Da: I gentiluomini
invertiti. Echi dello scandalo di Milano
[1909] [1].
L'oscarwildismo
è la religione degli invertiti.
Non è
un malattia di certi uomini o di certi degenerati,
come molti suppongono. È dell'estetismo di certe classi.
Gli uomini
che adorano gli uomini non sono ancora giunti alla sfacciataggine di affiggere
pubblicamente le loro perversioni sessuali né a cercare i compagni
di gozzoviglie carnali nelle inserzioni a pagamento. Ma in conversazione,
nei ritrovi mondani non hanno paura di sostenere il diritto degli uomini
ai matrimoni socratici,
ai delirii sadici, alle turpitudini del sesso unico.
Coloro che assumono
la funzione femminile appartengono tutti alle classi alte, alle classi
blasonate, alle classi dorate, alle classi intellettuali. Politicamente
sono tutti conservatori per tradizione. Molti di loro vivono intorno
ai troni.
Odiano le donne
di un odio covato lungamente.
Non pochi prendono
moglie e le mogli servono loro di scudo, di ditta per nascondere la loro
vita infame.
* * * *
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Il principe
ereditario inglese Albert Victor (1864-1892), figlio di Edoardo VII.
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La prima volta
che ha udito degli urningi
come associazione è stata in Inghilterra.
Uno dei membri
principali di quelle figuracce abbominevoli era il figlio di Edoardo VII,
l'erede
del trono.[2].
Non appena
si è saputo che la casa degli orrori
maschili di Cleveland street, tenuta dal lenone <Charles>
Hammond, era frequentata
dalla gente titolata, elegante, ricca, eminente nell'almanacco
di Gotha, è scoppiata una tempesta d'indignazione nazionale
che ha fatto tremare l'edificio dinastico.
Tutti gridavano,
tutti urlavano, tutti domandavano la testa dei colpevoli.
Le bocche più
eloquenti del regno riversavano sugli uditori di tutte le piattaforme fiotti
di prosa esasperata, arroventata, dinamitizzata dai cervelli in fiamme.
Fuori i nomi! fuori i nomi!
Con un giornalismo
che non è che una inchiesta quotidiana non era possibile la vigliaccheria
professionale di lasciar correre il sottovoce che pedina gli accusati che
non si voltano mai indietro, il sottovoce che ingrossa di bocca in bocca,
il sottovoce che lascia dovunque passare la strage dei colpevoli e degli
innocenti.
E l'Harden [3]
d'allora è stato: il signor Parker, il redattore capo dello
Star.[4].
Ha narrato, come ha potuto, la vita animalizzata dal sesso unico
che si svolgeva nella casa Hammond, ha lasciato capire che i frequentatori
erano alla sommità degli onori sociali, ha detto, che le harlots
(prostitute) maschie erano non pochi fattorini telegrafici e ha fatto un
nome, quella di lord
Euston.
È stato
un finimondo. I nomi, nei sottovoci sono stati trascinati sulla piattaforma.
della bufera pubblica, e le folle sono andate su loro coi piedi.
Il solo che
sia rimasto il cri-cri del sottovoce è
stato quello del principe. La nazione lo ha risparmiato
come prima aveva risparmiato il libertinaggio del padre.
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Fattorino
(boy) inglese delle Poste d'inizio del secolo XX.
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I boys degli
uffici telegrafici sono stati licenziati sui due piedi, Hammond ha
messo tra lui e la polizia che lo cercava l'Atlantico; i due grossi
ufficiali addetti alla casa del principe di Galles si sono salvati in Turchia
cambiando nome; gli altri baronetti indiziati e sulla lista della clientela
di Hammond si sono fatti dimenticare nelle colonie e il lord <Euston,
N.d.R.> accusato pubblicamente non ha potuto negare la sua presenza
nel bordello maschile, ma ha dichiarato che vi era stato tratto con l'idea
che vi fossero donne. I boys citati al processo di diffamazione
non hanno voluto o potuto riconoscerlo. Le sterline di ricatto avevano
tappate le loro bocche. E Parker è stato condannato a dodici
mesi di lavori duri.
