compagnia", o proprio "con loro"? |