Da: Istoria delle Missioni de
F. Minori Capuccini della provincia di Brescia. [1702] [1]
.
Libro primo, Capitolo terzo.
|
/p.
11/ Molti non sapevano, che cosa fosse peccato mortale, ed
avvisati, che cosa fosse, non potevano darsi à credere, che Dio
per un sol peccato mortale condannasse l'Anima all'Inferno, ed in particolare
circa li peccati contra la castità. |
Molti stimavano,
che solamente l'Adulterio, il Ratto, il peccato nefando, la bestialità
fossero peccati, e non l'altre specie di lussuria; ma però, che
ne anche queste escludessero l'Anime dal Cielo. |
E per autenticar.[2].questo
falso, e perverso Dogma, molti credevano, e dicevano, che nostro Signore
haveva instituito nel mondo le meretrici per evitare il peccato nefando. |
In oltre affermavano
che sull'Arca di Noè siano state nove Persone, una delle quali era
commune.[3],
onde havevano anche questa frase, che una giusta meretrice, cioè,
che rion fà altro male, che d'esser meretrice, non faceva peccato
alcuno. |
L'autore ringrazia fin
d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su
persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti.
|
Note
[1]
Il testo da: Clemente da Brescia, Istoria delle Missioni de F. Minori
Capuccini della provincia di Brescia nella Rezia, Parone, Trento 1702
(ma la richiesta d'imprimatur è del 1699).
Online
su Google books.
Il brano descrive le crederenze
dei contadini della Valtellina e dei Grigioni prima dell'invio dei predicatori
cappuccini nel 1621.
[2]
"Dare un fondamento", un'apparenza
di autenticità..
[3]
"Aveva rapporti sessuali con
tutti gli uomini". |