Il suo sacrificio
è stato una specie di rivoluzione morale, come quando lo Stead.[5]
è stato condannato come defloratore di ragazze per avere intrapreso
la campagna fatta a colpi di penna contro quelli che egli chiamava i
divoratori di verginità.
Il secondo
scandalo è stato quello dell'università di Cambridge.
[6].
I giovani signori vanno all'università con il loro domestico, il
quale è sempre un giovane. Occupano tre stanze, vivono di crapule,
di orge, di quadri plastici.[7],
di inversioni
di tutte le specie. Nessuno ne parla o si spaventa se non quando il fattaccio
diventa pubblico.
E così
un giorno, coll'espulsione della studentesca invertita l'università
è rimasta quasi vuota.
Nella esecrazione
pubblica sono intervenuti tutti i ministri delle diverse chiese, tutti
i bevitori d'acqua e di thé, tutta la gente che non sa adattarsi
alI'urningismo.
Ma la voluttà
di peccare contro la natura non è scomparsa. L'oscarwildismo era
nel sangue nazionale. Oscar Wilde è un partito, è una religione
dalle tendenze à rebours.[8],
è un la piantato nella vita delle nazioni moderne come una
bandiera dell'estinzione femminile.
* * * *
A Parigi
gli amori degli uomini [9]
non sono neppure sensazionali. Si trovano nella cronaca come fatterelli,
come birichinate, come pazzie di giovinastri. è più importante
un apache [10]
che un anormale o un bisessuale, un pervertito dal cervello femminile.
Il documento
è nei giornali parigini di ieri, cioè del primo aprile [11]:
Fleurot [12]
- un ex ufficiale in ritiro - un avvocato che vinceva tutte le cause, che
vestiva con grande ricercatezza, che aveva viaggiato il mondo con il suo
patrimonio intellettuale quadrilingue, che frequentava il mondo degli artisti
del palcoscenico come un uomo d'affari è morto assassinato, probabilmente
da un suo Sporo.[13],
senza
suscitare alcun disgusto, alcuna ripugnanza.
Egli è
negli articoli senza caratteri cubitali, senza esplosivi di collera, senza
irritazione per le sue abitudini di sentire nei maschi gli odori delle
femmine, senza caterve di aggettivi neri per la sua animalità
unisessuale.
Tutti sanno
o sapevano che egli era una figura degli ambienti interlopes[14],
dove
convengono gli omosessuali, i contrabbandieri della vita, i signori
dai gusti proibiti o stomachevoli; come sanno o sapevano
che il suo appartamento era il ricettacolo di tutte le losche figure
del sottosuolo e di tutti gli smascolinizzati sul mercato della
prostituzione maschia.
Ebbene? La
sua fine tragica non ha trovato fobie nel giornalismo della capitale parigina.
Il suo cadavere
è stato adagiato sul letto degli eufemismi e coperto di fiori della
benevolenza.
È molto
se qualche giornale ha osato dire che Fleurot aveva costumi speciali
od era un raffinato che si trovava fuori del suo ambiente in mezzo
alle donne.
Un invertito
più o meno non è cosa importante nella organizzazione sociale.
Ma il personaggio del dramma sucido della via del Monte Tabor è
qualche cosa di più. È il segno della diffusione dell'oscarwildismo
è che l'oscarwildismo non fa più recere.
* * * *
Lo
scandalo degli scandali delle inversioni sessuali è nelle
orecchie e nella memoria di tutti. È quello della Tavola
Rotonda di Berlino, stata presieduta, più di
una volta, dice
il sottovoce, dallo stesso imperatore.
Si può
dire che tutto il mondo ha assistito al massacro morale del principe
di Eulenburg, di Kuno, di Moltke [15],
di un ambasciatore francese e di molti altri sensualisti dell'omosessualità.
Lo strano dei
personaggi giunto alle raffinatezze dei gusti immondi è che, mentre
si amano e sono gelosi che uno di loro si serva di una donna a della moglie,
sono poi indifferentissimi alle infedeltà mascoline.
Vignetta
per lo scandalo della "Tavola Rotonda", 1907.
Intorno a loro
ci sono sempre frotte di giovani. Non c'è disastro morale
senza questo documento.
C'è
intorno al cadavere morale del principe
di Eulenburg, al cadavere di Oscar
Wilde, intorno al cadavere di von
Moltke, intorno al cadavere di Fleurot<,>
un assortimento di facce, di corporature, di individui alti e bassi, di
magri e di grassi da non dare un'idea esatta della concezione estetica,
della bellezza maschile degli omosessuali.
Che cos'è
che amano nei loro bardassa?
È l'occhio vivo, lucido, annegato nel languore glauco? Trovi invertiti
che si contentano di un occhio velato, sonnolento, magari orlato di cispa.
Puah!
È la
folta capigliatura bionda o nera, morbida o flessuosa? Ci sono molti sporcaccioni
che idolatrano le teste pelate a semi-pelate o calve o lucide come palle
da bigliardo.
L'estetismo
dell'invertito è dunque una fiaba.
Come è
una fiaba il coraggio degli urningi. Non appena scoperti
si vergognano, si nascondono, si sottraggano al sottovoce o all'accusa
con fughe precipitose e scandalose.
Tutti quelli
di Cleveland Street, compreso lord
Arturo Somerset.[16],
compreso
un grande signore spendaccione, che deve essere ancora in Milano, hanno
attraversato, in fretta e in furia chi l'Atlantico e chi la Manica. De
Cobain, deputato, lo si è dovuto agguantare in Spagna,
e al processo è stato un miserevole piagnucolone come il padre
Ceresa, [17]
di scellerata memoria.
So bene, ci
sono eccezioni. Oscar
Wilde è rimasto. Perché? Il suo nome era un valore
e la sua fuga sarebbe stata una confessione.
L'eccezione
per me, se ne esiste una, è quella che abbiamo veduta fra i personaggi
della Tavola Rotonda. È il conte di Eulenburg, colui che si è
presentato al processo Harden come un urningo che non aveva paura dei
suoi peccati. Egli vi è andato col suo cinedo
in mezzo alla gente esasperata a confessare di essere stato l'autore della
circolare alla aristocrazia invertita per darle una costituzione con dei
regolamenti e
per proclamare in faccia al mondo che gli omosessuali sono un popolo dell'avvenire.
Mentre invece,
intorno al principe di Eulenburg, abbiamo veduto degli ex-militari, Riedel
ed Ernesto, due delle sue prostitute in calzoni di panno militare,
con le proteste e i giuramenti del principe [18].
Anche in quell'occasione
la caduta dei porconi dalle perversioni sessuali è dovuta a un giornalista.
Invece di gridare
scioccamente come fanno tutti i giornalisti senz'anima giornalistica, fuori
i nomi! si è preparato alla chetichella, ha fatto la sua inchiesta
e come il Parker e come lo Stead della "Rivista delle Riviste" è
andato in pubblico col suo j'accuse!
Massimiliano
Harden non è ancora
libero dagli aggrovigliamenti del codice penale, ma il suo eroismo
è passato alla storia.
Condannato
o assolto, la Tavola Rotonda del partito imperiale ha un nome e un significato.
È lo sfacelo morale e politico della geldra
dorata che sazia di tutto, di onori, di sostanze, e di donne si è
gettata nel truogolo a diguazzare nel fango, a imbestialirsi nella
melma, a stordirsi e ubbriacarsi negli odori fetenti.
* * * *
In Milano
l'oscarwildismo è penetrato da un pezzo.
Coloro che
fanno o frequentano la vita mondana sanno tutto quello che si svolge nelle
alcove maschili.
L'estetismo
ha sedotto molti e molti non lo considerano nemmeno come vizio ributtante.
Nei ritrovi pubblici si dà del vecchio a chi ha orrore dell'inversione
sessuale. Come ci sono le Satin [19]
della vita che odiano l'uomo e non si danno che alla donna, così
ci devono essere gli Oscar Wilde e gli Eulenburg.
Il la
della moltiplicazione degli urningi me lo ha dato non è molto un
lenone di una casa Hammond [20]
di Milano, mettendosi a singhiozzare davanti al presidente del tribunale
che lo aveva condannato a tre anni.
- Perché
piangete? - gli domandai.
- Caro signore,
io sono rovinato completamente. Avevo una casa così bene avviata...
Gli altri due pederasti
passivi hanno detto al loro avvocato:
- Noi
non possiamo parlare perché l'onore professionale ce lo impedisce:
Ma se gli dicessimo i nomi della nostra clientela non ci crederebbe. Noi
stessi ne siamo spaventati.
Io ho degli amici
che hanno proprio voluto farmi vedere che sul lastricato milanese c'erano
più prostituti che prostitute. E una sera dopo l'altra ho dovuto
convincermi che semplicemente tra l'imbocco della
Galleria Vittorio Emanuele e le adiacenze intorno al Duomo c'era
una legione di giovanotti e giovanottoni che mettevano in mostra le eminenze
deI loro corpo, che vestivano con cura femminile, che adocchiavano e indovinavano
chi li desiderava, che parlavano con la voce effeminizzata, che si chiamavano
Ernestina, Adalgisa, Edvige, Cleofe, e che avevano i loro domicili liberi
come le donne del mestiere [21].
La Galleria
Vittorio Emauele a Milano verso il 1890.
Tra i miei amici
c'era un delegato di P.S. sconosciuto agli invertiti di professione. Ciascuno
dei miei amici lavorava a trascinare i passivi nei tranelli per
propria conto.
Ma, quando
lo spudorato era nella propria stanza avveniva l'invasione e Io si caricava
di pugni.
Uno dei massacratori
di quella feccia che involava la clientela alle biches [22]
del selciato milanese è stato eletto deputato a Novara.
Il
fattaccio dei pompieri licenziati anni sono non mi ha
punto sorpreso. Si sapeva che la loro vita non era quella dei poveri
cristi che accorrono a spegnere gli incendi. Indossavano pellicce da signori,
avevano alle dita anelli con brillanti, mangiavano come persone dal palato
ducale e scarrozzavano e spendevano e si davano a tutti i lussi.
Quattro di
loro furono confessi.
Tra i lenoni
che ospitavano le coppie maschili era un sarto.
Il processo
degli invertiti non so se sia avvenuto, perché una delle orge stomachevoli
si era svolta in un luogo pubblico, senza essere avvenuta, per questo,
all'aperto o sul Duomo, come aveva detto un giornale senza importanza.
Il passivo
del bagordo carnale non era un gentiluomo, ma un giovane calzolaio.
La Commissione
d'inchiesta incaricata di verificare se le dicerie erano delle diffamazioni
o dei fatti veri era composta dell'assessore Candiani, dell'assessore
Morpurgo, e dell'assessore Sironi.
Il loro metodo
era spicciativo. Pareva che avessero paura di inzaccherarsi a penetrare
nei labirinti delle inversioni sessuali.
Ai sospetti,
citati davanti a loro, domandavano su per giù queste cose:
- Conosce
lei il sarto tale?
- Non è
mai andato nella casa di via A., di via R., di via M., del corso B.<uenos>
A.<ires>?
Essi si sono
accontentati di un'inchiesta superficiale, limitata ai loro dipendenti.
Di nomi estranei non hanno valuto saperne. È molto se ne
è giunto uno al loro orecchio uscito spontaneamente dalla bocca
degli accusati.
Mi duole
solo che i tribunali italiani siano rimasti alla tradizione di chiudere
le porte tutte le volte che si giudica la porcaggine libidinosa degli
uomini e delle donne.
Si ha paura.
Si ha paura
che la diffusione dei misfatti carnali contamini i costumi e infiacchisca
e istupidisca le generazioni.
Sciocchezze!
Il segreto, la scena ributtante avvolta nella garza giudiziaria, i nomi
dei malviventi dalle perversioni carnali protetti dalla morale, tanto immorale
da impedirne la circolazione e l'affissione pubblica, non sono più
del popolo sano, forte, capace di guardare in faccia alla produzione delittuosa
dei suoi simili. Tappare in casa l'immondizia, fare di tutto perché
coloro che vi passano non odorino gli odori pestiferi, vuol dire essere
sudicioni.
La società
non è affidata ai magistrati. La società - presa nel suo
insieme - ha diritto di sapere con chi vive e come la Giustizia
giudichi i suoi accusati.
Nel paese del
bric-à-brac monarchico [23],
nel
paese eminentemente teologico le porte chiuse di una Corte farebbero impazzire
gli inglesi.
Le porte
chiuse sono dei vili. Se io sono un mostro della specie lo
devono sapere tutti.
I miei errori
matrimoniali devono essere uditi da chi vuole udirli e descritti
in tutti i giornali.
In Francia impera
lo stesso sistema. Non c'è delitto, per quanto sconcio, che si svolga
nell'atmosfera degli ambienti chiusi.
Aria!
Aprite le porte! Insegnate a noi stessi la vita che si vive.
|
L'autore ringrazia
fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati
su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti. |
Note
[1]
Il testo è
stato trascritto da Enrico Oliari dall'edizione del 1923
di Milano sconosciuta (edizioni "La Folla") nella quale prendeva
il posto di un capitolo, "Sodoma e Gomorra", sugli "invertiti a
Milano" presente a partire dall'edizione originale: Milano sconosciuta,
Pagnoni, Milano 1879.
È la
ripubblicazione (con qualche ritocco) dell'introduzione a:
Paolo Valera, I gentiluomini invertiti. Echi dello scandalo di Milano.
Il caposcuola Oscar Wilde al processo con i suoi giovanotti, Floritta,
Milano 1909, che a sua volta è il riciclaggio di un
articolo di giornale pubblicato in occasione dello
scandalo dei pompieri di Milano (il 2 aprile 1909).
Questo capitolo
è stato censurato nelle riedizioni recenti (Longanesi) di
Milano sconosciuta.
In compenso
è stato riedito pure da Renato Miracco sul numero 2 di "Sodoma",
Estate - Autunno 1985, pp. 102-107.
Ho fatto alcuni
minimi interventi ortografici sulla punteggiatura della trascrizione di
Enrico Oliari; ho anche aggiunto acapo e neretti per facilitare
la lettura online.
[2].Albert
Victor, detto ''Eddie'', duca di Clarence e Avondale (1864-1892). Morì
giovanissimo, molto "opportunamente", prima di salire al trono del Regno
Unito, che andò quindi a suo fratello George.
[3].Maximilian
Harden (1871-1927), fu il giornalista che fece scoppiare il clamoroso
scandalo tedesco
detto della "Tavola Rotonda". Per questo fu perseguito per diffamazione.
Harden
non fu però il galantuomo descritto qui, per solidarietà
tra omofobi, da Valera. Imperialista, Harden scatenò
lo scandalo per sbarazzarsi dell'influenza moderatrice di Eulenburg, che
cercava di salvare la politica di Bismarck ed evitare a tutti i
costi lo scoppio di quella che sarebbe stata la Prima guerra mondiale.
Che invece Harden, assieme a tutto il suo partito, riteneva necessaria
per accrescere l'impero.
La
manovra di Harden riuscì, ed Eulenburg fu annientato dallo scandalo.
Coi risultati che conosciamo.
Dopo
la prima guerra mondiale, e lo sfascio della Germania imperale,
Harden avrebbe giudicato lo scandalo Eulenburg "il più grave
errore della mia vita". I guerrafondai si accorgono della mostruosità
della guerra solo dopo averla persa...
[4].Più
precisamente direttore del settimanale "North London press", che pubblicò
veementi articoli sullo scandalo. Fu querelato da Lord Euston, che
era stato nominato come cliente del bordello maschile di Cleveland street,
e perse la causa.
[5].William
Thomas Stead (1849-1912), direttore della "Pall mall gazette", nel
1885 riuscì ad ottenere finalmente una legge che punisse chi prostituiva
bambine (sotto i 16 anni), riuscendo a comprare (per £ 5) una bambina,
fingendo di volerla avviare a un bordello e
descrivendo sul suo giornale la trattativa.
Lo
scandalo fu tale che la legge, sempre rimandata per proteggere i
potenti clienti dei bordelli, finalmente passò... ma per vendetta
Stead fu fatto denunciare dal padre della bambina e condannato
a tre mesi di carcere.
(Dettaglio
bizzarro: Stead morì nel naufragio del "Titanic").
[6].Non
so nulla di questo fatto di cronaca.
[7]
Eufemismo d'inizio secolo per indicare spettacoli
erotici, che potevano o no concludersi in orge.
[8]
"A rovescio", "all'indietro" (ma è anche titolo d'un noto
romanzo di Joris-Karl Huysmans, del 1884).
[9]
Cita, stravolgendone il senso, il titolo d'un best-seller
di sessuologia di Paolo
Mantegazza, Gli
amori degli uomini.
[10]
Teppista.
[11]
Qui è stata lasciata intatta, per trascuratezza,
la data dell'articolo originale: il 2 aprile, probabilmente del 1909.
[12].Non
ho trovato traccia di questo fatto di cronaca nera.
[13].Eunuco
amato dall'imperatore romano Nerone.
[14]
"Ambienti equivoci".
[15].Refuso
palese per: Kuno von Moltke [1848-1916], coimputato nello scandalo
della Tavola rotonda.
[16].Arthur
Somerset, figlio di duca di Beaufort, fu visto entrare nel bordello
maschile di Cleveland Street dalla polizia appostata, ma riuscì
a fuggire prima del processo. Ho
scritto qui di questo scandalo.
[17]
Il padre barnabita Stanislao Ceresa, protagonista del più clamoroso
scandalo a sfondo omosessuale del tardo Ottocento in Italia. Fu condannato
il 2 settembre 1873 a dieci anni di carcere per avere imposto rapposti
sessuali a numerosi allievi, tutti figli della migliora società,
che frequentavano il suo collegio a Monza. Lo scandalo è stato studiato
da Enrico Oliari
nel suo: L'omo delinquente, Prospettiva editrice, Roma 2006, pp.
46-53.
Di una sua ex-vittima,
diventata a sua volta molestatore, così parla nel 1893 Lino Ferriani
(Un caso di pervertimento sessuale, "La scuola positiva", III 1893,
pp. 909-912), a p. 911:
"Il suo
temperamento nervoso apparve sempre infiacchito per le malattie esaurienti
avute e per i contatti osceni del Padre Ceresa che lo iniziò ai
misteri della Venere nefanda e sviluppò potentemente in lui gli
istinti lubrici. (...) / p. 912 / Quando
lo interrogai sulla sua vita passata ne' Barnabiti sotto la direzione del
P. Ceresa mi narrò un'abbondanza di dettagli osceni - pur simulando
un'aria compunta e quasi addolorata - ciò che lì avveniva
tra lui, altri giovanetti e il direttore e uscì in queste testuali
parole: "Sì, sì, sì, signor Procuratore, il
male nel sangue me lo infuse il P. Ceresa. Ma che uomo era! Che mente,
che cuore, che ingegno - Che orrore? Era un infelice! Se avesse visto in
que' momenti non lo si riconosceva più. Si trasformava. Tremava
tutto, nella voce vi erano de' singhiozzi. Lo assaliva come una specie
di furore. Ci slacciava i calzoni con violenza, con frenesia".
Ed Olindo
Guerrini (1845-1916), nel 1882: "Quando, parce sepulto, il
reverendo / Padre Ceresa inculcò la morale / ai fanciulletti
teneri / le apparenze salvò certo tacendo, / chi in piazza lo portò
fu il tribunale". (Olindo Guerrini, Giobbe, serena concezione di
Marco Balossardi, Nella terra di Hus (ma Bologna), 1882, p. 38.
[18].Georg
Riedel e Jacob Ernst, che testimoniarono di avere avuto
rapporti sessuali con Eulenburg.
[19].Palesemente
la protagonista d'un qualche fatto di cronaca, che non conosco.
[20]
Bordello maschile.
[21]."Avevano
dei pieds-à-terre come le prostitute".
[22]."Cerbiatte",
"prostitute".
[23]
Il Regno Unito. |